Questa sera la Federal Reserve comunicherà quelle che sono le decisioni di politica monetaria. L’appuntanento con i tassi FED è molto atteso e questo spiega il perchè la situazione grafica del cambio Euro Dollaro oggi continua ad essere molto contrastata. Dal punto di vista grafico, infatti, l’andamento di EUR/USD sembra riflettere l’incertezza degli investitori non tanto per le decisioni sui tassi FED (è dato per scontato l’aumento del costo del denaro) quanto per quelle che saranno le indicazioni della Federal Reserve sugli interventi di politica monetaria previsti per il 2019. Non un mistero che tanti traders sperano oggi di avere una risposta alla domanda: quanti saranno gli aumenti dei tassi FED nel 2019?
Come sempre avviene in situazioni di questo tipo, l’attesa per le decisioni di politica monetaria e per le dichiarazioni dei membri FED potrebbe favorire il trading sulla coppia Euro Dollaro. Mentre è in corso la scrittura del post, il cross EUR/USD registra un rialzo dello 0,29 per cento a quota 1,14. Nel corso del mattino, il cambio ha raggiunto un massimo intraday a quota 1,1408 e un minimo a 1,1370. Il cross EUR/USD in tempo reale, quindi, è attorno ai massimi.
Dal punto di vista analitico, prima di poter iniziare una risalita forte, il cross tra la divisa europea e quella americana dovrà registrare un’adeguata fase laterale di accumulazione. Per quello che riguarda i livelli significativi, è da interdersi positivamente il ritorno sopra 1,1450. Il vero segnale di forza, però, ci sarà solo con il breakout della barriera posta a 1,15. In caso di scenario ribassista, invece, un ritorno del cambio sotto quota 1,1260 sarebbe molto pericoloso.
Secondo la Direzione Studi e Ricerche – Macroeconomic and Fixed Income Research – di Intesa Sanpaolo, la riunione del FOMC del 18-19 dicembre dovrebbe attuare il quarto rialzo dei tassi del 2018. L’intervallo obiettivo del tasso dei FED funds dovrebbe essere aumentato di 25pb, a 2,25 per cento -2,5 per cento, mentre il tasso sulle riserve in eccesso dovrebbe essere alzato di 20pb, a 2,40 per cento, mirando a contenere il tasso effettivo dei Fed funds all’interno dell’intervallo obiettivo. La previsione degli analisti di Intesa Sanpaolo è di due ulteriori rialzi nel 2019. La mossa successiva del Federal Reserve, dal 2020, sarà probabilmente verso il basso. Gli analisti ritengono che i tassi a fine 2018 dovrebbero essere quindi a ridosso del limite inferiore della neutralità, stimata dal FOMC in un intervallo compreso fra 2,5 per cento e 3,5 per cento, in una nuova fase per la politica monetaria. Ad ogni modo la rotta è molto più incerta e la Banca centrale navigherà a vista.
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