La possibilità di accedere ai contributi a fondo perduto previsti nell’ambito del bando Resto al Sud è confermata anche per il 2023. Infatti gli imprenditori interessati a beneficiare di questa agevolazione non dovranno far altro che presentare domanda e, se risulteranno soddisfatti i requisiti previsti, potranno ricevere fino a 50 mila euro di contributi a fondo perduto.
In particolare i contributi a fondo perduto erogati con il bando Resto al Sud 2023 sono riservati alle startup e ai liberi professionisti che lavorano ed operano nel territorio delle Regioni del Sud Italia, del Centro e delle isole.
Complessivamente il bando Resto al Sud 2023 mette a disposizione degli imprenditori che ne faranno richiesta 1 miliardo e 250 milioni di euro. Occorre però che risultino soddisfatte determinate condizioni che andremo a vedere ora nel dettaglio. Inoltre è necessario presentare regolare domanda nei termini e nelle modalità previste dal bando stesso.
Cosa sono e come funzionano i contributi a fondo perduto del bando Resto al Sud 2023
Il bando Resto al Sud prevede la possibilità di erogare dei contributi a fondo perduto a quelle imprese o a quei liberi professionisti che svolgono la propria attività nelle Regioni del centro-sud del Paese e nelle isole. In particolare l’obiettivo è quello di sostenere la nascita e lo sviluppo di realtà imprenditoriali e di attività di liberi professionisti.
Come anticipato però occorre che sussistano determinate condizioni per poter accedere ai contributi a fondo perduto del bando Resto al Sud 2023. Anzitutto essi sono riservati ad alcune specifiche categorie di imprese e attività, e poi devono essere soddisfatti alcuni requisiti.
Prima di vedere quali sono requisiti e condizioni per richiedere i contributi a fondo perduto del bando Resto al Sud 2023 ricordiamo che per quest’anno non sono previste scadenze, né graduatorie per l’assegnazione degli aiuti. Questo vuol dire che le domande verranno prese in considerazione sulla base dell’ordine in cui sono state presentate e Invitalia deciderà se riconoscere o meno i contributi previsti dal bando.
Sulla pagina ufficiale di Invitalia dedicata in modo specifico a questo bando leggiamo infatti che per quale che riguarda i contributi a fondo perduti Resto al Sud 2023 “le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così composte: 50% di contributo a fondo perduto; 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI“. Viene altresì specificato che “gli interessi sono interamente a carico di Invitalia”.
Chi può richiedere il contributo Resto al Sud 2023, requisiti e condizioni
Possono richiedere i contributi previsti dal bando Resto al Sud 2023 di Invitalia gli imprenditori che hanno un’età compresa tra i 18 e i 55 anni.
Altra condizione per poter beneficiare dell’agevolazione è legata al territorio in cui si svolge l’attività, infatti deve essere in una Regione del Sud, o nelle isole. In particolare i contributi possono essere riconosciuti a quegli imprenditori che operano in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nonché nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria) e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
Per ogni domanda che verrà presentata attraverso il sito di Invitalia sarà verificata prima di tutto la sussistenza dei requisiti riguardanti la tipologia di attività. A tal proposito è stato precisato che possono essere finanziate con il bando Resto al Sud 2023 solo le attività che rientrano in alcune specifiche categorie.
Sul sito di Invitalia leggiamo infatti che saranno finanziate le “attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, turismo, commercio, e infine, attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).
Sono quindi escluse dall’accesso ai contributi a fondo perduto le attività che rientrano nella categoria di lavoro agricolo.
Importi e spese ammesse contributi a fondo perduto Resto al Sud 2023
Gli importi riconosciuti nell’ambito del bando Resto al Sud 2023 variano anche in base alla tipologia di richiedente che presenterà la domanda. Il bando prevede infatti che possano essere erogati:
- 50.000 euro per ciascun richiedente individuale
- 60.000 euro per ciascuna impresa esercitata in forma individuale
- 200.000 euro per ciascuna società composta da almeno quattro soci.
È previsto poi un ulteriore contributo a fondo perduto a supporto del fabbisogno circolante che può arrivare ad un importo di 15.000 euro nel caso di ditte individuali e di attività professionali in forma individuale, e fino a 40.000 euro nel caso di società.
Per quanto riguarda infine le spese ammesse ai fini dell’accesso ai contributi a fondo perduto del bando Resto al Sud 2023, Invitalia ha spiegato che le risorse possono essere sfruttate a copertura di spese sostenute per la ristrutturazione di beni immobili, per macchinari e impianti nuovi, per la gestione, per i programmi informatici e servizi per l’informazione, nonché per le tecnologie e per la telecomunicazione.
Non sono invece ammissibili le spese legate alle consulenze o per assumere personale dipendente.
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