Ai commercianti non resta molto tempo per adeguarsi all’obbligo di Pos, con le multe che inizieranno ad arrivare per coloro che saranno rimasti indietro già a partire dal 1° luglio. E fino alla stessa data resta ancora disponibile anche l’incentivo che il governo ha messo in campo per spingere lavoratori autonomi e attività commerciali a dotarsi dei dispositivi necessari per eseguire pagamenti elettronici con carte di credito e bancomat.
Stiamo parlando del cosiddetto bonus Pos, di cui le attività potranno beneficiare ancora fino al 30 giugno 2022, dopodiché per chi non si sarà adeguato alle nuove norme scatteranno le sanzioni. Il bonus comunque non verrà cancellato del tutto a partire dal mese di luglio, ma risulterà notevolmente ridimensionato.
Bonus Pos: cos’è e a chi spetta
Il governo guidato dall’ex presidente della BCE ha introdotto diversi incentivi per spingere le attività commerciali a dotarsi di Pos in modo che siano sempre possibili i pagamenti con carte di credito e bancomat, e tra questi troviamo anche il bonus Pos, che permette di recuperare le spese che l’esercente si trova a sostenere per le commissioni dovute su ogni pagamento ricevuto.
Il bonus Pos viene erogato sotto forma di credito d’imposta, e il suo importo viene calcolato sulle commissioni dei pagamenti singoli o dell’abbonamento che si paga per l’utilizzo del Pos.
I dati più recenti riguardanti la frequenza di utilizzo di metodi di pagamento elettronici quali carte di credito e bancomat, sembrerebbero dimostrare che in Italia, rispetto a molti Paesi dell’Ue, la tendenza ad usare il Pos sia nettamente inferiore. Proprio questo avrebbe spinto l’esecutivo a trovare forme di incentivo valide per invertire la tendenza.
Per quanto riguarda il bonus Pos in particolare, è previsto come accennato un credito d’imposta calcolato sulle commissioni pagate per le transazioni effettuato tramite dispositivi per i pagamenti elettronici. Il bonus spetta a tutti i lavoratori autonomi e agli imprenditori che soddisfano due condizioni fondamentali:
- devono fornire all’utenza la possibilità di effettuare i pagamenti tramite Pos
- devono aver registrato, nell’anno d’imposta precedente, compensi o ricavi che non superano i 400.000 euro.
Importi bonus Pos, dal 100% al 30%
L’importo del bonus Pos varia naturalmente in base al volume delle transazioni in quanto viene riconosciuto sulla base delle commissioni pagate per l’utilizzo del dispositivo per i pagamenti elettronici.
Ma anche la percentuale del bonus non resta sempre la stessa. Fino al 30 giugno 2022 lavoratori autonomi e commercianti potranno usufruire del bonus Pos al 100%, che prevede quindi un rimborso totale delle spese sostenute per le commissioni sui pagamenti tramite bancomat.
A partire dal 1° luglio, quando l’obbligo di dotarsi del Pos diviene effettivo in quanto scatta il meccanismo sanzionatorio, si passa al bonus Pos al 30%. In altre parole i commercianti saranno obbligati ad offrire la possibilità di pagare tramite Pos, ma il 70% delle spese connesse al pagamento via Pos ricadrà ancora una volta sul contribuente.
Bonus Pos 2022: come funziona la detrazione al 100%
Il bonus Pos viene riconosciuto sotto forma di credito d’imposta, quindi può essere detratto dalle tasse. Il che significa che le spese sostenute per le commissioni sulle transazioni effettuate via Pos andranno ad essere sottratte dalle tasse da pagare.
Per stabilire qual è l’importo del credito d’imposta bisogna quindi partire dal costo delle commissioni per i pagamenti via Pos. In alcuni casi il commerciante utilizza un Pos con abbonamento mensile, e in quel caso il calcolo viene fatto sulla tassa mensile; in altri casi invece viene una parte dell’importo ricevuto a titolo di pagamento per un bene o un servizio viene trattenuta a copertura dei costi per la transazione, e viene quindi incassata dal fornitore del servizio. In questo secondo caso il bonus sarà calcolato sul totale delle commissioni pagate per le varie transazioni.
Fino al 30 giugno 2022 il bonus Pos viene riconosciuto nella misura del 100% sulle spese sostenute per le commissioni pagate dall’esercente, il che significa che tali spese saranno interamente rimborsate sotto forma di detrazione dalle tasse.
A partire dal 1° luglio però le cose cambiano e il bonus viene ridimensionato fino a coprire in tutto solo il 30% delle commissioni per le transazioni con Pos.
C’è poi un’altra scadenza cui prestare attenzione per quel che riguarda il bonus Pos, infatti per poter beneficiare della detrazione bisogna comunicare all’Agenzia delle Entrate entro il giorno 20 del mese successivo a quello di riferimento, i seguenti dati:
- numero complessivo delle operazioni di pagamento effettuate tramite Pos
- costi sostenuti dall’azienda che fornisce il servizio Pos
Ogni 30 giorni quindi l’esercente dovrà compilare ed inviare questa comunicazione all’Agenzia delle Entrate per poter ottenere il rimborso delle spese derivante dall’utilizzo (obbligatorio) del Pos. Gli stessi obblighi dovranno essere adempiuti successivamente per recuperare solo il 30% dei costi delle commissioni dopo il 30 giugno.
Per effettuare la comunicazione sarà necessario servirsi dell’apposito software messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, ma a discrezione del titolare dell’attività è possibile delegare l’operazione al commercialista.
Quali sono le altre agevolazioni per l’uso del Pos
Oltre al bonus Pos al 100%, che diventa bonus Pos al 30% a partire dal 1° luglio, ci sono altre due agevolazioni riguardanti l’utilizzo di dispositivi per i pagamenti elettronici.
Stiamo parlando in particolare del bonus fino a 320 euro a copertura delle spese sostenute nel corso del 2022 per l’acquisto o il noleggio di sistemi evoluti per i pagamenti elettronici, grazie ai quali è anche possibile la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica.
Questo bonus sull’acquisto e il noleggio del Pos viene riconosciuto con una percentuale variabile che cambia a seconda dei ricavi del beneficiario.
- con ricavi annui fino a 200.000 euro relativi al periodo d’imposta precedente viene riconosciuto un bonus del 100% della spesa
- con ricavi annui compresi tra 200.000 e 1 milione di euro relativi al periodo d’imposta precedente viene riconosciuto un bonus del 70% della spesa
- con ricavi annui compresi tra 1 e 5 milioni di euro relativi al periodo d’imposta precedente viene riconosciuto un bonus del 40% della spesa.
L’altro bonus previsto per lavoratori autonomi e attività commerciali che si dotano di Pos è un credito d’imposta fino a 160 euro d’importo a copertura di una quota che può arrivare al 70% della spesa sostenuta nel periodo compreso tra il 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022 per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronico collegati a registratori telematici.
Rientrano in questo bonus anche i costi sostenuti per il convenzionamento e per il collegamento tecnico tra il Pos e il registratore di cassa. In tal caso abbiamo una percentuale che può andare dal 10 al 70 per cento in base ai ricavi del beneficiario. Avremo quindi le seguenti percentuali:
- bonus Pos del 70% in caso di ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente che non superano i 200.000 euro
- bonus Pos del 40% in caso di ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente compresi tra 200.000 e 1 milione di euro
- bonus Pos del 10% in caso di ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente compresi tra 1 e 5 milioni di euro.
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