Alcuni documenti su una scrivania all'atto di essere firmati
Legge di Bilancio 2025: detrazioni e bonus a rischio nella manovra economica - BorsaInside.com

Non tutti i bonus e le agevolazioni attualmente disponibili resteranno in piedi anche dopo che entreranno in vigore le novità contenute nella Legge di Bilancio 2025. Alcuni bonus, detrazioni e garanzie sono infatti a rischio per via della necessità di far quadrare i conti.

L’Italia si prepara a varare il Piano strutturale di bilancio

Attraverso la nuova manovra economica l’attuale esecutivo intende anche risanare i conti pubblici, e questo comporterà alcuni tagli alla spesa che, di conseguenza, si tradurrano in coperture più limitate per bonus, detrazioni e agevolazioni varie.

Il governo sta anche preparando il Piano strutturale di bilancio, che dovrebbe essere presentato a Bruxelles entro il 20 settembre. La data però non è tassativa, quindi probabilmente slitterà, infatti diversi Paesi stanno presentando il piano intorno alla metà di ottobre.

Intanto, prima del 23 settembre l’Istat dovrebbe rendere noti i dati sui conti, e questi permetteranno al Ministero dell’Economia e delle Finanze di svolgere importanti valutazioni sulla base di numeri concreti, ma soprattutto nello strutturare le misure contenute in legge di bilancio si potrebbe tener conto di un Pil 2023 rivisto al rialzo.

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Nel mirino dell’esecutivo non solo detrazioni ma anche bonus

Il governo attualmente in carica sta tentando da tempo di ridurre sgravi fiscali e bonus per ridurre la spesa pubblica, e in questo momento quelli maggiormente a rischio sono i benefici destinati ai redditi più elevati, tra cui le detrazioni e le deduzioni più importanti.

Non sarebbe la prima volta, negli ultimi anni, che si interviene per ridurre le detrazioni fiscali. Già dal 2020 infatti le detrazioni fiscali hanno subito una progressiva riduzione all’aumentare del reddito, ma solo a partire dai redditi dai 120.000 euro in su, fino ad azzerarsi per i redditi da 240.000 euro in su.

In seguito sono stati inseriti ulteriori limiti, tra i quali l’azzeramento del taglio dell’Irpef per i redditi superiori a 50.000 euro, ottenuto con l’introduzione di una franchigia di 260 euro sulle detrazioni. I risultati però, in termini di risparmio per le casse dello Stato, sono stati deludenti.

Con la nuova legge di bilancio quindi a finire nel mirino dell’esecutivo saranno altri bonus, agevolazioni e detrazioni varie, anche perché in più occasioni sono state rilasciate dichiarazioni in tal senso.

Detrazioni e bonus a rischio in legge di bilancio

L’intervento dell’esecutivo, nell’ambito della riduzione di bonus e agevolazioni, dovrebbe permettere un risparmio di circa 2 miliardi di euro, iniziando proprio dal taglio delle detrazioni per i redditi più alti.

Questa scelta sarebbe effettivamente coerente con l’obiettivo di garantire la progressività dell’imposizione fiscale, in parte sfumata dalla riduzione degli scaglioni Irpef. Ricordiamo infatti che le detrazioni sono somme che si sottrggono all’imposta e determinano un importo inferiore rispetto all’imposta lorda.

Si tratterebbe tra l’altro di un intervento pressoché indolore, visto che le detrazioni incidono nella misura dell’1,5% sui redditi da 120.000 euro in su, mentre per i redditi bassi, che dovrebbero conservare le detrazioni attuali, queste arrivano a rappresentare circa il 33%.

Il governo sta valutando se introdurre tetti di reddito diversi al di sopra dei quali i benefici fiscali non vengono riconosciuti. Attualmente questo tetto è fissato a 120.000 euro per quel che riguarda il limite oltre il quale le detrazioni iniziano a ridursi, e a 240.000 euro come limite oltre il quale si azzerano.

Il nuovo limite potrebbe essere esteso a tutte le detrazioni, comprese quelle al 19% tra cui quelle per spese sanitarie e interessi passivi sui mutui. Non dovrebbero essere a rischio invece le garanzie statali per chi compra casa, con la probabile conferma del fondo garanzia per la prima casa.

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