L’ultima manovra economica, la Legge di Bilancio 2023, ha introdotto delle modifiche significative alle modalità di pensionamento anticipato per le donne. Proviamo quindi a vedere quali sono i requisiti necessari per poter accedere alla pensione in anticipo, per l’esattezza al raggiungimento del requisito anagrafico di 58 anni.
In quali casi è possibile andare in pensione a 58 anni
La legge di Bilancio, entrata in vigore il primo gennaio di quest’anno, ha concesso la possibilità alle donne di alcune categorie lavorative di andare in pensione anticipata a 58 anni. Ma naturalmente bisogna tenere presente che esistono dei requisiti ben precisi per usufruire di questo pensionamento anticipato.
La gestione della pensione anticipata a 58 anni per le donne è affidata all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS). L’INPS fornisce una serie di chiarimenti su come funziona per le donne che desiderano accedere alla pensione anticipata a soli 58 anni.
Prima di tutto, bisogna sottolineare che si tratta della possibilità di andare in pensione prima di raggiungere l’età pensionabile standard, e questa opzione è rivolta alle donne lavoratrici ed è conosciuta come “Pensione anticipata con Opzione Donna”.
Con la circolare numero 25 del 6 marzo 2022, l’INPS ha comunicato tutte le condizioni che devono essere rispettate per poter beneficiare dei vantaggi dell’Opzione Donna. In particolare, è stato specificato che la pensione anticipata con Opzione Donna segue le disposizioni sull’entrata in vigore previste dall’articolo 12, comma 2, del decreto-legge n. 78/2010, convertito con modifiche dalla legge n. 122/2010, comunemente noto come “finestra mobile”.
Ciò significa che le donne lavoratrici, sia autonome che dipendenti, possono accedere alla pensione solo dopo un determinato periodo di tempo, una volta che hanno raggiunto i requisiti relativi all’età e all’anzianità contributiva (di cui parleremo nel prossimo paragrafo).
Nello specifico, le lavoratrici dipendenti devono aspettare dodici mesi a partire dalla data in cui hanno soddisfatto i requisiti, mentre le lavoratrici autonome devono aspettare diciotto mesi.
Oltre a soddisfare il periodo di attesa necessario, ci sono anche ulteriori requisiti che le donne devono rispettare per poter accedere alla pensione anticipata a 58 anni. Questi includono:
- Età minima: Le donne devono aver compiuto almeno 58 anni di età per poter richiedere la pensione anticipata.
- Anzianità contributiva: Le donne devono aver accumulato un determinato numero di anni di contributi previdenziali. Il numero esatto di anni richiesti dipende dalla data di nascita e dalla legislazione vigente al momento della richiesta.
I requisiti per le donne che desiderano andare in pensione a 58 anni sono specificati in modo chiaro per garantire una corretta comprensione della Pensione Anticipata con Opzione Donna.
Quali sono i requisiti per andare in pensione a 58 anni
È importante sottolineare che questa opportunità di pensionamento anticipato non è garantita a tutte le donne lavoratrici, ma solo a coloro che soddisfano determinati criteri.
L’INPS ha specificato che possono beneficiare dell’Opzione Donna le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2022, hanno accumulato un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e hanno un’età anagrafica di almeno 60 anni, o che si trovano in una delle condizioni specificate nella normativa.
È da notare, tuttavia, che in alcuni casi non è necessario aver raggiunto i 60 anni di età, poiché la legge prevede la possibilità di ridurre il requisito anagrafico fino a un massimo di due anni per ogni figlio.
Inoltre, la nuova normativa stabilisce che le lavoratrici che rientrano in determinate categorie possono andare in pensione a 58 anni. Queste categorie includono le donne licenziate o che lavorano in aziende coinvolte in una crisi aziendale.
È importante comprendere a chi spetta effettivamente la possibilità di ottenere la pensione a 58 anni con Opzione Donna. Oltre ai requisiti obbligatori di età e contribuzione, l’INPS verificherà se le donne richiedenti rientrano in almeno una delle tre condizioni obbligatorie.
La prima categoria riguarda l’assistenza a un coniuge o a un parente di primo grado convivente con grave handicap. La seconda categoria comprende le donne lavoratrici dipendenti o licenziate da aziende coinvolte in una crisi aziendale.
Infine, la terza categoria riguarda le lavoratrici che hanno una riduzione della capacità lavorativa superiore o uguale al 74%. In questo caso, è necessario fornire un documento apposito che attesti la riduzione della capacità lavorativa, il quale deve essere accertato dalle Commissioni competenti.
È importante considerare attentamente questi requisiti e condizioni prima di farsi illusioni riguardo alla possibilità di ottenere la pensione anticipata a 58 anni con Opzione Donna. La valutazione dell’INPS sarà basata sulla verifica di tutti i requisiti e delle condizioni specificate, garantendo un’equa applicazione delle normative.
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