Nel periodo dell’emergenza Covid-19 eravamo abituati a sentir parlare continuamente di nuovi bonus e agevolazioni, che venivano introdotti a sostegno di imprese e lavoratori dei settori più danneggiati dalle restrizioni, ma anche adesso ogni tanto spunta qualche nuovo bonus, come ad esempio quello da 2.000 euro destinato a partite Iva e imprese.
Il bonus spetta solo a patto che risultino soddisfatte determinate condizioni, ma soprattutto, è bene chiarirlo subito, non si tratta di un bonus accessibile indistintamente su tutto il territorio nazionale, ma di un’agevolazione che per ora è stata introdotta solo dalla Regione Lombardia per i residenti sul suo territorio.
Il bonus da 2.000 euro per partite Iva e imprese della Regione Lombardia rientra nell’ambito di un’iniziativa promossa dal cosiddetto “Progetto Europa”, un ente di consulenza e di formazione accreditato ai servizi al lavoro della Regione.
Cos’è e come funziona il bonus 2.000 euro per partite Iva e imprese
Potranno accedere al bonus 2.000 euro della Regione Lombardia solo i lavoratori autonomi, gli imprenditori più in generale e le partite Iva, ma quali sono esattamente le condizioni per poter beneficiare di questa agevolazione e in che modo viene erogato il bonus?
Diciamo prima di tutto che il bonus viene erogato sotto forma di voucher e il suo importo non è fisso, ma può variare in base a diversi fattori, a cominciare dalla tipologia di beneficiario che può essere ad esempio un libero professionista o un’impresa.
Questo bonus nasce con un obiettivo ben preciso, che è quello di favorire lo sviluppo professionale dei lavoratori che operano all’interno dell’azienda che accede all’agevolazione, o del titolare di partita Iva.
Questi voucher fino a 2.000 euro andranno a coprire quindi parte delle spese sostenute dal libero professionista o titolare di partita Iva (o dall’impresa per i suoi lavoratori) per l’accesso a corsi di formazione disponibili all’interno del catalogo specifico realizzato dalla Regione.
Qual è l’importo del bonus per imprese e partite Iva
L’importo del bonus introdotto dalla Regione Lombardia può arrivare fino ad un massimo di 2.000 euro, ma dipende dall’ammontare delle spese sostenute per la partecipazione ai corsi di formazione.
Per quanto riguarda l’importo del bonus è necessario precisare che il costo massimo che potrà essere rimborsato nei confronti delle imprese per permettere ai lavoratori di frequentare corsi di formazione e percorsi formativi, dipende dal livello EQF, cioè il Quadro Europeo delle Qualifiche.
Il valore del bonus quindi potrà variare in base a diversi fattori, e in particolare si tenga presente quanto riportato di seguito:
- 800 euro di bonus per lavoratore per un EQF 3
- 1.500 euro di bonus per lavoratore per un EQF tra 4 e 5
- 2.000 euro di bonus per lavoratore per un EQF tra 6 e 8.
Se a presentare richiesta per il bonus della Regione Lombardia riconosciuto dal Progetto Europa è un’impresa, ciascuna avrà accesso ad un importo massimo di 50 mila euro di voucher per i propri lavoratori.
Il bonus può essere richiesto dai titolari di partita Iva e dai lavoratori autonomi e sfruttato per l’intera durata dell’anno, quindi fino al 31 dicembre 2023. Ogni beneficiario del bonus ha la possibilità di decidere se fruire di un solo percorso formativo o più di uno, ma l’importo del bonus potrà arrivare comunque fino ad un massimo di 2.000 euro per singolo lavoratore.
Quali sono le condizioni per accedere al bonus 2.000 euro della Regione Lombardia
A definire quali sono le condizioni da soddisfare per poter accedere al bonus da 2.000 euro destinato a imprese e partite Iva è lo stesso bando con cui la Regione Lombardia ha introdotto l’agevolazione.
In particolare viene prima di tutto precisato che i beneficiari del voucher, il cui scopo è consentire la fruizione di corsi di alta formazione promossi da Progetto Europa, possono essere non solo titolari di partita Iva e liberi professionisti, ma anche aziende e imprese.
Nel caso di domande di accesso al bonus da 2.000 euro da parte di imprese è necessario che l’impresa richiedente sia:
- regolarmente iscritta alla Camera di Commercio di competenza
- un’impresa familiare che fa riferimento all’articolo 230-bis del codice civile
- un ente del Terzo Settore iscritto al RUNTS.
Possono inoltre accedere al bonus per la frequenza di corsi di formazione e percorsi formativi anche:
- cooperative e associazioni che sono iscritte al Registro Regionale delle persone giuridiche
- lavoratori titolari di un contratto di lavoro privato
- artigiani
- titolari e soci di micro, piccole, medie e grandi imprese.
In ogni caso il primo requisito fondamentale per accedere al bonus 2.000 euro è la residenza o l’ubicazione della sede operativa nel territorio della Regione Lombardia
Per richiedere il bonus 2.000 euro della Regione Lombardia occorre consultare l’apposito portale telematico del Progetto Europa. Sul sito è possibile trovare il form da compilare coi propri dati personali, sul quale il richiedente dovrà anche riportare le specifiche del corso di formazione che è interessato a frequentare e per il quale intende sfruttare il bonus.
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