Sul fronte valutario si vede ancora una modalità leggermente a rischio, dal momento che la valuta giapponese sta rilanciando un’offerta, ma la sua forza è molto inferiore a quella di ieri. Il rendimento US10Y continua a negoziare al di sotto del 2,9%, suggerendo che la domanda di obbligazioni statunitensi rimane piuttosto elevata. D’altro canto, il dollaro USA è leggermente sottoperformante al mattino, essendo la peggiore valuta del paniere del G10 (la perdita neozelandese vede praticamente la stessa perdita). Per quanto riguarda il dollaro neozelandese, è necessario menzionare le osservazioni della sera della RBNZ che indicano che la valuta rimane ad un livello elevato.
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Guardando il grafico qui sotto non sembra che il NZD potrebbe essere scambiato a “livelli elevati”, anche se questa visione potrebbe essere critica in quanto arriveranno solo poco prima dell’incontro RBNZ (questo mercoledì).
Tecnicamente, il dollaro neozelandese sembra ancora incoraggiante dal punto di vista dei tori, e l’atteggiamento positivo potrebbe prevalere a meno che la coppia non scenda al di sotto di 0,6820. Fonte: xStation5
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