La legge di Bilancio 2023 conferma il bonus sociale che permette di ottenere uno sconto sulle bollette del gas e dell’energia elettrica.
Il bonus sociale in realtà prevede due agevolazioni che possono anche sommarsi. Come abbiamo spiegato più nel dettaglio quando il bonus fu inizialmente introdotto, questo si divide in bonus sociale disagio economico e bonus sociale disagio fisico. In questo caso stiamo prendendo in analisi il primo dei due in modo specifico.
Chiarito ciò, per quanto riguarda il bonus sociale, la nuova manovra economica prevede la possibilità di beneficiarne anche per il 2023, ma vengono introdotte alcune modifiche che di fatto comportano soprattutto un’estensione della platea degli aventi diritto allo sconto in bolletta.
Bonus sociale 2023, a chi spetta e come cambia la platea
Il bonus sociale nel 2023 verrà erogato in base all’Isee del nucleo familiare, inoltre gli importi riconosciuti dipenderanno anche dalla classe di consumo di luce e gas.
Per le famiglie con reddito basso questo potrebbe tradursi in un sostanziale azzeramento degli aumenti che ci sono stati da un anno a questa parte, ma vediamo esattamente cosa cambia a partire dal nuovo anno.
La Legge di Bilancio 2023 presta maggiore attenzione alle famiglie con reddito basso, quelle che maggiori difficoltà stanno riscontrano a far fronte agli aumenti determinati dalla speculazione innescata dalla gestione politica della crisi ucraina.
L’obiettivo delle modifiche apportate al bonus sociale dovrebbe essere prima di tutto quello di ampliare la platea di beneficiari. Infatti il testo prevede l’innalzamento del tetto Isee per ottenere lo sconto automatico sulle bollette di luce e gas. La soglia viene infatti spostati dai 12 mila euro ai 15 mila.
Inoltre la riforma contenuta nella manovra economica messa a punto dal governo di Giorgia Meloni prevede una suddivisione in fasce Isee in grado di garantire un più o meno alto livello di sconto.
C’è poi l’aspetto del consumo annuo, con un meccanismo che prevede che se nei mesi precedenti la spesa è risultata inferiore al bonus, e si aveva pertanto una eccedenza di bonus sulla bolletta, gli eventuali crediti a favore del cliente titolare del bonus non saranno resi disponibili.
Arera spiega che ciò potrebbe accadere alla fine della stagione invernale, con un maggior consumo e un maggior costo del gas, mentre si entra in un periodo in cui si ha una fisiologica riduzione dei costi e dei consumi delle famiglie.
Grazie alle nuove regole sul bonus sociale introdotte con la Legge di Bilancio 2023 si dovrebbe ottenere il risultato di una minor distorsione delle classi di consumo, di necessità delle zone climatiche e più in generale dovrebbero risultare maggiormente agevolati i soggetti più esposti agli aumenti del costo dell’energia.
Quali sono le fasce di Isee del bonus sociale 2023
La Legge di Bilancio 2023 ha riformato il bonus sociale disagio economico per garantire lo sconto sulle bollette di gas e luce alle famiglie con reddito basso.
Grazie alle modifiche che sono state apportate al regolamento che disciplina questa agevolazione si dovrebbe avere, secondo quanto confermato dalla stessa Arera, una risposta più efficace.
La legge di Bilancio 2023 da una parte estende la platea del bonus sociale e dall’altra lo rende più efficace a seconda della fascia Isee cui appartengono i beneficiari. Il bonus si articolerà nel corso del prossimo anno su due o più facilmente tre fasce Isee, che dovrebbero essere le seguenti:
- prima fascia: Isee fino a 8.265 euro con bonus pari al 100%
- seconda fascia: Isee fino a 12.000 euro e bonus pari al 70-80%
- terza fascia: Isee fino a 15.000 euro e bonus pari al 60%.
Come inciderà il fattore consumi sull’importo del bonus sociale
Un’altra novità introdotta dalla Legge i Bilancio 2023 riguarda il fattore consumo. Infatti si prevede di fare una stima sulla base della quale individuare una sorta di tetto al prezzo o tetto al consumo.
L’Arera a tal proposito ha spiegato che si tratta dell'”introduzione di un termine, per esempio a fine stagione di riscaldamento, oltre il quale non vengono più conservati eventuali crediti a favore del cliente titolare del bonus qualora nei mesi precedenti la spesa effettiva sia risultata inferiore al bonus”.
In questo modo dovrebbe essere possibile evitare che vi siano distorsioni tra chi ha ancora bisogno del bonus e quindi del relativo sconto in bolletta, come ad esempio le famiglie che risiedono nelle zone climatiche più fredde del Paese, e chi invece si appresta a beneficiare di una naturale riduzione delle spese legata al minor consumo per via della fine delle basse temperature legate alla stagione fredda.
Inoltre tra le novità contenute nella manovra economica c’è l’adeguamento del bonus non più ogni tre mesi ma ogni mese, sicché gli importi addebitati in bolletta terranno conto dei prezzi che il gas ha raggiunto nel corso del mese, mentre lo sconto si baserà sulle previsioni di Arera relative al mese successivo.
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