Il bonus per le edicole, o meglio il bonus per l’editoria, è stato confermato con un comunicato del 14 dicembre con il quale si informa del Provvedimento del capo Dipartimento dell’informazione e dell’editoria contenente le modalità per accedere ai contributi previsti dal Dpcm del 28 settembre 2022.
Il decreto stabilisce le modalità per la ripartizione delle risorse assegnato al Fondo straordinario per gli interventi a sostegno dell’editoria per l’anno 2022.
Bonus una tantum per le edicole, come funziona e chi ne ha diritto
A definire i criteri per l’assegnazione del bonus per l’editoria 2022 è in particolare l’articolo 2 del Dpcm del 28 settembre 2022. Il testo della norma prevede che il beneficio venga assegnato:
- alle persone fisiche esercenti punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e riviste
- con il riconoscimento di un contributo una tantum fino ad un importo massimo di 2.000 euro per l’anno 2022, entro il limite di 15 milioni di euro fissato come tetto di spesa per questa misura.
Viene altresì specificato che questo contributo dovrebbe avere la funzione di incentivare il processo di trasformazione digitale, l’ammodernamento tecnologico, la fornitura di pubblicazioni agli esercizi commerciali limitrofi, l’attivazione di punti vendita addizionali, e la realizzazione di progetti di consegna a domicilio di giornali quotidiani e periodici.
Quali sono i requisiti per ricevere il bonus una tantum edicole 2022
Quanto ai requisiti per accedere al contributo, il testo del provvedimento del Capo dipartimento stabilisce che costituiscono requisiti di ammissione al bonus una tantum edicole 2022:
- l’esercizio dell’attività di rivendita esclusiva di giornali e riviste, con l’indicazione nel registro delle imprese del codice di classificazione ATECO 47.62.10, quale codice di attività primario. La predetta attività può essere esercitata da persona fisica in forma di impresa individuale, ovvero da persona fisica quale socio titolare dell’attività nell’ambito di società di persone
- non risultare titolari di redditi da lavoro dipendente.
Per poter avere accesso al contributo previsto dal bonus per l’editoria 2022, erogato fino all’importo massimo di 2.000 euro, è inoltre necessario aver realizzato almeno una delle seguenti attività nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022:
- interventi di trasformazione digitale
- interventi di ammodernamento tecnologico
- fornitura di pubblicazioni agli esercizi commerciali limitrofi
- attivazione di punti vendita addizionali
- realizzazione di progetti di consegna a domicilio di giornali, quotidiani e periodici.
Come richiedere il bonus edicole 2022
Per accedere al contributo è necessario presentare domanda. La procedura è stata anch’essa definita dal Provvedimento del Capo dipartimento, e stabilisce che l’istanza vada presentata per via telematica al dipartimento per l’informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio dei Ministri.
La procedura per inoltrare la domanda per il bonus editoria 2022 è disponibile nell’area personale del portale www.impresainungiorno.gov.it.
Per quanto riguarda poi i termini da rispettare, le domande devono essere presentate nel periodo che va dal 15 febbraio al 15 marzo 2023.
Nella domanda deve essere inserita la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, come previsto dall’articolo 47 del 4 decreto del presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, redatta e sottoscritta attraverso la suddetta procedura telematica. Con essa l’istante attesta:
- il possesso dei requisiti previsti per l’accesso al bonus editoria 2022
- l’attività o le attività realizzare nel periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022
- le eventuali spese sostenute per ciascuna delle attività sopra elencate
- le informazioni riguardanti gli aiuti de minimis ricevuti nei due esercizi finanziari precedenti e nell’esercizio finanziario in corso
- gli estremi del conto corrente intestato al beneficiario del contributo, in quanto l’importo sarà erogato mediante accredito diretto su conto corrente.
Tutta la documentazione di cui sopra dovrà essere conservata dai beneficiari del contributo ed eventualmente resa disponibile su richiesta della pubblica amministrazione in caso di controllo.
Una volta che le domande sono state acquisite, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria formerà la lista dei soggetti ai quali spetta il contributo una tantum, definendo l’importo spettante entro il limite massimo di 2.000 euro per singolo punto vendita esclusivo.
Sarà il Capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria ad approvare l’elenco con apposito decreto pubblicato sul sito ufficiale del dipartimento stesso.
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