Già da ieri, 27 febbraio, è possibile inoltrare domanda per richiedere il bonus Chef 2023, ma di cosa si tratta e come funziona esattamente quest’agevolazione? Il bonus Chef è riservato ai cuochi professionisti impiegati in ristoranti e alberghi come dipendenti o come lavoratori autonomi.
Si tratta di un bonus che viene riconosciuto sotto forma di credito d’imposta come stabilito dal decreto ministeriale del 1° luglio 2022, ma per accedere al beneficio occorre presentare regolare domanda entro i termini e nelle modalità previste.
Come richiedere il bonus Chef 2023
Il bonus Chef può essere richiesto a partire dalle ore 12.00 di ieri, 27 febbraio 2023, fino alle ore 15.00 del 3 aprile prossimo. La domanda deve essere presentata per via telematica attraverso il sito del ministero delle Imprese e del Made in Italy, ex ministero dello Sviluppo Economico (MiSE).
Richiedere il bonus Chef 2023 è semplice in quanto tutto ciò che bisogna fare è compilare la domanda utilizzando il form reso disponibile nell’apposita sezione dedicata all’agevolazione sul sito del Ministero.
All’atto della domanda il richiedente deve prima di tutto dichiarare di essere in possesso dei requisiti previsti per accedere all’agevolazione. Occorre inoltre indicare nel dettaglio le spese sostenute ed allegare la documentazione ad esse relativa, con la quale si specifica importo e specifiche della tipologia di spesa.
Per richiedere il bonus Chef è anche necessario comprovare di essere alle dipendenze di un albergo o di un ristorante, con regolare contratto di lavoro subordinato. In alternativa è possibile richiedere il bonus Chef anche come lavoratore professionista autonomo con partita Iva a patto di aver prestato attività presso gli stessi soggetti a partire dal 1° gennaio 2021.
Quali sono le spese ammesse al bonus Chef 2023
Il credito d’imposta riconosciuto con il bonus Chef può essere utilizzato a copertura di parte delle spese che il beneficiario ha sostenuto per:
- l’acquisto di macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura di prodotti alimentari
- l’acquisto di strumenti e attrezzature per la ristorazione
- la partecipazione a corsi di aggiornamento.
Con il bonus Chef si può coprire, come accennato, solo una parte delle suddette spese, e per l’esattezza il credito d’imposta riconosciuto sarà pari al 40% della spesa sostenuta nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 fino ad un limite massimo per singolo beneficiario che non potrà in ogni caso superare l’importo di 6.000 euro.
Il credito d’imposta riconosciuto con il bonus Chef può essere poi utilizzato in compensazione sui pagamenti con F24. Ricordiamo che questo credito è escluso da Irap e Irpef e non concorre alla determinazione del rapporto di deducibilità.
Se non viene usato in compensazione il credito del bonus Chef può anche essere ceduto a soggetti terzi compresi istituti di credito.
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