pannelli solari su tetto spiovente

Il decreto che introduce il bonus sistemi di accumulo è già stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e permetterà a privati cittadini e imprese di installare i più moderni sistemi per l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili.

Nella situazione attuale investire sul fonti di energia alternative ai combustibili fossili, quali carbone, petrolio e gas naturale, è quanto mai una priorità specie in considerazione del fatto che tanto l’Italia quanto gli altri Paesi dell’Unione Europea stanno tentando di guadagnare una maggiore indipendenza energetica dalla Russia.

Il conflitto in Ucraina e le sanzioni contro Mosca hanno imposto da una parte di accelerare sulla tabella di marcia per quel che riguarda gli investimenti in fonti di energia rinnovabili, dall’altra però hanno anche costretto l’Italia a destinare maggiori fondi per la realizzazione ed il potenziamento di infrastrutture per il gas, e a rimandare la dismissione delle centrai a carbone.

Pronto il bonus sistemi di accumulo, a chi spetta e come funziona

Attualmente in Italia la produzione di energia elettrica si basa soprattutto sull’utilizzo di fonti di energia non rinnovabili, i combustibili fossili appunto, quali petrolio, carbone e gas naturale. In questi ultimi mesi in particolare, ma anche nel corso degli anni passati, i governi che si sono succeduti hanno sempre sposato la scelta di investire nella transizione green, ed in quest’ottica sono stati introdotti col tempo vari incentivi.

Tra i vari incentivi fiscali finalizzati ad ottenere una maggior produzione di energia da fonti rinnovabili abbiamo infatti il bonus sistemi di accumulo. Si tratta di un credito d’imposta per le spese sostenute per l’installazione di sistemi di accumulo, a patto che siano integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili.

Questo nuovo bonus che spinge l’Italia sul binario della svolta green è ora pienamente operativo con la pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale del 17 giugno.

Il bonus sistemi di accumulo è stato inserito nella Legge di Bilancio 2022, e la normativa che introduce l’agevolazione prevede che il credito d’imposta spetti ai soggetti che soddisfano i alcuni specifici requisiti.

L’agevolazione spetta infatti a tutte quelle persone fisiche che nel periodo compreso tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2022 sostengono spese documentate per l’installazione di sistemi di accumulo di energia connessi ad impianti di produzione di energia elettrica alimentati da pannelli fotovoltaici, oppure da altre fonti di energia rinnovabili.

I soggetti interessati all’agevolazione hanno diritto al bonus anche se l’impianto di produzione di energia elettrica, al quale viene integrato il sistema di accumulo, è già esistente e beneficia degli incentivi per lo scambio sul posto secondo quanto stabilito dall’articolo 25 bis del decreto legge n. 91/2014.

Come fare per richiedere il bonus sistemi di accumulo

Il decreto attuativo 6 maggio del ministero dell’Economia e delle Finanze è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, serie generale n. 140 del 2022, il 17 giugno, e contiene tutti i dettagli e le disposizioni necessarie per rendere operativo il bonus sistemi di accumulo.

Per richiedere il bonus i soggetti interessati dovranno presentare l’apposita domanda all’Agenzia delle Entrate. Ulteriori dettagli per quel che riguarda le modalità per presentare istanza saranno tuttavia forniti con un provvedimento da adottare entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale.

In ogni caso la domanda dovrà essere presentata per via telematica attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate. Nell’istanza il contribuente interessato al bonus dovrà indicare le spese che ha sostenuto nel corso del 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di accumulo.

Il bonus verrà riconosciuto sotto forma di credito d’imposta, e il suo importo sarà reso noto dall’Agenzia delle Entrate con aposito provvedimento tenendo conto di due fattori in particolare:

  • le risorse destinate alla misura che complessivamente ammontano a 3 milioni di euro
  • il totale delle richieste pervenute in termini di spese agevolabili.

Per quanto riguarda il credito d’imposta riconosciuto nell’ambito del bonus sistemi di accumulo, ricordiamo che non è cumulabile con altre agevolazioni di natura fiscale che hanno per oggetto le medesime spese. Se ad esempio il contribuente ha già avuto accesso al Superbonus anche per i sistemi di accumulo, allora non potrà beneficiare anche di questo bonus specifico.

Infine, per quel che riguarda le modalità con cui il credito d’imposta ottenuto può essere utilizzato, una volta che l’importo del bonus sarà stato definito è possibile sfruttarlo in compensazione delle imposte dovute sulla base della dichiarazione dei redditi relativa al periodo nel corso del quale sono state sostenute le spese per l’installazione del sistema di accumulo. Il credito d’imposta che dovesse restare eventualmente inutilizzato, ad esempio in caso di incapienza d’imposta, potrà essere utilizzato successivamente su altri periodi d’imposta.

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