Il Reddito di Cittadinanza, programma assistenziale introdotto in passato, ha recentemente raggiunto la sua conclusione. Questa decisione ha coinvolto e stravolto la vita di circa 169 mila famiglie, che ora si trovano a dover affrontare una situazione finanziaria incerta e l’incertezza riguardo al loro futuro.
Con l’ultimo accredito avvenuto quattro giorni fa, il sostegno mensile non sarà più erogato a coloro che sono considerati in grado di lavorare.
Il timore di tensioni sociali
L’abolizione del Reddito di Cittadinanza potrebbe portare a tensioni sociali, specialmente nelle aree in cui il sostegno ha avuto più successo. Numerosi aspiranti lavoratori, che prima dipendevano da questo sostegno per sopravvivere, si troveranno ora senza alcuna entrata mensile. Al fine di evitare situazioni di grave difficoltà e di placare eventuali proteste, il Governo ha previsto una nuova misura di sostegno.
L’assegno di Supporto alla formazione e al lavoro
Il Governo ha introdotto una misura di sostegno alternativa chiamata “assegno di Supporto alla formazione e al lavoro.” Questo assegno avrà un valore di 350 euro e potrà essere erogato non appena vengono completati tutti gli adempimenti formali. A differenza del Reddito di Cittadinanza, l’assegno di Supporto alla formazione e al lavoro sarà destinato a sostenere coloro che decidono di intraprendere un percorso di formazione per migliorare le loro competenze lavorative.
Come ottenere l’assegno
Per ottenere l’assegno di Supporto alla formazione e al lavoro, sarà sufficiente seguire alcuni semplici passaggi. Innanzitutto, sarà necessario recarsi presso i centri dell’impiego e firmare un patto personalizzato di servizio.
Successivamente, ci si dovrà iscrivere presso tre Agenzie per il lavoro e infine, iscriversi a un corso di formazione. Una volta completati tutti questi passaggi, il pagamento dell’assegno avverrà non appena la piattaforma e i corsi di formazione saranno effettivamente avviati. Saranno garantiti anche gli arretrati per i beneficiari, assicurando un adeguato supporto economico.
La questione della commissione d’inchiesta
Nel frattempo, all’interno della maggioranza, sta crescendo la richiesta di istituire una commissione d’inchiesta parlamentare contro l’ex presidente dell’Inps, Pasquale Tridico.
La critica principale rivolta a Tridico riguarda la mancata effettuazione di controlli e verifiche necessarie sui beneficiari del Reddito di Cittadinanza. Alcuni partiti di maggioranza appoggiano questa idea, mentre altri suggeriscono di avviare un’indagine conoscitiva da parte delle Commissioni Lavoro di Camera o Senato.
Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo a queste proposte, poiché potrebbero sovrapporsi alle competenze degli uffici del pubblico ministero. Per il momento, sembra che la premier Giorgia Meloni non approvi tale proposta, ma la questione rimane aperta.
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