Il governo di Mario Draghi ha inserito, all’interno del decreto Aiuti ed Energia, un bonus una tantum di 200 euro che dovrebbe aiutare le famiglie a reggere meglio l’impatto dei rincari legati alla elevata spinta inflazionistica, al caro carburanti e al caro energia che continua a far lievitare la spesa per le bollette di gas ed energia elettrica.

Una misura, quella del bonus una tantum da 200 euro, che in molti hanno criticato in quanto ritenuta poco efficace se non del tutto ininfluente in un contesto di grave crisi e profonda incertezza quale il nostro Paese sta vivendo.

In prima battuta il bonus era pensato per lavoratori e pensionati entro il tetto di reddito di 35.000 euro, ma successivamente è emerso che il contributo avrebbe raggiunto anche disoccupati, compresi i percettori del reddito di cittadinanza e, in qualche modo ancora non del tutto definito, dovrebbe essere erogato anche ai lavoratori autonomi.

Se per i lavoratori dipendenti il bonus da 200 euro sarà riconosciuto direttamente in busta paga, e per i pensionati arriverà con il cedolino della pensione, in entrambi i casi senza bisogno di presentare alcuna domanda, come sarà erogato alle altre categorie di beneficiari? Proviamo a fare il punto e vediamo come riceveranno il bonus le varie categorie una per una.

Bonus 200 euro per dipendenti pubblici e privati

Nel caso dei lavoratori dipendenti, sia del comparto pubblico che di aziende private, il bonus una tantum da 200 euro sarà erogato con la busta paga del mese di luglio. La condizione per ricevere il bonus è il reddito annuo non oltre il tetto dei 35 mila euro, e tutti i lavoratori che risulteranno rientrare in questo requisito riceveranno il bonus senza bisogno di presentare alcuna domanda.

Il bonus verrà erogato in busta paga in una soluzione unica direttamente dal datore di lavoro in modo automatico, e sarà poi in sede di conguaglio a fine anno che verificherà se effettivamente il dipendente ne aveva diritto o meno. In quest’ultimo caso il datore di lavoro provvederà al recupero dell’importo in otto rate.

Bonus 200 euro: come sarà erogato a pensionati e disoccupati

Ad erogare il bonus a pensionati e disoccupati sarà direttamente l’Inps (o altro ente di previdenza incaricato). Il bonus da 200 euro una tantum in questo caso arriverà d’ufficio ai titolari di pensione, ai ‘prepensionati’ e a chi a giugno avrà percepito l’indennità di disoccupazione.

Per quanto riguarda il requisito reddituale, stando a quanto riportato da Il Sole 24 Ore, per il calcolo “si tiene conto dei redditi di qualsiasi natura (compresi quelli esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte o a imposta sostitutiva), mentre non rientrano nel conteggio il reddito della casa di abitazione e le sue pertinenze, i trattamenti di fine rapporto e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata, l’assegno al nucleo familiare, gli assegni familiari e l’assegno unico universale”.

Viene altresì precisato che il bonus una tantum da 200 euro non costituisce reddito ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali, inoltre non può essere ceduto, né sequestrato, né pignorato.

Bonus 200 euro anche a chi percepisce il Reddito di Cittadinanza

Potranno ricevere in automatico l’accredito del bonus una tantum da 200 euro previsto dal decreto Aiuti del governo Draghi anche coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza.

Anche in questo caso non occorre presentare alcuna richiesta ma l’Inps effettuerà tutte le verifiche necessarie ad escludere coloro che già ottengono il bonus in quanto pensionati o in qualità di dipendenti che, per via del basso reddito, hanno diritto al Reddito di Cittadinanza.

Stando ai dati dell’Osservatorio Inps i nuclei familiari che hanno ricevuto almeno una mensilità del RdC sono stati 1.763.257 nel corso del 2021, ma come accennato il bonus spetterà solo ad una parte dei percettori del sussidio.

Bonus 200 euro per lavoratori autonomi, come sarà erogato

Il bonus 200 euro una tantum inserito nel decreto Aiuti ed Energia, pensato come sostegno al potere d’acquisto dei contribuenti, spetterà anche ai lavoratori autonomi, sempre a patto che non superino il tetto di reddito fissato a 35 mila euro.

Nel caso dei lavortori autonomi è stato istituito un fondo ad hoc, e sarà con un decreto ministeriale da emanare entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Aiuti che verranno definite le modalità con cui il bonus sarà erogato a questa categoria di lavoratori. L’unica certezza sembra riguardare le tempistiche, con erogazione prevista anche in questo caso per il mese di luglio.

Bonus 200 euro anche per collaboratori domestici

Potranno ricevere il bonus una tantum da 200 euro anche i collaboratori domestici, e per quel che riguarda le modalità, come riportato da Il Sole 24 Ore, l’erogazione “dovrebbe avvenire con modalità simili a quelle utilizzate nel 2020 per il bonus pensato per affrontare l’emergenza Covid”.

In questo caso però sarebbe necessario quindi presentare domanda, mentre per la stragrande maggioranza dei beneficiari del bonus 200 euro l’erogazione dovrebbe essere automatica.

Infatti per il bonus erogato nel contesto dell’emergenza sanitaria Covid-19 era necessario presentare domanda attraverso il servizio per la raccolta delle richieste messo a disposizione dall’Inps, e bisognava essere in possesso del Pin Inps, dello Spid, della Carta Nazionale dei Servizi (Cns) o della Carta d’Identità Elettronica (Cie).

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