Le dichiarazioni di Trump in merito all’accordo tra Usa e Cina per sospendere gli aumenti dei dazi sono ancora tutte da interpretare nonostante le borse stiano reagendo con una certa euforia (basta guardare all’andamento del Ftse Mib oggi).
Dopo la riunione del G20 di Buenos Aires in Argetina, il presidente degli Stati Uniti ha spiegato che l’accordo con la Cina rappresenta “una delle più grandi occasioni mai avute”. Il presidente americano, nel commentare l’intesa, ha affermato che l’amministrazione del presidente cinese Xi Jinping “si aprirà” e “si sbarazzerà dei dazi“. D’altra parte, però, va anche evidenziata la possibilità che l’intesa siglata tra le parti possa essere solo provvisoria e possa riguardare solo un generico impegno a non aumentare ulterioremente i tassi rispetto a quelli attuali. Insomma la fine della guerra commerciale Usa-Cina è lontana anche se è innegabile che è stato fatto un passo in avanti molto concreto a Buenos Aires.
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Dal punto di vista macroeconomico il quadro di riferimento in cui questa notizia va a calarsi è il seguente. La scorsa sertimama le scorte settimanali di petrolip sono crollate a causa delle preoccupazione su un possibile flop del bilaterale tra Usa e Cina a Buenos Aires. L’S&P 500 è sceso dello 0,19% a 2.737,82 e quello è stato il livello più basso toccato negli ultimi quattro giorni. Il Dow Jones Industrial Average è sceso di 27.58 punti a 25.338,83 mentre il Nasdaq Composite è sceso dello 0,25%. Venerdì scorso la quotazione petrolio è rimasta stabile grazie aspettative sulla possibilità che la Russia e l’OPEC possano trovare un accordo sui possibili tagli alla produzione di greggio.
Analisi settimanale 3 -7 dicembre
Per quello che riguarda il Forex, questa settimana tra le valute interessanti ci sarà il dollaro australiano. In particolare il rapporto sui tassi RBA e la decisione sul tasso di interesse saranno al centro dell’attenzione questo martedì. Poiché si sospetta che i tassi di interesse possano restare invariati, è necessario prestare attenzione ai dettagli delle comunicazioni della banca centrale australiana. E’ possibile che la RBA possa indicare un cambiamento nella sua strategia.
Da attenzionare anche il Dollaro canadese poiché i segnali economici del Canada devono ancora sostenere un altro rialzo dei tassi prima della fine di quest’anno. Tutto questo potrebbe fornire al dollaro canadese la possibilità di un rimbalzo. Per quello che riguarda gli Stati Uniti, mercoledì ci sarà una dichiarazione di Powell che potrebbe fornire spunti operativi specialmente in considerazione del recente cambiamento nel sentiment della FED.
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