Gli interventi da parte del governo di Mario Draghi per ridurre l’impatto che gli aumenti sulle bollette di gas e luce hanno e continueranno ad avere sulle famiglie non sono gli unici. Anche le amministrazioni locali, come i Comuni e le Regioni, hanno la possibilità di fare qualcosa per rendere meno insostenibile la situazione.
In particolare alcune Regioni potrebbero riuscire a ridurre i costi sulle bollette del gas per i propri residenti, seguendo l’esempio della Basilicata, che ha letteralmente fatto scuola in materia.
Altre Regioni infatti sembrano in procinto di seguire l’amministrazione lucana per ridurre il peso degli aumenti sulle spalle delle famiglie italiane, o quanto meno di quelle dei propri residenti.
Anche se lo sconto in bolletta in Basilicata resta piuttosto difficile da applicare, con ritardi e imprevisti, tra cui la piattaforma fuoriuso per le troppe autocertificazioni pervenute il primo giorno, altre Regioni si apprestano a fare qualcosa di simile.
Sconti sulle bollette del gas in Puglia, Toscana ed Emilia Romagna
Tra le Regioni che stanno considerando la possibilità di garantire degli sconti sulle bollette del gas ai propri residenti troviamo la Puglia, che sta ragionando sulle compensazioni per il transito del gas attraverso il contestato gasdotto Tap, la cui realizzazione ha causato danni ambientali incalcolabili.
La presenza del Tap dovrebbe permettere ai residenti in Puglia uno sconto del 3% sulle bollette del gas. Inoltre si sta pensando di introdurre una compensazione per le aziende che installeranno pannelli fotovoltaici o eolici.
In Emilia Romagna e Toscana, altre due Regioni che ospitano infrastruttura per la produzione di energia, potrebbero essere introdotti degli sconti da applicare in bolletta in vista dell’installazione di sistemi rigassificatori.
Alcune associazioni di settore come Assogas e Utilitalia, hanno però espresso le proprie preoccupazioni in una lettera inviata alla Regione Basilicata per il rischio frammentazione.
Ogni Regione infatti potrebbe iniziare ad agire in autonomia, e questo renderebbe più complesso il sistema per la fatturazione. Tra le critiche mosse alla Conferenza delle Regioni anche quella che riguarda il consumo di energia, in quanto le associazioni di settore ritengono che azzerare il costo della materia prima potrebbe costituire un implicito incentivo ad un minor risparmio di energia.
Come funzionano gli sconti in bolletta in Basilicata e in Puglia
In Basilicata gli sconti sulle bollette sono già una realtà in seguito all’approvazione ad agosto della misura che nasce per compensare salute e ambiente degli abitanti che convivono con la presenza di attività estrattive e infrastrutture energetiche sul territorio.
Nonostante alcune critiche pervenute in seguito per via del rischio di emulazione da parte di altri governi regionali, lo sconto sulle bollette in Basilicata è già diventato realtà a partire dal 28 ottobre. Infatti attraverso la presentazione di apposita autocertificazione è possibile accedere ai benefici della legge per il gas gratis che consiste di uno sconto in bolletta per la materia prima.
Qualcosa di simile è stato fatto poi in Puglia, dove si è deciso di garantire la compensazione in bolletta per la presenza del gasdotto Tap. Il Consiglio della Regione Puglia ha infatti approvato un provvedimento con cui si applica uno sconto del 3% in bolletta per il transito del gas.
Il risparmio complessivo che questa misura dovrebbe garantire ai residenti in Puglia, secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, dovrebbe aggirarsi intorno ai 314 milioni di euro. A questo dovrebbe poi aggiungersi un ulteriore sconto per le aziende che installeranno un sistema di produzione energetico sostenibile come l’eolico o il fotovoltaico.
Quali sconti in bolletta introdurranno Toscana ed Emilia Romagna
Per quanto riguarda le altre Regioni, Toscana ed Emilia Romagna sembrano essere pronte a muoversi più o meno allo stesso modo. Infatti in Toscana è stata approvata la proposta Memorandum Piombino per le opere di rigassificazione, e all’interno di questo memorandum è stata inserita anche la richiesta di uno sconto del 50% minimo sulle bollette dei primi tre anni.
La stessa cosa potrebbe farla poi anche l’Emilia Romagna visto che a Ravenna sarà installato un altro sistema di rigassificazione che sarà ancora più grandi di quello di Piombino.
Proprio per questo motivo il sindaco del capoluogo emiliano, Michele De Pascale, ha chiesto che si applichi uno sconto maggiore. “Se sarà concessa una misura di questo tipo a Piombino ci aspettiamo che sia moltiplicata per due quando entrerà in funzione il nostro impianto” ha infatti dichiarato il primo cittadino di Ravenna.
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