Durerà 10 giorni in più lo sconto sul prezzo di diesel e benzina derivante dal taglio delle accise operato dal governo di Mario Draghi. La durata prevista inizialmente era di 30 giorni in tutto, con scadenza fissata al 20 aprile, ma il ministro di Economia e Finanza, Daniele Franco, ha confermato che ci sarà una proroga che farà slittare la scadenza dello sconto al 2 maggio.
Altri 10 giorni di sconto al distributore dunque, una misura assolutamente necessaria per tentare di attutire l’impatto del caro-carburanti sull’economia di imprese e famiglie. La conferma della proroga è arrivata con la conferenza stampa che si è tenuta in seguito al via libera al Documento di Economia e Finanza (Def).
La misura introdotta nell’ambito dei pesanti rincari sul costo dei carburanti prevede, lo ricordiamo, il taglio delle accise per un importo di circa 30 centesimi al litro sia sul diesel che sulla benzina. Una misura che ora viene rinnovata per ulteriori 10 giorni grazie alle entrate derivanti dal sovra-gettito Iva, proprio come già accaduto per il primo decreto sul taglio delle accise sui carburanti.
Lo sconto praticato alla pompa di 30,5 centesimi al litro sui prezzi di benzina e diesel resterà quindi in vigore fino al 2 maggio. Nella cifra rientrano sia i 25 centesimi di accise in meno che gli ulteriori 5,5 centesimi che derivano dall’Iva su quella parte di accise.
Il meccanismo dell’accisa mobile, cos’è e come funziona
Con il primo decreto sul taglio delle accise, lo sconto sul prezzo al distributore di diesel e benzina aveva una durata prevista di 30 giorni in tutto, con scadenza al 20 aprile.
Con la proroga prevista dal decreto interministeriale Economia-Transizione ecologica, la scadenza dello sconto grazie al taglio delle accise slitta al 2 maggio come ha ufficialmente annunciato lo stesso ministro del Tesoro, Daniele Franco, in conferenza stampa.
In pratica lo sconto sarà applicato per altri 10 giorni, salvo naturalmente ulteriori proroghe successive. Ed è proprio qui che si inserisce il meccanismo dell’accisa mobile che è stato introdotto appunto con il nuovo decreto.
Si tratta di un meccanismo per mezzo del quale si ha un adeguamento dell’accisa sul carburante alle maggiori entrate Iva derivanti dall’aumento dei prezzi delle materie prime.
Quanto costano benzina e diesel oggi e quanto incide lo sconto: tutti gli importi
Il nuovo decreto prevede che il taglio delle accise e il conseguente sconto sul prezzo di benzina e diesel praticato al distributore venga applicato fino al 2 maggio. Le accise sulla benzina passano quindi da 0,728 euro al litro a 0,478, mentre le accise sul diesel passano da 0,617 al litro a 0,367.
I cittadini quindi avranno 10 giorni di sconto in più, ma quali sono oggi i prezzi di benzina e diesel? In questi giorni abbiamo assistito ad un seppur lieve calo del prezzo del carburante, che tuttavia incide pochissimo sull’importo complessivo sul quale, invece, incide in modo significativo la riduzione delle accise.
Non dimentichiamo che in Italia si paga una percentuale di accise record a livello mondiale sul prezzo dei carburanti. Quanto costa quindi fare rifornimento oggi in Italia a fronte di tutto quanto abbiamo visto fin qui? L’ultima rilevazione di Quotidiano Energia, sviluppata sulla base dei dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico, indicano che attualmente il prezzo medio nazionale è il seguente:
- Benzina servito: 1,934 euro al litro
- Benzina self service: 1,794 euro al litro
- Diesel servito: 1,931 euro al litro
- Diesel self service: 1,789 euro al litro.
Infine, per quanto riguarda il prezzo del gpl, il taglio delle accise operato dall’esecutivo incide per circa 10 centesimi sul prezzo finale praticato al distributore, con un prezzo medio nazionale che secondo l’ultima rilevazione si attesta tra gli 0,845 e gli 0,867 euro al litro.
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