Nel contesto attuale, in cui il costo della benzina continua a rappresentare una preoccupazione per i cittadini italiani, il governo Meloni ha preso l’iniziativa di rivisitare una misura del 2008 per affrontare il problema dell’aumento dei prezzi dei carburanti. Le discussioni in corso riguardo al caro-benzina e le lamentele sul fatto che il bonus benzina da 80 euro si rivolga solo a una ristretta cerchia di beneficiari hanno spinto il governo a introdurre il Decreto Carburanti, il quale riserva alcune sorprese.
Cos’è e come funziona l’accisa mobile sui carburanti
Al centro di questa iniziativa c’è il meccanismo dell’accisa mobile, precedentemente introdotto nella legge di Bilancio 2008 durante il governo Prodi. Questo meccanismo è ora stato riproposto all’interno del Decreto Carburanti, all’articolo 2, e offre la possibilità di ridurre una parte delle tasse sui carburanti come benzina, metano, gas e GPL quando il prezzo supera una determinata soglia critica.
Ma cos’è esattamente l’accisa mobile e come funziona? L’accisa mobile è un meccanismo automatico di riduzione delle imposte che entra in gioco solo quando il prezzo della benzina supera una soglia specifica, precedentemente definita nel Documento di Programmazione Economico-Finanziaria (DEF).
Il nome “accisa mobile” deriva dalla sua capacità di adeguarsi dinamicamente al prezzo del carburante. In altre parole, quando i prezzi dei carburanti aumentano, le accise diminuiscono, e viceversa. La soglia in cui scatta l’accisa mobile è basata sul prezzo medio registrato nel bimestre precedente, come indicato nel DEF.
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Quanto si può risparmiare con l’accisa mobile?
Ora, la domanda che tutti si pongono è: quanto si può realmente risparmiare grazie a questo meccanismo? Gli sconti applicati con l’accisa mobile sono strettamente legati alle entrate aggiuntive dell’IVA generate dall’incremento dei prezzi dei carburanti.
Nel passato, l’obiettivo principale era quello di stabilizzare i prezzi, cercando di contenere i costi. Tuttavia, con il Decreto Carburanti, il meccanismo delle accise mobili sembra essere principalmente uno strumento per mitigare l’impatto delle tasse. Questo si evince chiaramente dall’articolo 2 del Decreto Carburanti, che modifica i commi 290 e 291 dell’articolo 1 della Legge 244/07, inizialmente introdotta dal governo Prodi per affrontare l’ascesa dei prezzi del petrolio.
Pertanto, il risparmio effettivo potrebbe non essere immediatamente visibile in caso di aumenti significativi dei prezzi dei carburanti. Tuttavia, il risultato tangibile di questa politica è che i costi non subiranno ulteriori aumenti significativi alla pompa, grazie alla riduzione delle accise.
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