Con l’arrivo del mese di dicembre, si accende la stagione delle festività, portando con sé anche l’attesa e meritata tredicesima mensilità. Ma spetta anche ai lavoratori domestici, tra cui colf, badanti e baby sitter? Cerchiamo di capire anche come viene maturata da questo genere di figure professionali e come funziona.
Tredicesima mensilità per colf, badanti e baby sitter
La tredicesima mensilità, spetta anche nell’ambito del rapporto di lavoro di colf, badanti e baby sitter, infatti rappresenta un diritto universale che abbraccia anche tutti i collaboratori domestici, senza alcuna discriminazione legata alla specifica mansione svolta. Questo prezioso beneficio equivale a circa un dodicesimo della retribuzione globale di fatto per ciascun mese di servizio.
Nel caso di lavoratori con meno di un anno di servizio, la formula di erogazione prevede un dodicesimo della retribuzione per ogni mese effettivamente lavorato, assicurando un riconoscimento equo anche per periodi di impiego superiori a 15 giorni.
Come viene erogata la tredicesima a colf, badanti e baby sitter e come si calcola
La tredicesima mensilità offre una flessibilità di erogazione, consentendo la scelta tra due opzioni: il pagamento integrale a dicembre oppure la suddivisione in 12 rate, ciascuna inclusa nella busta paga mensile.
La decisione sulla modalità di pagamento può essere deliberata già durante l’assunzione del collaboratore domestico oppure, come suggeriamo, al principio del nuovo anno. Questa tempistica strategica assicura una gestione più agevole e continua dei pagamenti, garantendo una stabilità finanziaria per i lavoratori domestici nel corso dell’anno.
La maturazione della tredicesima rappresenta un diritto che si concretizza quando il lavoratore presta servizio per almeno 15 giorni nel medesimo mese. È importante sottolineare che questo beneficio continua ad accumularsi anche in contesti particolari come periodi di ferie, congedo maternità, malattie retribuite, infortuni o congedo matrimoniale.
La sua erogazione persiste, garantendo il riconoscimento dei diritti economici dei lavoratori domestici in varie circostanze, confermando la sua natura di sostegno finanziario robusto e affidabile.
Il calcolo della tredicesima per colf, badanti e baby sitter si basa su una proporzione di 1/12 della retribuzione globale di fatto, che comprende sia la retribuzione pattuita che eventuali indennità di funzione o compensi per vitto e alloggio. In questo calcolo sono inclusi elementi cruciali come la retribuzione complessiva, gli scatti di anzianità e altri eventuali compensi pertinenti.
È essenziale notare che il calcolo della tredicesima esclude il valore degli straordinari o delle premialità, qualora fossero stati concessi. A titolo esemplificativo, considerando un lavoratore convivente al minimo sindacale assunto a gennaio 2023, senza assenze non retribuite, la tredicesima ammonterebbe approssimativamente a 1177 euro. Questo esempio illustra con chiarezza l’applicazione pratica della formula di calcolo nella determinazione del beneficio economico per il lavoratore domestico.
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Quando viene pagata la tredicesima
Per legge, il rateo di tredicesima deve essere pagato “in occasione del Natale, e comunque entro il mese di dicembre”. Pertanto, è un costo di competenza dell’anno in corso e deve essere pagato prima della busta paga. Riceverete sempre un cedolino separato per la tredicesima, sia che sia destinata a dicembre, sia che sia stata rateizzata.
I contributi relativi alla tredicesima sono integrati nei singoli bollettini INPS, che li aggregano insieme alla retribuzione effettiva e alla quota trimestrale destinata alla tredicesima mensilità. Questa pratica consente una gestione efficiente dei contributi previdenziali, in quanto sono regolarmente inclusi nei consueti bollettini inviati, evitando la necessità di emettere bollettini separati per la tredicesima.
La centralizzazione di questi contributi all’interno dei bollettini INPS conferma il loro ruolo integrato nel sistema previdenziale, semplificando il processo amministrativo sia per i datori di lavoro che per i lavoratori domestici.
La tredicesima rappresenta un importante beneficio per i lavoratori domestici, in casi particolari può anche essere detassata, garantendo loro un ulteriore sostegno finanziario durante le festività. È fondamentale per i datori di lavoro rispettare le disposizioni legali riguardanti il pagamento tempestivo e corretto di questo bonus, contribuendo così al benessere dei propri collaboratori domestici.
In questo modo, garantendo una corretta gestione della tredicesima, si promuove una relazione lavorativa sana e rispettosa, valorizzando il contributo prezioso di colf, badanti e baby sitter alla vita quotidiana delle famiglie.
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