Il Ministero dello Sviluppo Economico ha confermato nella giornata di ieri, 6 aprile 2022, un nuovo provvedimento firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi che introduce incentivi a sostegno del settore dell’automobile, con bonus per l’acquisto di veicoli poco inquinanti sia per privati che per imprese.
A copertura degli incentivi inseriti nel nuovo provvedimento del MiSE sono stati stanziati complessivamente 650 milioni di euro. In particolare il DPCM firmato nella giornata di ieri, che entrerà in vigore solo dopo la registrazione della Corte dei Conti e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ridisegna e finanzia gli incentivi per l’acquisto di veicoli, moto e auto elettrici, ibridi e a basse emissioni inquinanti.
Le risorse stanziate nell’ambito del provvedimento con le misure a sostegno del settore dell’automotive ammontano a 650 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024. Complessivamente per il fondo automotive è stata prevista una dotazione finanziaria di 8,7 miliardi di euro fino al 2030.
Gli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti sono destinati, come accennato, non solo ai privati ma anche alle imprese, con particolare riferimento a quelle che operano nel settore dei trasporti. Inoltre sono previsti incentivi anche per l’acquisto di veicoli a due ruote quali motociclette e ciclomotori. Possiamo quindi dividere il nuovo ecobonus auto in tre categorie:
- incentivi auto per persone fisiche
- incentivi auto per imprese
- incentivi moto.
Incentivi ecobonus auto per persone fisiche: importi e condizioni
Il provvedimento del MiSE prevede che gli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti siano destinati prima di tutto alle persone fisiche, ed in particolare apprendiamo che:
- grazie ad uno stanziamento di 220 milioni di euro per il 2022, 230 milioni per il 2023 e 245 milioni per il 2024, in caso di acquisto di veicoli nuovi di categoria M1, nella fascia di emissioni 0-20 g/km (veicoli elettrici), il cui prezzo d’acquisto non supera il tetto dei 35 mila euro più Iva, le persone fisiche possono richiedere un contributo di 3 mila euro. A questo si potrà aggiungere un altro contributo per ulteriori 2 mila euro in caso di contestuale rottamazione di veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 5.
- grazie ad uno stanziamento di 225 milioni di euro per il 2022, 235 milioni per il 2023 e 245 milioni per il 2024, in caso di acquisto di veicoli nuovi di categoria M1, nella fascia di emissioni 21-60 g/km (veicoli ibridi plug-in), il cui prezzo d’acquisto non supera il tetto dei 45 mila euro più Iva, le persone fisiche possono richiedere un contributo di 2 mila euro. A questo si potrà aggiungere un altro contributo per ulteriori 2 mila euro in caso di contestuale rottamazione di veicolo omologato in una classe inferiore a Euro 5.
- grazie ad uno stanziamento di 170 milioni di euro per il 2022, 150 milioni per il 2023 e 120 milioni per il 2024, in caso di acquisto di veicoli nuovi di categoria M1, nella fascia di emissioni 61-135 g/km (endotermici a basse emissioni), il cui prezzo d’acquisto non supera il tetto dei 35 mila euro più Iva, le persone fisiche possono richiedere un contributo di 2 mila euro ma solo se contestualmente viene rottamato un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 5.
Sottolineamo quindi che quelli visti fin qui sono gli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti destinati a privati cittadini, con una piccola percentuale dei fondi che è destinata alle società di car-sharing per l’acquisto dei veicoli elettrici, ibridi, plug-in.
Incentivi ecobonus auto per le imprese: importi e condizioni
Il provvedimento del MiSE prevede anche degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti destinati alle imprese. In particolare questo ecobonus auto è riservato alle piccole e medie imprese, nonché alle persone giuridiche, esercenti attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi.
Parliamo in questo caso quindi di un contributo per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e N2, nuovi di fabbrica, esclusivamente ad alimentazione elettrica. Tali incentivi sono concessi solo laddove contestualmente all’acquisto vi sia la rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore a Euro 4.
Per questi incentivi sono stati stanziati in tutto 10 milioni di euro per il 2022, 15 milioni di euro per il 2023, e 20 milioni di euro per il 2024. L’ecobonus auto per imprese e persone giuridiche è così suddiviso:
- contributo di 4.000 euro per l’acquisto di veicoli N1 fino a 1,5 tonnellate
- contributo di 6.000 euro per l’acquisto di veicoli N1 tra 1,5 e 3,49 tonnellate
- contributo di 12.000 euro per l’acquisto di veicoli N2 tra 3,5 e 6,99 tonnellate
- contributo di 14.000 euro per l’acquisto di veicoli N2 tra 7 e 12 tonnellate.
Incentivi ecobonus moto: importi e condizioni
Sono previsti inoltre degli incentivi per l’acquisto di mezzi di trasporto a due ruote quali ciclomotori e motocicli elettrici e ibridi appartenenti alle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7.
Sono stati stanziati per l’ecobonus moto 15 milioni di euro per gli anni 2022, 2023 e 2024. In tal caso è previsto:
- un contributo del 30% sul prezzo d’acquisto per un bonus massimo di 3 mila euro senza rottamazione
- un contributo del 40% sul prezzo d’acquisto per un bonus massimo di 4 mila euro in caso di rottamazione di una moto appartenente a una classe inferiore a Euro 4.
Inoltre, grazie ad uno stanziamento di ulteriori 10 milioni di euro per il 2022, 5 milioni per il 2023 e 5 milioni per il 2024, per i ciclomotori e motocicli termici nuovi di fabbrica appartenenti alle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7 è previsto, a fronte di uno sconto del venditore del 5%, un contributo del 40% sul prezzo d’acquisto del mezzo fino ad un bonus massimo di 2.500 euro in caso di rottamazione.
Il commento del titolare del MiSE Giancarlo Giorgetti
I nuovi ecobonus auto e moto, secondo il ministro Giancarlo Giorgetti, rappresentano una risposta adeguata alla crisi che interessa l’intero mercato dell’automotive.
“Gli incentivi sono una risposta concreta e molto attesa a un settore che attraversa una profonda sofferenza. La misura pluriennale permette alle aziende di fare programmazione industriale verso lo sviluppo. Gli incentivi non sono risolutivi ma sono uno strumento emergenziale per attraversare un periodo difficile” ha commentato il ministro dello Sviluppo Economico.
“La pandemia, la carenza di materie prime e la guerra mettono a dura prova anche questo settore. È necessario aprire una riflessione sulla doverosa transizione ecologica che deve essere sostenibile, possibile e non lasciare dietro di sé morti e feriti” ha aggiunto ancora il titolare del MiSE.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.
Migliori Piattaforme di Trading
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.