La crisi economica che sta colpendo l’Italia da diversi anni ha causato un aumento del numero di persone disoccupate, a causa della riduzione di personale o del fallimento delle aziende. I governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno tentato di affrontare il problema anche introducendo nuovi sostegni per chi ha perso l’impiego.
In particolare sono state introdotte alcune misure di sostegno per aiutare le persone in difficoltà, tra cui bonus, agevolazioni e detrazioni fiscali. Inoltre, esistono degli strumenti a cui i disoccupati possono accedere direttamente.
Quali sono le misure di sostegno dell’INPS
Ricevere una lettera di licenziamento può essere un’esperienza molto difficile da affrontare, poiché si perde il lavoro e si è costretti a cercare un nuovo contratto di lavoro che garantisca condizioni dignitose. Inoltre, senza un’entrata economica, risparmi e un progetto per il futuro, diventa difficile fronteggiare i costi della vita. Questa situazione può essere ancora più devastante per chi ha una famiglia a carico.
Per aiutare i disoccupati, in Italia sono stati creati dei sostegni economici gestiti dall’INPS. Uno dei primi sostegni che i disoccupati possono richiedere è la NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), un sussidio economico per i dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro tramite licenziamento disciplinare o quello per giusta causa e la cessazione del rapporto a tempo determinato giunto a termine.
La richiesta della NASPI deve essere presentata entro 68 giorni dalla perdita del lavoro. L’importo che verrà percepito mensilmente sarà calcolato dall’INPS in base alla retribuzione percepita durante il rapporto di lavoro. La NASPI non può essere percepita per più di 24 mesi.
DIS-COLL e le altre misure di sostegno per i disoccupati
Per i collaboratori iscritti alla Gestione Separata è possibile richiedere la DIS-COLL, un assegno erogato mensilmente che andrà a sostenere il lavoratore al termine della collaborazione o al termine dell’assegno di ricerca o dottorato. La cifra sarà calcolata in base al reddito imponibile del richiedente percepito durante il periodo di validità del contratto, ma non potrà superare i 1.335,40 euro mensili.
Altre misure valide per il 2023 sono il Programma GOL (Garanzia per l’Occupabilità) e la disoccupazione agricola, richiedibile dai coltivatori diretti. Il Programma GOL mira a ricollocare le persone occupabili nel mondo del lavoro.
La disoccupazione agricola, invece, richiede il soddisfacimento di diversi requisiti, tra cui l’aver completato almeno due anni di assicurazione contro la disoccupazione involontaria e l’accredito di 102 giorni lavorati nel biennio precedente alla richiesta di disoccupazione.
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