Il Governo guidato da Giorgia Meloni sta attualmente lavorando su una riforma delle pensioni che potrebbe introdurre un nuovo strumento chiamato “maxi-scivolo” della durata di 7 anni. Questa proposta è emersa durante un incontro tra la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, e i sindacati dei lavoratori tenutosi il 26 giugno.
Secondo le informazioni disponibili, il maxi-scivolo delle pensioni potrebbe essere utilizzato come strumento per gli esodi incentivati, con il sostegno pubblico esteso alle piccole e medie imprese. Questa misura sarebbe affiancata da un’altra proposta che prevede l’avvio di nuove assunzioni agevolate.
Il Governo Meloni sta quindi cercando di introdurre importanti cambiamenti nella riforma delle pensioni, e il maxi-scivolo di 7 anni rappresenta una delle principali novità. Ma cosa comporterebbe esattamente questo maxi-scivolo e come funzionerebbe?
Cos’è e come funziona il maxi-scivolo di 7 anni
Durante il primo tavolo di discussione sulla riforma delle pensioni che si è riunito il 26 giugno, si è affrontato principalmente il tema delle misure e degli strumenti per l’uscita anticipata dal lavoro. È emersa una proposta significativa: l’idea di introdurre un nuovo scivolo previdenziale con una durata di ben 7 anni. L’obiettivo di questo scivolo pensionistico è quello di agevolare e favorire il ricambio generazionale tra i lavoratori all’interno delle aziende.
Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, si è mostrato particolarmente soddisfatto di questa possibilità di introdurre uno scivolo previdenziale di 7 anni e ha elogiato la volontà della ministra Calderone di superare la rigidità della Legge Fornero, che ha suscitato molte critiche nel passato.
Se questa proposta sulla riforma delle pensioni diventasse realtà, ciò significherebbe che molti lavoratori potrebbero andare in pensione fino a 7 anni prima rispetto alla data attuale di accesso alla pensione di vecchiaia o di anzianità contributiva. In questo modo, si eviterebbe il ritorno delle restrizioni imposte dalla Legge Fornero, che potrebbe verificarsi con la scadenza di Quota 103 e di Opzione Donna.
Concretamente, il maxi-scivolo delle pensioni di 7 anni unificherebbe diversi strumenti di uscita anticipata, consentendo ai lavoratori di anticipare la pensione fino a 7 anni rispetto alla pensione di vecchiaia e all’anzianità contributiva.
Il Governo Meloni sembra intenzionato a riorganizzare i tre strumenti di scivolo pensionistico attualmente riconosciuti dalla legge previdenziale, come il contratto di espansione, l’isopensione e le formule autonome per le trattative aziendali. L’obiettivo della ministra del Lavoro Calderone sembra essere quello di unificare tutte queste misure in un unico canale di uscita.
Inoltre, si sta considerando la possibilità di estendere il maxi-scivolo delle pensioni alle piccole e medie imprese, consentendo così un nuovo ciclo di assunzioni incentivate.
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