Settimana non ricchissima di spunti macro, quella che inizia oggi, per la zona euro. Ad ogni modo, bene ricordare che il focus sarà incentrato sul dato di produzione industriale di maggio, dal quale gli analisti si attendono una stagnazione nella media area euro ma ancora una flessione per il dato italiano, per il secondo mese consecutivo. Nella media area euro la produzione dovrebbe invece essere poco variata.
Passando invece alla zona dollaro, gli Stati Uniti hanno in agenda tantissimi dati di rilievo, relativi ad attività e prezzi di maggio. Il dato più importante sarà probabilmente relativo all’andamento dell’inflazione di maggio, con il CPI che dovrebbe essere in rialzo di 0,1% su base mensile, ma con l’indice core che dovrebbe registrare una variazione di 0,2% m/m, dopo diversi mesi di debolezza, con un’indicazione di probabile ripresa della dinamica annua nel 2° semestre. Il PPI core dovrebbe essere in rialzo di 0,2% m/m, continuando a manifestare una sostanziale assenza da parte delle pressioni inflazionistiche, mentre i prezzi all’importazione dovrebbero risultare essere in calo, sulla scia del rafforzamento del cambio valutario, che più che compensa gli effetti dei dazi.
Tra gli altri dati di maggiore rilievo in uscita, vendite al dettaglio di maggio previste in rialzo piuttosto sostenuto, con conferme di una ripresa dei consumi nel corso del 2° trimestre. La produzione industriale dovrebbe registrare una variazione positiva, anche se moderata. La fiducia dei consumatori a giugno potrebbe infine correggere modestamente in seguito alle difficoltà che sono legate alle tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina, ma il prossimo dato potrebbe risentire positivamente del rasserenamento delle relazioni tra gli Stati Uniti e il Messico, che in virtù di una non ancora dettagliata collaborazione sul fronte migratorio, è rientrata nel novero dei Paesi “amici” di Trump…
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