una lente d'ingrandimento su una calcolatrice e alcune banconote da 50 euro

Il governo di Giorgia Meloni ha annunciato l’impiego delle risorse generate dallo scostamento del deficit rispetto a quello tendenziale, pari a circa 3 miliardi di euro, a favore delle famiglie più disagiate per sostenere il loro potere d’acquisto.

La priorità del governo è quella di combattere il calo demografico e delle nascite, promuovendo politiche che sostengano le famiglie. Il taglio del cuneo fiscale rappresenta una delle prime misure della nuova Manovra.

Taglio del cuneo fiscale: le risorse disponibili per sostenere il potere d’acquisto

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze stima il deficit tendenziale per l’anno in corso al 4,35% del PIL. Il mantenimento dell’obiettivo di deficit esistente al 4,5% permetterà di introdurre un provvedimento di prossima attuazione che prevede il taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi. Si prevedono risorse disponibili per 3 miliardi di euro.

La misura del taglio del cuneo fiscale, secondo l’intento del governo, dovrebbe consentire di sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e allo stesso tempo contribuire alla moderazione della crescita salariale.

Questo obiettivo è finalizzato a contrastare una pericolosa spirale salari-prezzi che potrebbe portare a una crescita dell’inflazione e a un ulteriore calo del potere d’acquisto delle famiglie.

La conferma del crollo del potere d’acquisto delle famiglie

L’ISTAT ha confermato recentemente il crollo del potere d’acquisto delle famiglie e dei loro risparmi alla fine del 2022. Il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito del -3,7% rispetto al trimestre precedente, a fronte di una crescita dell’inflazione particolarmente elevata.

Questa situazione ha portato ad una diminuzione della propensione al risparmio delle famiglie consumatrici, registrando una diminuzione di 2 punti percentuali al 5,3%.

La situazione economica italiana, come evidenziato dalle stime del DEF e dalle analisi di Confesercenti e Unimpresa, è caratterizzata da una crescita del PIL rallentata dalla perdita di potere d’acquisto delle famiglie.

In questo scenario, la priorità del governo è quella di sostenere la spesa delle famiglie, promuovendo una riforma fiscale che favorisca i nuclei numerosi e le imprese.

8 miliardi di euro per sostenere le famiglie disagiate

Il tesoretto di 8 miliardi di euro che potrebbe derivare dalla crescita del PIL rappresenta un’opportunità per investire nella riduzione del cuneo fiscale, sia per le imprese che per le famiglie, con l’obiettivo di aumentare il potere d’acquisto dei cittadini e sostenere la crescita economica del Paese.

In questo senso, la riforma fiscale assume un ruolo fondamentale. Come sottolineato dal ministro Giancarlo Giorgetti, la riforma fiscale avrà come obiettivo quello di tutelare la natalità e le famiglie, favorendo in particolare i nuclei numerosi.

Inoltre, il governo intende promuovere lo spirito imprenditoriale e il lavoro come motore di sviluppo economico, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nella ripresa del Paese.

Per fare di più per sostenere le vendite, sarà quindi necessario mettere in campo una serie di azioni volte a stimolare la domanda interna e a favorire la ripresa economica. Queste potrebbero includere, ad esempio, l’istituzione di incentivi fiscali per l’acquisto di beni e servizi, la promozione del turismo interno, la semplificazione delle procedure per le imprese e l’investimento in infrastrutture.

In ogni caso, sarà fondamentale mantenere un approccio prudente e attento alle dinamiche economiche e sociali del Paese, al fine di garantire una ripresa sostenibile e duratura nel tempo. Solo attraverso un impegno condiviso e una visione a lungo termine sarà possibile fare di più per sostenere le vendite e favorire la crescita economica dell’Italia.

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