Il Governo di Giorgia Meloni ha recentemente presentato una serie di emendamenti alla delega fiscale, che prevedono importanti modifiche al sistema fiscale del Paese. Uno dei cambiamenti proposti riguarda l’introduzione di una tassazione progressiva sugli straordinari, ma con una novità: arriverà la detassazione sugli straordinari. Vediamo in dettaglio come verrà attuata questa riforma.
La legge delega per la riforma fiscale è ancora in fase di iter parlamentare, ma è attualmente in discussione presso la Commissione Finanze alla Camera. Questa commissione ha il compito di affrontare il principale problema della riforma, ovvero individuare le coperture finanziarie necessarie per attuare la riduzione fiscale annunciata. L’intenzione è quindi quella di introdurre la detassazione sugli straordinari come parte di questa riforma.
L’approvazione della legge delega presso la Commissione Finanze rappresenterebbe un passo fondamentale per il progresso della riforma fiscale. Si tratta del primo passaggio legislativo necessario per avviare concretamente il processo di riforma e, una volta approvata dalla Commissione, la legge delega sarà discussa e votata dal Parlamento.
Le aspettative riguardo a questa riforma fiscale, che include anche la detassazione sugli straordinari, sono molto alte. Si prevede che possa portare vantaggi sia alle imprese che ai cittadini, grazie a una riduzione delle tasse e semplificazione delle norme fiscali. Tuttavia, è essenziale individuare e definire le coperture finanziarie necessarie per garantire la sostenibilità di queste misure.
La discussione della legge delega presso la Commissione Finanze rappresenta quindi un momento cruciale per valutare i dettagli e le implicazioni della riforma fiscale. Sarà necessario un attento esame delle coperture finanziarie proposte, al fine di assicurare che siano realistiche e attuabili.
Quali sono le novità sulla detassazione degli straordinari
La prima bozza della legge delega ha già subito alcune modifiche attraverso gli emendamenti correttivi presentati dal viceministro all’economia Leo e dai relatori di maggioranza del disegno di legge a Montecitorio. Questi emendamenti comprendono 4 modifiche di rilievo, che includono anche la detassazione degli straordinari.
In primo luogo, si prevede l’applicazione di una flat tax, ovvero un’imposta agevolata che sostituisce l’IRPEF e le relative addizionali, per le seguenti situazioni:
- ore di straordinario lavorativo
- quote dei premi di produttività che superano le soglie attualmente previste
- tredicesime mensilità.
In secondo luogo, si intende modificare la disciplina riguardante la residenza fiscale, sia per persone fisiche che per società e enti diversi dalle società, al fine di adeguarla al cosiddetto lavoro da remoto, meglio noto come smart working.
In terzo luogo, è prevista una riduzione fiscale per i giovani fino a 30 anni e per le famiglie con componenti disabili.
Novità in materia di detassazione anche per le partite IVA
Infine, per quanto riguarda le Partite IVA, un emendamento propone la cancellazione delle tasse anticipate, consentendo ai contribuenti di pagare l’IRPEF in rate mensili.
Questa misura sarà applicabile agli imprenditori individuali, ai lavoratori autonomi e ai contribuenti soggetti a ISA. L’emendamento prevede anche una graduale introduzione della periodicità mensile degli acconti e dei saldi, e una possibile riduzione della ritenuta d’acconto, come spiegato dal relatore leghista Gusmeroli alla Camera.
Oltre alla detassazione sugli straordinari, ci sono anche altre importanti misure riguardanti i redditi di impresa. Il Governo ha introdotto diverse agevolazioni fiscali, comprese alcune detrazioni poco conosciute. Tra queste misure, c’è la possibilità per le imprese di beneficiare del superammortamento anche per le assunzioni di nuovi dipendenti.
Un’altra misura significativa riguarda la riduzione dell’aliquota Ires al 15%, rispetto all’aliquota ordinaria del 24%. Tuttavia, questa riduzione non sarà applicabile sui profitti distribuiti o destinati a scopi estranei all’impresa.
Infine, per quanto riguarda l’abolizione dell’IRAP, è previsto un passaggio graduale, iniziando inizialmente solo con le società di persone e le associazioni tra professionisti. Ciò significa che queste categorie di imprese saranno esentate gradualmente dall’IRAP.
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