Ieri l’indice del dollaro è calato, probabilmente sulla scia di un dato deludente di produzione americana per il mese di marzo. La valuta verde è rimasta sottotono anche contro l’euro, con un indebolimento ulteriore che ha permesso ora lo scambio a 1,1310. Considerato che negli ultimi giorni prima di Pasqua non ci saranno grandissimi spunti macro per l’evoluzione del cambio EUR/USD, al netto delle indagini PMI di aprile che verranno diffuse domani, non ci attendiamo molti movimenti di rilievo.
Per quanto attiene l’analisi tecnica, attenzione alla soglia di 1,1280 al ribasso, che potrebbe rappresentare un livello tecnico di rilievo per poter ponderare la propria strategia sulla valuta verde, con potenziali ulteriori soglie di ribasso a 1,1260. È comunque più sostenibile l’idea di una posizione long di medio termine, con rimbalzo sulle attuali soglie.
Per quanto invece concerne la sterlina, la valuta britannica rimane sopra quota 1,30 contro dollaro. Tuttavia, riteniamo che la sterlina sia presto messa a dura prova dalle possibili spaccature del governo di Theresa May. Occhi aperti anche ai dati fondamentali: oggi uscirà il dato di marzo dell’inflazione, visto in rallentamento. Un mix di determinanti che potrebbe far testare alla sterlina la sua quota 1,30 contro USD. Contro euro la valuta ha invece ceduto lo 0,3% e oggi scambia a 0,8650 con scarsa volatilità.
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