Un'auto storica su un viale sterrato in un'area verde
Bollo auto storiche: nel 2024 quanti anni deve avere un veicolo per non pagare il bollo? - BorsaInside.com

Le regole per ottenere l’esenzione dal bollo auto per un veicolo in quanto d’epoca o comunque di interesse storico, sono cambiate più volte negli ultimi anni, contribuendo a creare una certa confusione tra gli automobilisti. Proviamo allora a fare un po’ di chiarezza e a rispondere a una domanda su tutte: quanti anni deve avere un veicolo per diventare storico e non pagare il bollo?

Quando un veicolo diventa storico e ottiene l’esenzione dal bollo?

Fino a qualche anno fa i veicoli con oltre 20 anni dalla prima immatricolazione potevano ottenere delle interessanti esenzioni per quel che riguarda il pagamento del bollo auto, ma di recente le cose sono cambiate, e ora occorrono, di base, almeno 30 anni per ottenere lo stesso beneficio. Ma andiamo con ordine.

Diciamo prima di tutto che oggi (2024) le auto storiche, vale a dire quelle che hanno oltre 30 anni, sono completamente esentate dal pagamento del bollo auto. In questo caso infatti il bollo è dovuto solo se il veicolo (automobile o motociclo) circola regolarmente. In questo caso tuttavia l’importo da pagare è ridotto a una cifra puramente simbolica.

Scendiamo ancora nel dettaglio. L’articolo 60 del codice della strada stabilisce quali sono le auto storiche e quanti anni occorrono per far rientrare un veicolo in questa categoria. In realtà però le auto storiche si dividono in:

  • auto d’epoca: sono auto da collezione, cancellate dal Pra e inserite in un registro apposito. Queste auto non possono circolare se non in occasione di eventi e manifestazioni dedicate
  • auto di interesse storico: queste auto possono circolare regolarmente, sono iscritte al Pra, e sono sottoposte a revisione periodica. Inoltre devono conservare tutte le caratteristiche originarie di fabbricazione, a meno che non si tratti di modifiche apportate in quanto necessarie per garantire determinati standard di sicurezza per la circolazione in strada.

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Come si ottiene l’esenzione dal bollo per le auto storiche?

L’esenzione dal bollo si ottiene in realtà in maniera automatica, se il veicolo in questione ha almeno 30 anni dalla sua prima immatricolazione. In questo caso il proprietario del veicolo non deve fare nulla, eccetto assicurarsi che il veicolo non sia adibito ad uso professionale, e che non risulti utilizzato nell’ambito di attività d’impresa, arti o professioni.

In ogni caso, se il veicolo, nonostante i 30 anni dall’immatricolazione, viene ancora utilizzato per la circolazione su strada, allora il proprietario è tenuto, di default, al pagamento di una quota annuale di 28,40 euro per le auto, e di 11,36 euro per le moto. Questa cifra comunque varia a seconda della Regione, fino ad arrivare a 30 euro per le auto e 20 euro per le moto.

Fino a qualche anno fa invece bastavano 20 anni per ottenere l’esenzione dal bollo auto. Le cose sono cambiate con la finanziaria del 2016, che ha spostato la soglia a 30 anni. Poi, con la Legge di Bilancio 2019 è stata inserita una norma, su richiesta della stessa ACI, per estendere il beneficio ai veicoli con immatricolazione avvenuta dal 20 a 29 anni, ma con la possibilità di ottenere solo uno sconto e non l’esenzione completa.

Nel caso di auto immatricolate da 20 a 29 anni bisogna avere un certificato di rilevanza storica (CRS) riportato sulla carta di circolazione. In questo caso è possibile ottenere l’esenzione dal pagamento del 50% del bollo auto, a patto che il requisito sussista già a partire dal primo giorno di decorrenza del periodo tributario.

Invece, nel caso di veicoli che hanno oltre 20 anni (ma meno di 30) di immatricolazione, (senza CRS) ma che risultano in possesso di attestazione di storicità ASI o FMI, è previsto il pagamento del bollo auto in misura ridotta del 10%.

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