Modello 730 precompilato

Il 730 precompilato è un servizio offerto dall’Agenzia delle Entrate che consente ai contribuenti di ricevere una dichiarazione dei redditi già compilata, basata sui dati forniti da terze parti come datori di lavoro, banche e assicurazioni.

Tuttavia, nonostante la comodità apparente, ci sono diversi motivi per cui potrebbe non essere conveniente utilizzare il 730 precompilato e sarebbe preferibile rivolgersi a un Caaf o a degli esperti.

I numeri mostrano che la maggior parte dei modelli 730 presentati viene elaborata dai Caaf e dai professionisti, con oltre 18 milioni di dichiarazioni trattate in questo modo. In particolare, il Caaf della Cgil è il primo Caaf della Consulta Caf, con oltre 2,5 milioni di modelli 730 predisposti. Questi numeri suggeriscono che molti contribuenti preferiscono affidarsi a esperti anziché utilizzare il precompilato in autonomia.

La presidente del Consorzio Caaf Cgil nazionale, Monica Iviglia, spiega che rivolgersi al Caaf può offrire numerosi vantaggi. Il Caaf prepara il modello 730 in base alla documentazione fornita dal contribuente riguardante i redditi e le spese sostenute nell’anno 2022, in modo da massimizzare le agevolazioni fiscali.

Inoltre, con il consenso scritto del contribuente, il Caaf può accedere ai dati del precompilato e confrontarli con quelli inseriti nella dichiarazione dei redditi, fornendo un ulteriore livello di tutela.

La compilazione del modulo 730 non riguarda solo il riporto e il calcolo dei numeri, ma può portare alla luce situazioni particolari o specifiche che possono tradursi in vantaggi fiscali o risparmi.

L’operatore del Caaf può aiutare a individuare spese dimenticate o certificati CU modificati rispetto alla prima emissione. Inoltre, grazie all’esame attento dei dati della dichiarazione dei redditi, possono essere identificate le spese che possono essere dedotte o i crediti che possono essere applicati.

Il controllo dei documenti da parte del Caaf è essenziale per verificare l’ammissibilità delle detrazioni e dei crediti, oltre a garantire la corretta tassazione dei redditi ottenuti nel 2022.

L’Agenzia delle Entrate consente anche di presentare i documenti relativi alle spese inviate da soggetti terzi, al fine di predisporre una dichiarazione dei redditi compilata senza inviarla al Caaf.

Infine, è importante sottolineare che se i dati contenuti nel 730 precompilato non vengono modificati e sono accettati, non ci sarà alcun controllo da parte dell’Agenzia sia per il contribuente che per il Caaf.

Ciò significa che, se si utilizza ciecamente il precompilato e si verifica un errore, potrebbe comportare la perdita di denaro che sarebbe spettato al contribuente senza che ne sia a conoscenza. Inoltre, se si commette un errore, anche senza esserne responsabili, si potrebbe incorrere in sanzioni.

Il parere di Giovanna Piazzo del Consorzio Caaf Cgil

Nel merito della questione giova tener conto del parere di Giovanna Piazzo, del Consorzio Caaf Cgil, la quale ha spiegato quanto segue:

“non tutte le spese mediche per la predisposizione del 730 sono state trasferite dal Sistema Tessera Sanitaria all’Agenzia delle Entrate, quindi ci sono spese non incluse nei moduli precompilati. Ad esempio, non sono incluse nella dichiarazione del dentista le spese relative all’acquisto o al noleggio di protesi, come dentiere o protesi ortopediche. I farmaci senza obbligo di ricetta acquistati presso parafarmacie e supermercati, i test di autodiagnosi Covid, gli aerosol e i misuratori di pressione e le apparecchiature mediche con marchio CE. Le spese mediche sostenute durante l’acquisto o la fornitura di servizi medici per i quali il cittadino ha inconsapevolmente firmato una dichiarazione e si è rifiutato di inviare i dati all’Agenzia non incluse nel modulo compilato. Tutte le spese mediche sostenute all’estero, in particolare quelle relative alle cure dentistiche. Infine, le spese mediche generiche sostenute dalle persone con disabilità sono elencate come spese deducibili nel modulo compilato, ma i cittadini devono invece dedurle dal proprio reddito”.

Quanto alle modalità per portare in detrazione gli importi relativi alle spese mediche sostenute, spiega:

“invece di presentare scontrini, certificati fiscali e fatture, il cittadino deve confrontare il prospetto delle spese mediche scaricato dal sito Precompilata del Caf con l’elenco delle spese mediche scaricato dalla propria tessera sanitaria, dichiarando inoltre che entrambi i documenti contengono le stesse spese. Perché è responsabilità del cittadino dichiarare che i due documenti contengono le stesse spese”.

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