Il cambio euro dollaro continua a cercare una direzionalità, e sebbene rimangano ferme le convinzioni di un trend rialzista di ampio respiro, nel breve termine continuano a confermarsi i presupposti per qualche ritracciamento più o meno significativo.
Proprio in virtù di ciò l’indice del dollaro fatica a muoversi dall’attuale contesto di bassa volatilità, e gli investitori guardano con sempre maggiore insistenza a quel che potrebbe avvenire in ambito monetario.
Nelle scorse ore, per esempio, l’atteso discorso di Mester (Cleveland Fed) ha evidentemente segnalato una presa di posizione contraria a un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, con l’esponente della banca che ha affermato che è ancora presto per dire in quale direzione sarà la prossima mossa.
Per Mester, in particolare, lo scenario dell’economia USA rimane positivo, anche se esistono dei rischi verso il basso. Secondo il banchiere, però, un taglio dei tassi in questo momento potrebbe rinforzare il sentimento negativo verso un deterioramento dello scenario economico, anche se non è lo scenario base.
Da questa parte dell’Oceano Altantico, l’annuncio della nomina della nuova Presidente della BCE (Christine Lagarde, ex timoniera del FMI) non sembra aver prodotto dei rilievi diretti sull’EUR/USD. È però evidente che il rischio politico italiano (nessuna imminente apertura della procedura di infrazione) sia stato arginato, e che le attese per la riunione BCE di luglio stanno portando a una drastica flessione dei rendimenti sulla curva europea, pur senza indebolire l’euro.
Spostandoci rapidamente in Giappone, rileviamo come la Bank of Japan abbia annunciato delel variazioni agli acquisti di JGB per l’operazione di questa settimana, con la finalità di incrementare l’inclinazione della curva dei rendimenti.
Evidenziamo come l’istituto abbia ridotto di 20 miliardi di yen gli acquisti a 5 anni e a 10 – 25 anni, a fronte di un incremento di 30 miliardi di yen su scadenze di più breve termine, a 1 – 3 anni. Gli acquisti netti di titoli continuano a ridursi, e rispetto a un anno fa il bilancio della BoJ è aumentato di solo 27 trdi yen, anche se la BoJ continua a indicare che intende proseguire con acquisti di titoli per “circa 80 tln di yen” all’anno. In seguito a tali evoluzioni, balzo in avanti dello yen contro tutte le principali contropartite valutarie.
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