Inizialmente il bonus benzina da 200 euro era destinato solo alle imprese, che avrebbero potuto in questo modo offrire questi coupon per il rifornimento di carburante ai propri dipendenti a seconda delle mansioni svolte, e quindi sulla base dell’utilizzo di mezzi di trasporto a benzina e relativi consumi.
Il bonus, inizialmente inserito nel decreto Ucraina bis, doveva contrastare gli effetti della crisi energetica, quindi i pesanti rincari che lavoratori e famiglie si trovano ad affrontare in questa fase delicata.
Per quanto riguarda questo bonus però ci sono delle novità in particolare circa la platea dei beneficiari, che viene estesa fino a raggiungere oltre alle imprese anche i datori di lavoro privati. In altre parole il bonus benzina, grazie ad un emendamento approvato dalle Commissioni riunite Finanze e Industria del Senato, sarà allargato anche a professionisti ed enti del terzo settore.
Un emendamento estende la platea del bonus benzina da 200 euro
A chi spetta quindi il bonus benzina fino a 200 euro? Se inizialmente era destinato solo alle imprese per i lavoratori dipendenti, adesso ne potranno beneficiare anche i lavoratori con contratto di lavoro subordinato con soggetti che non sono aziende, come per esempio studi professionali, o enti del terzo settore che svolgono esclusivamente attività non commerciale.
Inizialmente per questo bonus il governo di Mario Draghi aveva stanziato 9,9 milioni di euro, ma nel computo del budget erano state inserite solo le imprese private, mentre ora che il bonus è stato esteso anche agli studi professionali non solo aumenta la platea dei beneficiari ma inevitabilmente aumenta anche la spesa complessiva per l’agevolazione.
Chi resta tagliato fuori dal bonus benzina da 200 euro
Abbiamo visto a chi spetta il bonus benzina da 200 euro, anche a fronte delle novità contenute nell’emendamento recentemente approvato dalle Commissioni finanze e industria, ma quali sono i soggetti che restano comunque tagliati fuori dall’agevolazione?
Il bonus benzina non spetta prima di tutto ai collaboratori, vale a dire quei lavoratori che hanno un contratto di tipo co.co.co, ma anche gli amministratori, i lavoratori autonomi occasionali e altri soggetti che percepiscono redditi da lavoro assimilato come i tirocinanti.
Non spetta il bonus benzina da 200 euro nemmeno ai lavoratori delle Pubbliche Amministrazioni e degli enti pubblici non economici.
Come ottenere il benzina e quando scade
Non dimentichiamo per quel che riguarda la platea dei potenziali beneficiari del bonus benzina da 200 euro, che questo spetta a tutti i lavoratori che rientrano nelle categorie viste nel paragrafo precedente, indipendentemente dall’importo dello stipendio, in quanto la concessione del bonus non è legata a limiti di reddito.
Per accedere al bonus benzina il dipendente non deve presentare alcuna domanda, sarà il datore di lavoro a decidere se erogare il bonus oppure no, e sarà sempre il datore di lavoro a stabilire l’importo che potrà raggiungere al massimo i 200 euro appunto.
Il bonus benzina dovrà in ogni caso essere messo a disposizione del dipendente beneficiario entro il 31 dicembre 2022, mentre il beneficiario del bonus, per l’utilizzo dello stesso, dovrà rispettare la data di scadenza riportata sul buono carburante.
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