Tra le varie tasse e gli oneri che gravano sui proprietari di immobili, l’Imposta Municipale Unica (IMU), rappresenta un aspetto significativo. Esistono però situazioni in cui è possibile ottenere una riduzione del 50% dell’IMU, e questa agevolazione è particolarmente rilevante per gli immobili dichiarati inagibili e non utilizzati.
In questo caso andremo ad esplorare i dettagli di questa agevolazione fiscale, le ordinanze della Corte di Cassazione che ne confermano l’applicabilità, e quando è possibile usufruire dell’autocertificazione per richiedere la riduzione.
La riduzione IMU del 50% per gli immobili inagibili
Per gli immobili che sono dichiarati inagibili e, di conseguenza, non possono essere utilizzati dai proprietari a causa dell’inabitabilità, è prevista una riduzione dell’IMU del 50%. Questa riduzione viene concessa per il periodo dell’anno in cui sussiste questa condizione particolare.
L’articolo 13, comma 3, lettera b del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modifiche dalla L. 22 dicembre 2011, n. 214, stabilisce chiaramente il diritto dei proprietari di immobili inagibili a una riduzione significativa dell’IMU.
L’inagibilità o inabitabilità di un immobile viene determinata principalmente dall’ufficio tecnico comunale. Questo ufficio può condurre una perizia dell’immobile a carico del proprietario per verificare lo stato di inagibilità. Il proprietario deve anche allegare la documentazione idonea alla dichiarazione.
In alternativa, il contribuente ha il diritto di presentare una dichiarazione sostitutiva, in conformità con il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, invece dell’accertamento da parte dell’ufficio tecnico comunale.
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Come ottenere lo sconto dell’IMU del 50% con autocertificazione
Un aspetto importante di questa agevolazione fiscale è la possibilità per il contribuente di presentare un’autocertificazione per richiedere la riduzione dell’IMU del 50%. Questo rappresenta un modo più semplice e diretto per ottenere l’agevolazione, senza l’obbligo di un’accertamento da parte dell’ufficio tecnico comunale.
La Corte di Cassazione ha confermato il principio della riduzione del 50% dell’IMU per gli immobili inagibili, anche quando non è stata presentata una richiesta formale da parte del contribuente. Se il Comune è a conoscenza dello stato di inagibilità dell’immobile, il pagamento dell’IMU a tariffa piena non è dovuto, affermando il principio di collaborazione e buona fede tra i contribuenti e gli enti impositori.
Un immobile è considerato inagibile quando il suo stato di degrado fisico è così grave da non poter essere ripristinato tramite interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria. Questo può includere edifici pericolanti, diroccati o fatiscenti, nonché fabbricati con lesioni gravi ai solai, tetti o muri perimetrali che costituiscono un pericolo di crollo.
Inoltre, l’emissione di un’ordinanza da parte del Comune per demolizione o ripristino, volta a prevenire danni a terzi, può anch’essa rientrare nella categoria di immobili inagibili.
La collaborazione e la buona fede tra contribuenti ed enti impostori
Un aspetto fondamentale delle ordinanze della Corte di Cassazione è l’importanza del principio di collaborazione e buona fede tra i contribuenti e gli enti impositori. Questo principio è stabilito per legge, come previsto dallo Statuto del Contribuente (legge n. 212 del 2000, articolo 10, comma 1).
La Corte di Cassazione sottolinea che i Comuni non possono richiedere ai contribuenti di pagare tasse non dovute quando sono a conoscenza dei fatti che comportano l’accesso a sconti e agevolazioni fiscali. Pertanto, se il Comune è a conoscenza dello stato di inagibilità di un immobile, il pagamento dell’IMU a tariffa piena è escluso, anche in assenza di una richiesta di riduzione da parte del contribuente.
Quindi, la riduzione del 50% dell’IMU per gli immobili inagibili è un diritto ben definito, e i contribuenti possono usufruirne utilizzando l’autocertificazione o fornendo informazioni al Comune quando necessario. La collaborazione e la buona fede tra le parti sono fondamentali per garantire il rispetto di questo diritto.
La conoscenza di queste disposizioni legali è essenziale per i proprietari di immobili che si trovano in situazioni di inagibilità, poiché possono significare risparmi significativi sulle tasse immobiliari. Rimanere informati su tali agevolazioni fiscali può fare una differenza sostanziale nel bilancio familiare.
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