Le negoziazioni asiatiche stanno portando a un forte sell-off del dollaro neozelandese, anche se l’uscita del PIL nel primo trimestre ha soddisfatto le aspettative. La crescita durante i primi tre mesi del 2018 è stata dello 0,5% e del 2,7% rispettivamente in termini trimestrali e annuali. Entrambe le cifre si sono rivelate in linea con il consenso medio, sebbene ci sia stato un rallentamento rispetto al quarto trimestre. Detto questo, dato quello che sta succedendo altrove, nessuno dovrebbe essere colto di sorpresa dal momento che la crescita globale sembra iniziare a diminuire, mentre le principali banche centrali continuano a inasprire la politica monetaria.

La crescita del PIL della Nuova Zelanda nel primo trimestre ha mostrato un ritmo un po ‘più lento rispetto al trimestre precedente. Fonte: Macrobond, XTB Research

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La dichiarazione suggerisce che il principale colpevole di una crescita più lenta è stato il calo delle esportazioni nette oltre 1,4 punti percentuali dalla crescita nell’ultimo trimestre. Oltre a questo, c’era anche un consumo più debole, a loro volta gli inventari hanno aggiunto una piccola parte alla crescita. L’ufficio statistico della Nuova Zelanda ha affermato che a livello di settore, 13 settori su 16 sono aumentati questo trimestre. La sottoperformance del kiwi sembra essere particolarmente criptica, dato che prima delle aspettative di rilascio aveva suggerito che la crescita sarebbe rallentata più severamente.

In ogni caso, il kiwi sta attualmente dibattendo in prossimità di un supporto cruciale da cui gli acquirenti potrebbero decidere di partecipare al mercato. Se è così, e se l’appello sul dollaro USA svanisce, si può contare su un rimbalzo almeno verso 0,7060. Fonte: xStation5

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