Ha ormai le ore contate il Superbonus 110% cui tanto hanno fatto affidamento i proprietari di immobili da ristrutturare, e con la fine di quest’agevolazione che ha letteralmente drogato l’intero settore edile, le opzioni per spendere meno a disposizione di chi si trova a fare dei lavori di ristrutturazione sono notevolmente ridotte.
Per le abitazioni unifamiliari, come ville, villette e case indipendenti, per beneficiare del Superbonus 110% è necessario che sia stato completato almeno il 30% dei lavori previsti per l’immobile entro il 30 settembre 2022, ma per chi non riesce a rispettare questa scadenza è meglio optare per un’altra soluzione.
Lavori di ristrutturazione con il bonus Casa 50%
Se non è possibile beneficiare del Superbonus per effettuare gli interventi di restauro necessari, allora potrebbe essere il caso di optare per il classico bonus Casa 50%, che permette di ottenere comunque una interessante riduzione dei costi complessivi dei lavori di ristrutturazione.
Se il Superbonus ha i giorni contati, il bonus Casa invece resterà ancora disponibile per oltre due anni ancora. A prorogare il bonus Casa 50% fino alla fine del 2024 è stata una norma inserita nella Legge di Bilancio 2022, con cui la scadenza dell’agevolazione viene ritardata abbondantemente, dando così la possibilità ad un’ampia platea di potenziali beneficiari di accedere allo sconto sui lavori.
Il bonus Casa diventa tanto più interessante quanto si riducono le altre agevolazioni disponibili, infatti oltre al Superbonus 110% anche il bonus Facciate sta per essere messo definitivamente da parte. Ma all’atto pratico in cosa consiste il bonus Casa? Come accennato permette di ottenere una detrazione del 50% sul totale dell’importo delle spese sostenute per gli interventi ammessi fino ad un totale di 96 mila euro.
Il bonus Casa quindi può raggiungere un imposto massimo che si può facilmente calcolare in 48 mila euro e può essere utilizzato sia per ristrutturare le parti esterne che le parti interne dell’immobile.
Quando si può usare il bonus Casa 50%, gli interventi ammessi
Il bonus Casa a breve sarà la più interessante tra le agevolazioni disponibili in campo edilizio, e in effetti ha diversi aspetti che lo rendono un bonus comunque vantaggioso.
Uno dei vantaggi del bonus Casa è che può essere utilizzato non solo per interventi di ristrutturazione veri e propri, ma anche per semplici interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria.
Non solo, perché il beneficiario del bonus Casa può accedere contestualmente anche ad altri bonus edilizi a cominciare dal bonus Mobili ed Elettrodomestici, che permette di ottenere un credito d’imposta a copertura di parte delle spese sostenute per l’acquisto di arredamento e grandi elettrodomestici destinati all’immobile interessato dai lavori.
Quali sono quindi gli interventi ammessi al bonus Casa 50%? Sono ammessi gli interventi di restauri, risanamento e manutenzione straordinaria di ogni singola unità immobiliare all’interno dei condomini e alle palazzine unifamiliari. Sono agevolabili anche le spese relative all’abbattimento delle barriere architettoniche o quelle destinate alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali.
Quanto ai dettagli che riguardano il bonus Casa e i lavori ammessi, tutte queste informazioni sono contenute nel Dpr 380/2001 articolo 3, lettere b, c, d.
Come fare per richiedere il bonus Casa 50%
Con l’ultima manovra economica il governo uscente di Mario Draghi ha rinnovato il bonus Casa fino al 31 dicembre 2024, il che significa che resta ancora molto tempo per approfittare di questa agevolazione.
Nella stessa Legge di Bilancio, vale a dire la Legge 234/2021, all’articolo 1, comma 37, lettera b, il governo ha stabilito che il bonus Casa resta al 50% fino alla sua nuova scadenza, e sono stati determinati i massimali di spesa agevolabile, fissati a 96 mila euro per singola unità immobiliare, da cui un bonus massimo di 48 mila euro per gli interventi ammessi.
Quanto alle modalità per fruire del bonus Casa, non dimentichiamo che si tratta di importi che possono essere erogati in diverse modalità. Si può ottenere il bonus sotto forma di detrazione Irpef, ma esiste anche la possibilità di optare per il meccanismo della cessione del credito, e con l’applicazione dello sconto in fattura.
In quest’ultimo caso significa in parole povere che chi beneficia del bonus Casa non solo avrà tempo fino alla fine del 2024 per fruire dell’agevolazione, ma avrà anche la possibilità di ottenere direttamente lo sconto in fattura al momento di saldare per i lavori effettuati, senza dover quindi anticipare alcun importo prima della fine dei lavori.
Per richiedere il bonus Casa 50% è necessario che tutte le spese ammesse siano opportunamente documentate, e che i pagamenti vengano effettuati con metodi tracciabili. Quanto alle modalità con cui il bonus viene erogato, se si tratta di detrazione d’imposta (Irpef) da scontare in 10 anni con 10 rate di importo equivalente, è sufficiente inserite le spese ammesse al bonus nel modello 730 all’atto di presentare la dichiarazione dei redditi.
Il decreto Rilancio ha però introdotto anche la possibilità di trasformare la detrazione in credito d’imposta, e questo permette di utilizzare il meccanismo della cessione del credito e di ottenere lo sconto in fattura, vale a dire il bonus sotto forma di sconto del 50% sulla fattura emessa dall’impresa che ha effettuato gli interventi.
In tal caso l’importo del bonus viene direttamente sottratto all’importo della spesa che il committente avrebbe sostenuto per la totalità dell’intervento, fino ad un massimo di 48 mila euro di sconto.
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