Il bonus Trasporti è stato confermato anche per il 2023 con la firma del decreto attuativo da parte dei ministri Calderone, Salvini e Giorgetti.
Questa agevolazione per chi utilizza i mezzi di trasporto pubblici dovrebbe servire a mitigare l’impatto dei rincari sui prodotti energetici sul reddito delle famiglie, soprattutto per quel che riguarda le spese di trasporto. Tuttavia, rispetto all’anno precedente, ci sono dei cambiamenti sull’agevolazione, soprattutto riguardo alla platea dei destinatari che viene ridotta.
Il nuovo bonus trasporti 2023: come funziona
L’idea di base del bonus trasporti rimane quella dello sconto sull’acquisto di abbonamenti per i mezzi pubblici. L’importo dello sconto rimane invariato rispetto al 2022, ovvero 60 euro. Questo bonus, così come quello pensato e promosso durante il governo di Mario Draghi, è contenuto nel decreto Carburanti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 gennaio 2023.
Il bonus Trasporti previsto dal Governo di Giorgia Meloni per il 2023 presenta alcune specifiche di rilievo. In particolare, il buono è nominativo e può essere utilizzato per l’acquisto di un solo abbonamento.
È inoltre importante notare che il bonus non è cedibile e non costituisce reddito imponibile, il che significa che non deve essere dichiarato nella dichiarazione dei redditi del beneficiario. Inoltre, il bonus non rileva ai fini del calcolo dell’indicatore Isee, che misura il reddito e la situazione economica di una famiglia o di un individuo per l’accesso a servizi e agevolazioni.
Il budget destinato alla misura ammonta a 100 milioni di euro, un importo considerevole che si prevede possa incentivare la partecipazione di un elevato numero di cittadini. L’importo del bonus può arrivare fino a un massimo di 60 euro, una cifra che si aggiunge agli sforzi del governo italiano per agevolare la mobilità sostenibile e la fruizione dei servizi di trasporto pubblico.
Il buono può essere utilizzato per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, nonché per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. La validità del buono è limitata all’anno 2023, e la sua finalità è quella di incentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, riducendo così l’impatto ambientale e favorendo una mobilità più sostenibile.
Il bonus trasporti 2023: chi può richiederlo
La prima novità degna di nota per quel che riguarda il bonus trasporti è che la platea dei beneficiari è stata ridotta rispetto alla versione precedente del bonus. Infatti, il buono è riconosciuto in favore delle persone fisiche che nell’anno 2022 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.
Questa è una enorme differenza rispetto alla prima versione del bonus, che poteva essere richiesto dai contribuenti con redditi fino a 35.000 euro. In questo modo, quindi, viene esclusa una buona parte della precedente platea di beneficiari.
Come fare domanda per il bonus trasporti 2023
La Corte dei Conti ha 30 giorni per esaminare il decreto attuativo e dare l’ok definitivo alla misura. Solo allora sarà operativo il portale per poter richiedere il bonus trasporti. Bisognerà, quindi, attendere ancora un mese per la richiesta del bonus.
Per la versione precedente del bonus, la domanda si faceva tramite credenziali Spid o Cie, usate per accedere alla specifica piattaforma. Bisognava poi fornire le necessarie dichiarazioni sostitutive di autocertificazione, indicando nome, cognome, codice fiscale del beneficiario, reddito complessivo del beneficiario conseguito nell’anno di imposta 2021 non superiore a 35.000 euro.
Nel caso in cui il beneficiario sia minore, il requisito del reddito deve sussistere in relazione al minore beneficiario del buono, a prescindere dal reddito del richiedente. Tuttavia, i dettagli operativi su come fare domanda per il bonus trasporti 2023 dovranno essere definiti da un decreto attuativo congiunto dei Ministeri del lavoro, dell’economia e dei trasporti.
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