A luglio, circa 150.000 famiglie hanno ricevuto l’ultimo pagamento del reddito di cittadinanza (RdC), poiché questa misura si avvia verso la definitiva cancellazione, in seguito alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023.
Tuttavia, a partire dal 1° agosto, molti beneficiari si troveranno di fronte a significativi cambiamenti nelle loro condizioni, e per una quota importante di loro il Reddito di Cittadinanza cessa di venir corrisposto.
Niente più RdC per chi potrebbe lavorare
Il RdC è “andato in vacanza” per i cosiddetti occupabili, cioè coloro che non hanno un lavoro, ma almeno in teoria potrebbero averlo, motivo per il quale non possono più beneficiare del pagamento mensile a causa della scadenza dei 7 mesi previsti dalla Legge di Bilancio.
Per loro, è stato creato un nuovo percorso, il Sostegno alla Formazione Lavoro (Sfl), che ha l’obiettivo di formare i beneficiari e reinserirli nel mondo del lavoro.
Come funziona il Sostegno alla Formazione Lavoro (Sfl)
Il Sostegno alla Formazione Lavoro è una nuova misura che andrà a sostituire il RdC per gli occupabili. Le persone idonee a beneficiare di questa misura sono:
- Componenti di nuclei familiari tra i 18 e i 59 anni
- Con ISEE inferiore a 6.000 euro
- Senza i requisiti per beneficiare dell’assegno di inclusione nel 2024
Coloro che soddisfano i requisiti possono iscriversi ai centri per l’impiego e partecipare ai corsi di formazione delle Regioni. In cambio, riceveranno un pagamento di 350 euro per un massimo di 12 mesi. Tuttavia, l’attivazione della piattaforma per l’iscrizione ai centri per l’impiego potrebbe subire dei ritardi, poiché le Regioni non hanno ancora ricevuto tutte le informazioni necessarie.
Il ruolo dei Servizi Sociali
Alcune famiglie che hanno perso il RdC ad agosto potrebbero rientrare nel programma a breve. Tuttavia, ciò riguarda solo una ristretta categoria di nuclei familiari, precisamente quelli composti da sole persone tra 18 e 59 anni con una documentata situazione di fragilità.
Queste situazioni di fragilità possono includere problemi di salute personali, familiari o sociali, come ad esempio essere tossicodipendenti, senza fissa dimora, vittime di violenza o con problemi di salute mentale.
Per questa categoria di beneficiari, il RdC potrebbe essere riattivato entro e non oltre la fine di ottobre. Tuttavia, anche in questo caso, si stanno verificando problemi tecnici che sono stati evidenziati dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI).
Chi potrà continuare a percepire il RdC dopo il 1° agosto
Non tutti i beneficiari del RdC hanno ricevuto l’SMS dell’INPS che avvisava della sospensione della misura. Infatti, tra i diversi percorsi creati per far fronte alla cancellazione del RdC, c’è l’assegno di inclusione, che sarà disponibile a partire da gennaio 2024 per i nuclei familiari con minori, disabili e anziani.
Le famiglie che rientrano in questa categoria potranno continuare a beneficiare del RdC fino al 31 dicembre 2023. Successivamente, potranno fare richiesta per il nuovo assegno di inclusione, ma solo se soddisfano i seguenti requisiti:
- ISEE in corso di validità non superiore a 9.360 euro
- Reddito familiare inferiore a 6.000 euro (7.560 euro se il nucleo familiare è composto da tutte persone con età pari o superiore a 67 anni oppure da altri familiari con disabilità o in condizioni di non autosufficienza)
- Patrimonio immobiliare non superiore a 30.000 euro
- Patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro.
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