Il bonus da 150 euro in busta paga è stato confermato con il decreto Aiuti ter, l’ultimo dei decreti Aiuti del governo di Mario Draghi. Il beneficio sarà infatti riconosciuto anche per il mese di novembre a tutti i lavoratori dipendenti che rientrano nelle soglie di reddito previste dalla norma, ma ora potrebbe esserci una ulteriore proroga e quindi l’erogazione dello stesso bonus anche per il mese di dicembre.
Il governo guidato da Giorgia Meloni infatti sembra pronto a rinnovare il bonus da 150 euro in busta paga anche per il mese di dicembre, con erogazione nel mese di gennaio 2023. Si tratta di uno dei provvedimenti che l’esecutivo intende mettere in campo per sostenere in particolare le famiglie con reddito basso, cioè quelle che riscontrano più difficoltà a far fronte agli aumenti dei prezzi degli ultimi mesi.
Come funziona il bonus 150 euro di novembre
Per quanto riguarda il bonus da 150 euro per il mese di dicembre, che il governo di Giorgia Meloni potrebbe decidere di confermare nei prossimi giorni, il funzionamento dovrebbe essere uguale a quello del bonus in busta paga introdotto con il decreto Aiuti ter per il mese di novembre.
La nuova misura infatti potrebbe andare a ricalcare fedelmente quella introdotta dal precedente esecutivo. Si tratterebbe quindi anche in questo caso di un bonus una tantum, eventualmente replicabile, che non costituisce reddito.
I soggetti che beneficeranno del bonus da 150 euro sulla busta paga di novembre infatti non ci pagheranno le tasse sopra. Ma a chi spetta il bonus in busta paga? Le categorie che lo riceveranno saranno le seguenti:
- lavoratori dipendenti, compresi i lavoratori domestici e quelli impiegati nel settore privato
- soggetti che beneficiano dell’indennità di disoccupazione Naspi o Dis-coll
- soggetti che beneficiano dell’indennità di disoccupazione agricola
- lavoratori titolari di un contratto di collaborazine coordinata e continuativa (co.co.co.)
- lavoratori dipendenti che nel 2021 hanno beneficiato dell’indennità Covid-19
- lavoratori stagionali a tempo determinato e intermittenti
- lavoratori che risultano iscritti al fondo pensione lavoratori dello spettacolo
- lavoratori autonomi senza partita Iva
- lavoratori incaricati alle vendite a domicilio
- nuclei familiari che percepiscono il Reddito di Cittadinanza
- lavoratori autonomi e professionisti.
Come funziona il bonus 150 euro per lavoratori dipendenti
Il bonus una tantum da 150 euro in busta paga, secondo quanto previsto dall’Inps, sarà riconosciuto solo a seguito di una dichiarazione del lavoratore con la quale l’interessato certifica di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 19, commi 1 e 16.
Il lavoratore dipendente che intende ottenere il riconoscimento del bonus è quindi tenuto a presentare una vera e propria dichiarazione con la quale afferma di “non essere titolare di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, ovvero di non appartenere a un nucleo familiare beneficiario del reddito di cittadinanza”.
Per poter aver diritto al bonus da 150 euro una tantum in busta paga i lavoratori devono essere titolari per il mese di novembre 2022, di una retribuzione mensile inferiore ai 1.538 euro.
Come funziona il bonus 150 euro per pensionati e lavoratori autonomi
Per quanto riguarda i pensionati, il bonus una tantum da 150 euro viene riconosciuto solo se il richiedente è beneficiario di un reddito personale ai fini Irpef, al netto dei contributi assistenziali e previdenziali, che non superi i 20.000 euro per il 2021.
Anche i lavoratori autonomi hanno diritto al bonus una tantum da 150 euro, ma in questo caso devono risultare iscritti alle gestioni speciali Inps, o agli altri gestori di forme previdenziali obbligatorie. Vi è comunque un tetto di reddito oltre il quale il bonus da 150 euro non viene riconosciuto, ed è stato fissato a 20.000 euro di reddito complessivo relativo al 2021.
Come sarà il bonus una tantum da 150 euro di dicembre
Il bonus da 150 euro potrebbe essere prorogato dal governo di Giorgia Meloni mantenendo le caratteristiche con cui il governo di Mario Draghi lo ha previsto per il mese di novembre 2022.
Non vi è ancora alcuna certezza in merito alla proroga del bonus una tantum in busta paga, ma pare che sia questa la direzione in cui il nuovo esecutivo intende andare stando alle ultime indiscrezioni.
Si parla anche della possibilità di una modifica che comporterebbe un’estensione della platea di beneficiari del bonus. Sarebbe stata infatti avanzata la proposta di alzare il tetto di reddito Irpef entro il quale si può accedere al beneficio, portandolo dagli attuali 20.000 euro a 35.000 euro.
Non è ancora certo tuttavia che vi saranno tutte le coperture necessarie per la proroga della misura, anche perché secondo le ultime stime il bonus 150 euro di dicembre potrebbe costare intorno ai 3 miliardi di euro.
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