Diciamo anzitutto che non si tratta di un’agevolazione che permette di mettere in tasca 152 euro, ma di una detrazione che, all’atto pratico, permette comunque di risparmiare quell’importo. Vediamo però come funziona esattamente, e come si fa ad accedere al bonus da 152 euro per genitori con figli che studiano.
Cos’è e a chi spetta il bonus da 152 euro
L’importo esatto del bonus può raggiungere al massimo 152 euro, in quanto si tratta del 19% del tetto di spesa fissato. Ma vediamo come funziona questo bonus e a chi spetta.
Il bonus viene riconosciuto a quei contribuenti che hanno dei figli che studiano. Non ci sono limiti di età, ma questo non vuol dire che non vi siano altri paletti da rispettare che di fatto circoscrivono il bonus ai genitori di figli che generalmente non hanno più di 18 anni di età.
Questo bonus da 152 euro di fatto viene riconosciuto sotto forma di detrazione sulle spese sostenute dai genitori per l’istruzione dei figli, ed è da intendersi per singolo figlio. In altre parole se i figli che studiano sono 2 il bonus può arrivare a 304 euro, oppure se sono tre a 456 euro e così via.
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Come ricevere il bonus da 152 euro per l’istruzione dei figli
Abbiamo detto che questo bonus viene riconosciuto sotto forma di detrazione, e questo vuol dire che il genitore avente diritto al bonus deve aver prima di tutto sostenuto le spese ammesse alla detrazione, sulle quali si andrà ad applicare nella misura del 19%.
Il tetto massimo di spesa su cui si applicherà la detrazione è stato fissato a 800 euro per figlio, che ci porta all’importo di 152 euro. Ma ci sono altri paletti da rispettare, infatti il bonus può essere ottenuto solo per portare in detrazione le spese relative all’istruzione dei figli per:
- scuola d’infanzia
- scuola elementare (primaria di primo grado)
- scuola media (secondaria di primo grado)
- scuola superiore (secondaria di secondo grado).
Non è prevista quindi la possibilità di accedere al bonus da 152€ nel caso di genitori con figli che frequentano l’Università.
Inoltre solo alcune delle spese sostenute per l’istruzione dei figli si possono portare in detrazione in dichiarazione dei redditi fino al tetto fissato, e sono le seguenti:
- gite scolastiche
- assicurazione scolastica
- corsi di lingua
- corsi di teatro
- corsi di musica
- servizio di trasporto scolastico
- mensa scolastica
- pre e post scuola
- assistenza al pasto
- spese di iscrizione e di frequenza.
Ne deduciamo che non si possono portare in detrazione tutte quelle spese per l’acquisto di materiale didattico, come libri di testo, zaini, cancelleria e via dicendo.
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