Ci sono ulteriori novità che riguardano la normativa della cessione del credito, e nello specifico parliamo della possibilità di una quarta cessione, che tuttavia è riservata esclusivamente ad alcuni soggetti in particolare, come istituti di credito e compagnie assicurative.
Si tratta di una novità sui bonus edilizi che viene introdotta con un emendamento alla legge di conversione del decreto Bollette. Nello stesso emendamento troviamo inoltre la proroga per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate riguardante le opzioni di cessione del credito e di sconto in fattura, ma anche qui parliamo di novità che interessano solo una platea di contribuenti ben circoscritta.
Quarta cessione del credito per i bonus edilizi, chi ne può beneficiare
Con l’emendamento alla legge di conversione del decreto Bollette numero 28.04 con primo firmatario la parlamentare M5s Patrizia Terzoni, già approvato dalle commissioni Ambiente-Attività produttive della Camera, si va a modificare l’articolo 121 comma 1, lettere a) e b) del decreto Rilancio.
In particolare l’emendamento interviene con una ulteriore modifica dei parametri per la cessione del credito. Ma cosa cambia di fatto per chi accede ai bonus edilizi? Per la maggior parte dei beneficiari in realtà non cambia nulla, ma per alcuni soggetti sarà possibile una quarta cessione del credito.
Le novità introdotte dall’emendamento saranno attive a partire dal 1° maggio, data per la quale sarà possibile appunto effettuare una quarta cessione del credito. Questo però vale solo per i seguenti soggetti:
- banche e intermediari finanziari che risultano iscritti all’albo dell’articolo 106 del Testo unico bancario e società appartenenti a gruppi bancari
- compagnie assicurative.
Saranno quindi solo i suddetti soggetti ad avere a disposizione un’ulteriore cessione del credito. Si tratta di una cessione libera che, pertanto, può essere effettata verso chiunque. In questo modo si tenta di aumentare li livello di flessibilità nella gestione dei crediti, per evitare di correre il rischio che gli istituti di credito esauriscano la capienza fiscale.
Perché la quarta cessione del credito potrebbe non convenire
Se da una parte con la modifica del testo della legge di conversione del decreto Bollette si va ad introdurre una nuova possibilità che potrebbe estendere l’utilizzo dei bonus edilizi in quanto consente una quarta cessione del credito, dall’altra dobbiamo prendere atto del fatto che vi sono degli evidenti svantaggi.
Nell’emendamento approvato nei giorni scorsi leggiamo che “il cedente è in ogni caso responsabile solidalmente per il recupero dell’importo di cui al comma 5, ferma restando l’eventuale ulteriore responsabilità solidale in campo ad altro soggetto, ai sensi del comma 6″.
I commi cui fa riferimento l’emendamento sono sempre quelli dell’articolo 121 del decreto Rilancio. Quindi questa modifica prevede che il soggetto che opera la quarta cessione del credito si assuma la responsabilità con il titolare della detrazione in caso di controlli sui requisiti che danno diritto al bonus edilizio da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Una impostazione questa che rende molto meno allettante la prospettiva di effettuare una quarta cessione del credito, di conseguenza è facile che una banca o un’agenzia assicurativa preferiscano evitare di agire in tal senso in quanto acquisire le garanzie necessarie per evitare i rischi può risultare troppo complesso.
Prorogati i termini per la comunicazione della cessione del credito per i bonus Casa
L’emendamento con cui si prevede la possibilità di una quarta cessione del credito introduce anche un’altra novità che riguarda i bonus edilizi: la proroga della scadenza per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura.
Stiamo parlando in realtà di una scadenza che è stata già più volte prorogata, e che attualmente risulta fissata al 29 aprile. L’emendamento di fatto sdoppia la scadenza perché per le imprese la fa slittare al 15 ottobre 2022.
In particolare la scadenza per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura slitta al 15 ottobre per i soggetti Ires e per le partite Iva. Vale a dire quei soggetti che sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi entro la scadenza del 30 novembre 2022, mentre per i privati cittadini non cambia nulla, e resta valida la scadenza del 29 aprile 2022.
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