L’attuale esecutivo non ha mai fatto mistero di voler raggiungere un’aliquota unica per tutti i lavoratori (flat tax), e quello che dovrebbe compiersi nel corso del 2025 sarebbe un ulteriore passo in questa direzione.
L’intenzione è quella di raggiungere l’aliquota unica in maniera graduale, motivo per cui si è passati dalle precedenti 5 alle attuali 4 aliquote Irpef, e per il 2024 si dovrebbe approdare a 3 aliquote soltanto.
Da 3 a 2 aliquote nel 2025, come?
Se per il 2024 dovremmo passare da 4 a 3 aliquote Irpef, per il 2025 le aliquote dovrebbero ulteriormente ridursi fino a 2 soltanto, con particolare attenzione per i redditi medi.
Ma per muoversi in questa direzione il primo ostacolo da superare è sempre quello delle coperture. In qualche modo i nuovi strumenti finalizzati a rendere il fisco più “collaborativo” dovrebbero agevolare il governo su questo fronte riducendo l’evasione fiscale e aumentando di conseguenza il gettito nelle casse dello Stato.
Secondo il ministro dell’Economia ciò dovrebbe permettere alla misura di finanziarsi da sola. Il piano comunque prevede, al momento, la sola riduzione da 4 a 3 aliquote per il 2024, ma nel 2025 potrebbe arrivare l’ulteriore aggiustata al modello di tassazione che per com’è strutturato adesso sembra penalizzare le classi medie.
Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha infatti confermato che l’intenzione di questo esecutivo è di arrivare poi a due aliquote. Ma cosa cambierà quindi il prossimo anno per quanto riguarda le tasse? Ad escludere la possibilità del passaggio da 4 a 2 aliquote direttamente sembra essere stato l’ostacolo delle coperture.
Un ostacolo che dovrebbe essere superato se effettivamente ci sarà una significativa riduzione dell’evasione fiscale, con il concordato preventivo biennale che dovrebbe avere l’effetto di far pagare al contribuente una quota più equa sul reddito.
Poi dovrebbe giungere un aiuto dalla tassazione internazionale derivante dalla global minimum tax, con un’ulteriore spinta nella direzione giusta che invece arriverebbe dall’auspicata crescita del PIL.
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Quali redditi interessa la riforma dell’Irpef del 2025?
Il governo di Giorgia Meloni vorrebbe procedere con un intervento che favorisca i lavoratori con un reddito imponibile che supera i 50.000 euro. Il viceministro dell’Economia ha precisato però che in ogni caso, cioè anche se non si riuscissero a trovare le coperture necessarie, si dovrebbero riordinare le tax expenditure.
In questo modo dovrebbe essere possibile passare da 3 aliquote a 2 soltanto nel 2025, cosa che dovrebbe favorire i ceti medi. Pertanto ci si aspetta che il ritocco riguarderà l’aliquota attualmente al 43%.
Dovremmo avere, secondo il ministero dell’Economia, un aumento del gettito fiscale grazie agli strumenti messi in campo nel 2024, che dovrebbero portare ad un aumento della base imponibile. In questo modo, sempre se tutto va secondo i piani, si dovrebbe arrivare alla flat tax entro la fine del mandato di questo esecutivo.
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