La nuova manovra economica ha prorogato diversi bonus ed agevolazioni che giungevano a scadenza al 31 dicembre 2021. Nella maggior parte dei casi si tratta di bonus edilizi, ai quali si può accedere quindi nell’ambito di interventi di ristrutturazione dell’immobile, ma in questo caso parliamo di un bonus destinato a tutti i contribuenti che intendano installare sistemi per il filtraggio e la mineralizzazione dell’acqua.

Bonus Acqua potabile, a chi spetta e quali spese copre

Il bonus Acqua potabile era stato introdotto inizialmente solo per il biennio 2020-2021 ma la Legge di Bilancio 2022 ne proroga la validità anche per il biennio successivo, facendo slittare la scadenza al 31 dicembre 2023.

Si tratta di un’agevolazione fiscale che permette di ottenere uno sconto sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi per il miglioramento della qualità dell’acqua potabile, con il risultato di una razionalizzazione dell’uso dell’acqua e la riduzione del consumo di contenitori di plastica in ottica green.

In particolare con questa agevolazione è possibile ottenere una riduzione del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di:

  • sistemi di filtraggio
  • sistemi di mineralizzazione
  • sistemi di raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.

Le spese coperte dal bonus Acqua potabile sono quindi solo quelle sostenute con lo scopo di migliorare la qualità delle acque per il consumo umano che vengono erogate dagli acquedotti.

Bonus Acqua potabile: quali sono gli importi del bonus

Con il bonus Acqua potabile per il biennio 2022-2023 è possibile ottenere una riduzione del 50% delle spese sostenute per gli interventi di cui sopra, ma l’importo complessivo del bonus può variare a seconda che il soggetto che ne fa richiesta sia un privato oppure un’impresa o un ente. Con il bonus Acqua potabile 2022 vengono infatti erogati i seguenti importi:

  • fino a 1.000 euro per ciascun immobile nel caso di richiedente persona fisica
  • fino a 5 mila euro per le altre categorie di immobili usate da soggetti che esercitano attività di impresa, arti e professioni e per gli enti commerciali.

Gli immobili per i quali si può richiedere il bonus Acqua potabile, nel caso in cui il beneficiario sia un’impresa o un ente, possono rientrare nelle seguenti due categorie:

  • immobili adibiti ad attività commerciale
  • immobili adibiti ad attività istituzionale.

In ogni caso il bonus può raggiungere un importo massimo di 500 euro per le famiglie e di 2.500 euro per negozi e per le sedi di altri tipi di attività commerciali.

Quando scade il bonus Acqua potabile 2022 e quando si può presentare domanda

Per poter accedere al bonus Acqua potabile è prima di tutto necessario che le informazioni relativa agli interventi effettuati siano trasmesse in forma telematica all’Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

L’importo della spesa sostenuta sul quale si andrà ad applicare la percentuale del 50% prevista dal bonus Acqua potabile 2022 deve necessariamente essere documentato attraverso una fattura elettronica o con un documento commerciale nel quale sia riportato il codice fiscale del soggetto richiedente l’agevolazione.

Nel caso di privati, il pagamento deve essere stato effettuato con un bonifico bancario o postale, o comunque con l’utilizzo di metodi di pagamento diversi dal contante, come carte di credito, carte di debito o bancomat.

Infine l’importo complessivo delle spese sostenute deve essere documentato all’Agenzia delle Entrate nei termini previsti dalla normativa che disciplina il bonus Acqua potabile, che stabilisce l’arco temporale che va dal 1° al 28 febbraio dell’anno successivo a quello nel corso del quale sono state sostenute le spese per l’acquisto e l’installazione dei suddetti impianti di filtraggio e mineralizzazione delle acque.

Ciò vuol dire in parole povere che le spese sostenute nel corso del 2022 dovranno essere documentate nel mese di febbraio 2023, e così via.

Come fare per presentare domanda per il bonus Acqua potabile dal sito dell’AgE

Abbiamo visto quali sono gli importi che possono essere erogati con il bonus Acqua potabile, quali spese sono coperte dall’agevolazione e quali sono i documenti che occorre presentare per fare richiesta.

Abbiamo inoltre visto che le domande devono essere necessariamente presentate nel mese di febbraio dell’anno successivo a quello nel quale sono state sostenute le spese per le quali si intende fruire dello sconto previsto dal bonus Acqua potabile 2022.

Non resta quindi che vedere come fare per presentare domanda attraverso il sito web dell’Agenzia delle Entrate e come compilare l’apposito modello nel quale si inserisce la documentazione relativa alle spese sostenute. 

Diciamo prima di tutto che il modello da compilare per richiedere il bonus Acqua potabile si può scaricare direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate, attraverso il servizio web dell’area riservata e gli altri canali telematici.

In ogni caso il bonus Acqua potabile ottenuto può essere usato in compensazione con l’F24, oppure in dichiarazione dei redditi con riferimento all’anno in cui è stata sostenuta la spesa su cui si applica il bonus, e in quelle degli anni seguenti fino al completo utilizzo dell’agevolazione.

Il modello scaricato dal sito dell’AgE per richiedere il bonus Acqua potabile deve contenere le seguenti informazioni:

  • I dati del beneficiario del credito d’imposto con relativo codice fiscale o rappresentante firmatario della comunicazione
  • L’eventuale rinuncia al credito d’imposta relativo ad una precedente comunicazione
  • Se è stato compilato il quadro B, in caso di credito di imposta di importo superiore ai 150 mila euro, la sottoscrizione della verifica antimafia, e la dichiarazione sostitutiva unica
  • Nella compilazione del quadro A devono inoltre essere indicati i dati riguardanti le spese agevolabili, facendo riferimento alle indicazioni fornite sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

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