Sono finalmente arrivate le indicazioni dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale grazie alle quali gli operatori dello spettacolo potranno fare richiesta per le nuove indennità di maternità e di paternità previste per questa specifica categoria di lavoratori.

L’INPS ha infatti fornito tutte le indicazioni operative e gli approfondimenti riguardanti le nuove tutele previste per i lavoratori dello spettacolo cui spetta l’accesso alle indennità di maternità e paternità.

Sul tema avevamo avuto già la pubblicazione da parte dell’Inps della circolare del 10 dicembre 2021, numero 182, e il messaggio numero 550 che è stato reso noto lo scorso 3 febbraio. Sono così stati forniti tutti i chiarimenti necessari riguardanti le misure contenute nel Testo Unico in riferimento alle disposizioni di tipo legislativo che hanno come oggetto principale il sostegno delle famiglie con figli.

Il testo unico di cui sopra è entrato in vigore a partire dal 26 maggio 2021, e con esso vengono riconosciuti ai lavoratori e alle lavoratrici iscritti al cosiddetto Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo nelle nuove tutele indipendentemente dal tipo di rapporto lavorativo, ed in questo modo comprende sia i titolari di un contratto di lavoro subordinato che i lavoratori autonomi.

Quali sono le norme per i contributi INPS per i lavoratori dello spettacolo

I nuovi contributi destinati ai lavoratori dello spettacolo, sia per quel che riguarda i lavoratori con contratto di lavoro subordinato, che i lavoratori autonomi, sono inseriti all’interno di un preciso quadro e contesto normativo.

In particolare a proposito dei contributi destinati ai lavoratori dello spettacolo ricordiamo che il primo testo che prevede la possibilità di accedere a nuove forme di tutela per la maternità o la paternità è la legge numero 53 pubblicata in Gazzetta Ufficiale alla data dell’8 marzo 2000, che si rivolge a tutti i lavoratori e le lavoratrici iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo. 

Abbiamo poi l’articolo 66 comma 6 del nuovo decreto legge numero 73 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio 2021 su decisione del governo presieduto da Mario Draghi, che apporta modifiche il cui scopo dovrebbe essere quello di offrire una maggior salvaguardia alla categoria dei lavoratori dello spettacolo.

Viene evidenziato infatti che i lavoratori dello spettacolo sono una delle categorie maggiormente danneggiate dalle chiusure e dalle restrizioni imposte dall’esecutivo nel dichiarato intento di contenere la diffusione del Sars-Cov2.

Quali sono le disposizioni dell’Inps sui contributi per i lavoratori dello spettacolo

Nel momento in cui parliamo delle nuove tutele per i lavoratori e le lavoratrici del mondo dello spettacolo siamo tenuti a citare anche la circolare numero 182 pubblicata dall’Inps il 10 dicembre 2021.

Con questa circolare in particolare l’Istituto tenta di offrire una panoramica generale di tutte le tutele riconosciute ai lavoratori dello spettacolo, e fornisce le istruzioni di tipo fiscale e operativo per accedere alle indennità previste.

Sullo stesso argomento non possiamo poi dimenticare di menzionare l’ulteriore approfondimento elaborato e pubblicato direttamente dall’Inps nella prima settimana di febbraio.

Parliamo in questo caso del messaggio numero 550 del 3 febbraio 2022, con il quale l’Inps fornisce infatti tutte le informazioni e le istruzioni dettagliate per consentire ai lavoratori autonomi e dipendenti che operano nel settore dello spettacolo, di accedere alle indennità previste attraverso il finanziamento delle tutele per maternità e paternità.

A chi spettano le indennità per lavoratori dello spettacolo

Le indennità di maternità e di paternità, come accennato, spettano a tutti i lavoratori dello spettacolo, tanto agli autonomi quanto a coloro che risultano titolari di un contratto di lavoro subordinato, ma quali lavoratori rientrano esattamente in questa categoria?

Sono da ritenersi lavoratori dello spettacolo non solo coloro che svolgono un’attività lavorativa come quella dei cantanti o degli attori, ma anche tutta una serie di figure legate in modo più o meno diretto al mondo dello spettacolo, come ad esempio i tecnici delle luci, i tecnici del suono, regia, e molte altre figure che rendono possibile la realizzazione di uno spettacolo dal vivo

Non rientrano quindi nella definizione di lavoratori dello spettacolo solo i soggetti titolari di un contratto di lavoro di tipo subordinato, ma anche quelli inquadrati come liberi professionisti che, in quanto tali, svolgono la prestazione lavorativa come autonomi.

La legge ha quindi riconosciuto l’esistenza di un Fondo Pensione destinato specificamente alla categoria dei lavoratori dello spettacolo, che permette a tutti questi soggetti di accedere ai nuovi sostegni e indennità previste.

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