Il Superbonus 110% si appresta a subire varie modifiche con l’avvio dei lavori del nuovo governo. In programma ci sono infatti novità significative che riguarderanno sia le aliquote del Superbonus che le condizioni per accedervi, con la conservazione però del meccanismo del decalage fino alla graduale soppressione dell’incentivo.
C’è da dire però che sui dettagli della riforma del Superbonus non sono stati trovati ancora tutti gli accordi necessari all’interno della coalizione di centrodestra, che in queste fasi è molto più impegnata sul fronte della formazione della squadra di governo.
Da Fratelli d’Italia però fanno sapere che le modifiche del sistema di incentivi per gli interventi di efficienza energetica e antisismici ci saranno, resta da definire in che modo saranno strutturati esattamente.
Novità superbonus: “salvaguardia situazioni in essere” e “armonizzazione degli incentivi”
Quando la coalizione di centrodestra si stava presentando all’elettorato, nel corso della campagna elettorale, la futura premier Giorgia Meloni affermava che “il Superbonus nasceva da un obiettivo nobile. Ma la norma, come spesso accade, era scritta male e applicata peggio”.
Nelle attenzioni del nuovo governo ci saranno anzitutto quelle aziende che sono state “lasciate in ginocchio” in seguito alle revisioni dei requisiti da soddisfare per l’accesso all’agevolazione del governo di Mario Draghi.
Molte imprese, come evidenzia Giorgia Meloni, sono state penalizzate solo perché “avevano fatto il loro lavoro e seguito le indicazioni dello Stato”. Ecco quindi che nel programma di governo del centrodestra è stata inserita prima di tutto la “salvaguardia delle situazioni in essere” ma anche il “riordino e armonizzazione degli incentivi”.
Le novità sul superbonus saranno inserite in Legge di Bilancio
Le novità riguardanti il Superbonus 110% dovrebbero essere inserite, come prospetta anche un articolo di Repubblica, nella nuova manovra economica. I lavori dovrebbero iniziare il mese prossimo, e si cercherà di accorciare i tempi il più possibile.
Il governo di centrodestra intende procedere con un riordino degli incentivi, il che dovrebbe comprendere cambiamenti riguardanti il calendario e modifiche delle aliquote degli incentivi.
Attualmente possono accedere al Superbonus 110% i condomini, che sulla base delle regole attuali avranno la possibilità di sfruttare l’agevolazione anche per l’intera durata del 2023.
Per le abitazioni indipendenti invece l’accesso all’agevolazione termina con la fine dell’anno, ma solo per coloro che hanno completato almeno il 30% degli interventi agevolati entro il 30 settembre.
In seguito entra in gioco il meccanismo di decalage, il che significa che le aliquote dell’agevolazione andranno a ridursi al 70% nel 2024, e al 65% l’anno seguente.
Ancora su Repubblica leggiamo che “si è ventilata una revisione che comporti una differenziazione nell’aliquota di detrazione tra prime e seconde case. Nel primo frangente si passerebbe all’80%, nel secondo a una quota più bassa tra il 50 e il 65%”.
“Sullo sfondo c’è l’idea comune al centrodestra di andare verso un bonus unico, e quindi semplificare e unificare le aliquote dei vari bonus edilizi (oggi si arriva fino al 50%), scegliendone una tra il 65 e il 70%” spiega sempre Repubblica.
Per quanto riguarda il calendario del Superbonus, le modifiche potrebbero partire già dal 2023, con una clausola di salvaguardia per le pratiche che sono già state autorizzate.
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