La dichiarazione Irap (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) rappresenta uno strumento fondamentale per la dichiarazione e il pagamento dell’imposta sulle attività produttive regionali. Per il 2023, non sono state introdotte particolari novità rispetto all’anno precedente. Il modello e le relative istruzioni sono stati pubblicati nel mese di febbraio 2023.
Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate ha sottolineato un’unica modifica, riguardante il riquadro dei codici da 23 a 61, in cui è stata eliminata la parola “NON”. In questo articolo, esamineremo dettagliatamente come compilare il modello, tenendo presente che sono state introdotte alcune modifiche importanti l’anno scorso.
Modifiche significative alle categorie dei soggetti obbligati
La legge di Bilancio 2022 ha apportato modifiche significative alle categorie dei soggetti obbligati al pagamento dell’Irap. A partire dal 1° gennaio 2022, sono esclusi dal pagamento dell’Irap coloro che svolgono attività commerciali, arti e professioni. Di conseguenza, è stato eliminato il Quadro IQ dal modello Irap.
Modifiche correlate al decreto Semplificazioni
Le altre modifiche rilevanti sono state introdotte dal decreto Semplificazioni, che ha comportato variazioni relative alle deduzioni dei costi del personale assunto a tempo indeterminato e alla determinazione del valore della produzione netta.
È importante tenere presente che queste modifiche sono entrate in vigore immediatamente e si applicano al periodo d’imposta precedente alla data di entrata in vigore del decreto legge.
Scadenze per la presentazione del modello Irap 2023
La scadenza per la presentazione del modello Irap 2023, relativo all’anno 2022, è il 30 novembre 2023. Tuttavia, per i soggetti Ires (Imposta sul Reddito delle Società) e le Pubbliche Amministrazioni con periodi di imposta non coincidenti con l’anno solare, il termine è l’undicesimo mese successivo alla chiusura del periodo di imposta.
Le deduzioni per il personale assunto a tempo indeterminato
Le modifiche apportate dal decreto Semplificazioni riguardano le deduzioni relative al costo del personale assunto a tempo indeterminato. È importante notare che tali deduzioni si applicano solo ai soggetti diversi dai lavoratori dipendenti a tempo indeterminato. Le principali deduzioni in questione sono:
- Deduzione per le assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni sul lavoro: Si tratta di una deduzione relativa ai contributi versati per le assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni sul lavoro.
- Deduzione a titolo forfettario: È possibile dedurre un importo forfettario di 1.850 euro per un massimo di 5 dipendenti. Questa deduzione si applica ai soggetti con componenti positivi il cui importo non supera i 40.000 euro nel periodo d’imposta (Rigo IS5).
- Deduzione per spese di apprendisti, disabili e personale con contratti di formazione e lavoro: È possibile dedurre le spese sostenute per gli apprendisti, i disabili e il personale assunto con contratti di formazione e lavoro. Inoltre, sono ammissibili anche i costi sostenuti per il personale addetto alla ricerca e sviluppo (Rigo IS4).
Abrogazione delle agevolazioni
Le recenti modifiche dell’articolo 11 del decreto Irap hanno portato all’abrogazione di alcune agevolazioni, tra cui:
- Deduzione forfettaria di 7.500 euro per lavoratori dipendenti: In passato, era possibile dedurre un importo forfettario di 7.500 euro all’anno per ogni lavoratore dipendente a tempo indeterminato. Questo importo era aumentato a 13.500 euro per le lavoratrici (di sesso femminile) e per i lavoratori di età inferiore ai 35 anni.
- Deduzione dei contributi previdenziali e assistenziali: È stata abrogata la deduzione dei contributi previdenziali e assistenziali relativi ai lavoratori dipendenti menzionati in precedenza.
- Deduzione per l’incremento occupazionale: È stata abrogata anche la deduzione per l’incremento occupazionale, con un valore massimo di 15.000 euro per ogni nuovo dipendente assunto con contratto a tempo indeterminato.
Inoltre, è stata introdotta una nuova deduzione che prevede la deduzione integrale del costo totale del personale dipendente a tempo indeterminato, senza calcolare la differenza con le altre deduzioni previste dall’articolo 11 del decreto Irap.
Nuove istruzioni dell’Agenzia delle Entrate
Le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate riguardano specificamente la sezione I del quadro IS del modello Irap. Secondo la Risoluzione numero 40/E del 15 luglio 2022, le seguenti indicazioni devono essere seguite:
- Righe IS1, colonna 2; IS4, colonna 3; IS5, colonna 2: È necessario indicare tutte le deduzioni spettanti ai soggetti diversi dai lavoratori dipendenti a tempo indeterminato.
- Rigo IS7, colonna 3: È necessario indicare la deduzione prevista dall’articolo 11, comma 4-octies, del decreto Irap nella formulazione vigente.
- Rigo IS9: È necessario indicare eventuali eccedenze delle deduzioni consentite ai commi 1 e 4-bis.1 dell’articolo 11 rispetto al limite massimo.
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