L’Italia è uno dei Paesi europei con la peggiore qualità della connessione internet, il che almeno in parte è dovuto anche alla frastagliata conformazione del territorio. Ad ogni modo questo gap con altri grandi Paesi europei non penalizza solo le famiglie ma anche e soprattutto le imprese, specie in una fase come questa in cui smart working e digitalizzazione sono parole chiave nel mondo del lavoro.
Anche in ambito familiare internet non è uno strumento utile solo per svago o per informazione, ma anche per lavorare, soprattutto ora che tante persone lavorano in modalità smart working, cioè da casa appunto, servendosi della propria connessione internet domestica.
La pandemia ha infatti reso evidente che in tante famiglie, per una serie di ragioni non sempre di natura economica, la connessione internet, e invero anche la disponibilità di dispositivi adeguati, non erano tali da permettere attività come didattica a distanza e smart working.
Un problema che il governo ha tentato di risolvere introducendo alcune agevolazioni. Sono stati infatti introdotti due bonus internet, uno destinato alle famiglie ed uno destinato alle imprese, ed è proprio quest’ultimo ad aver fatto la sua comparsa solo ora, per l’esattezza dal 1° marzo 2022.
Bonus internet o bonus digitalizzazione imprese, cos’è e a chi spetta
Se il bonus internet riservato alle famiglie doveva permettere a milioni di cittadini di beneficiare di incentivi destinati a migliorare prima di tutto la qualità della vita e, in secondo luogo, gli strumenti per il lavoro da casa, con il bonus digitalizzazione imprese lo scopo è esclusivamente quello di rendere più competitive le realtà imprenditoriali italiane.
Il bonus digitalizzazione imprese permette di ottenere un contributo che può andare da un minimo di 300 ad un massimo di 2.500 euro, con l’importo che varia a seconda della durata del contratto per la connessione internet stipulato, e in base alla velocità di connessione prevista dallo stesso.
Il bonus internet fino a 2.500 euro può essere richiesto, come accennato poco fa, già a partire dal 1° marzo 2022, ed è destinato sia alle piccole che alle medie e grandi imprese italiane.
Si tratta di un voucher che dovrebbe incentivare l’imprenditore a migliorare la connettività internet, e l’erogazione del contributo sarà proporzionale alla velocità di connessione prevista dal contratto. Più alta la velocità più ricco sarà il bonus, anche perché in genere più alta la velocità del contratto, più alto il costo che l’impresa si trova a sostenere.
Bonus internet: importo massimo per contratti lunghi con alta velocità di navigazione
Per quanto riguarda l’importo del bonus digitalizzazione imprese, abbiamo detto che varia a seconda della durata del contratto stipulato e della velocità della connessione internet fornita.
Ad esempio nel caso di un contratto di durata compresa tra 18 e 36 mesi, con una velocità di connessione fino a 300 megabit al secondo (mbps), l’importo del bonus internet sarà di 300 euro.
Invece nel caso di un contratto della stessa durata, ma per una connessione internet di velocità pari o superiore a un gigabit al secondo, il bonus digitalizzazione imprese può raggiungere l’importo massimo che è di 2.500 euro.
Bonus internet 2022: tre voucher per migliorare la velocità di naviazione
Per richiedre il bonus le imprese interessate avranno a disposizione 24 mesi di tempo, dopodiché i voucher saranno riconosciuti solo fino ad esaurimento delle risorse stanziate per questa misura.
Quanto alle modalità con cui verranno stabiliti gli importi da erogare, abbiamo anticipato che ad incidere sono due fattori:
- velocità di connessione prevista dal contratto sottoscritto col fornitore dei servizi internet
- durata del contratto che deve andare necessariamente da un minimo di 18 a un massimo di 36 mesi.
Il bonus internet 2022, conosciuto anche come bonus digitalizzazione imprese viene erogato sotto forma di voucher, il cui importo varia come dicevamo a seconda della durata del contratto e della velocità della connessione previsti dallo stesso. Avremo pertanto tre diversi voucher:
- Voucher di fascia A: i voucher di fascia A si distinguono in realtà in due tipologie che sono A1 e A2. Il voucher di fascia A1 sarà di importo pari a 300 euro per la sottoscrizione di un contratto di durata compresa tra 18 e 36 mesi, per la fornitura di una connessione internet di velocità compresa tra 30 mbps e 300 mbps. Il voucher di fascia A2 sarà di importo pari a 300 euro per la sottoscrizione di un contratto di durata compresa tra 18 e 36 mesi, per la fornitura di una connessione internet di velocità compresa tra 300 mbps e 1.000 mbps (1 giga al secondo). Per connessioni che offrono una velocità di connessione da 1.000 mbps in su il voucher può essere aumentato di ulteriori 500 euro, a copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, previa adeguata giustificazione da parte dei fornitori del servizio.
- Voucher di fascia B: i voucher di fascia B spettano alle imprese che stipulano contratti di durata compresa tra 18 e 36 mesi per la fornitura di connessione internet con una velocità massimo in download compresa tra 300 e 1.000 mbps. Nel caso del voucher di fascia B nel contratto è prevista una velocità minima di connessione con una soglia di banda minima garantita di 30 mbps, e anche in questo caso il valore del voucher può salire di ulteriori 500 euro che vengono riconosciuti a copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dall’impresa per accedere ad una connessione internet superiore.
- Voucher di fascia C: i voucher di fascia C spettano alle imprese che stipulano contratti di durata compresa tra 24 e 36 mesi per passare ad una connessione internet con velocità massima in download superiore a 1.000 mbps. Il valore del voucher può essere ulteriormente incrementato di 500 euro per la copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dal beneficiario del bonus, a fronte di adeguata giustificazione da parte dei fornitori del servizio. Nel caso del voucher di fascia C si prevede una soglia minima garantita da contratto di 100 mbps.
Chi non può richiedere il bonus internet
Non tutti però potranno beneficiare del bonus, e non a tutti sarà possibile ottenere il massimo importo in quanto in molti casi la connessione internet cui una determinata azienda ha accesso non dipende dal contratto stipulato, ma dalla copertura in quella specifica zona.
Può infatti accadere che un’impresa sia interessata a stipulare un contratto per la fornitura del servizio internet con velocità di connessione 1 giga, ma che in quella zona la copertura permetta al massimo di stipulare un contratto per una connessione a 300 megabit al secondo.
L’impresa in questo caso potrà beneficiare del bonus internet fino a un massimo di 300 euro, sempre che il contratto per la fornitura di questa velocità di connessione non sia già stato sottoscritto da tempo, perché in quel caso non potendo migliorare la qualità della connessione internet per limiti di copertura, il bonus digitalizzazione imprese diventa di fatto inaccessibile.
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