Cambiano un po’ di cose per quel che riguarda il mercato dell’automobile con la nuova manovra economica che, di fatto, lascia scadere senza proroga l’ecobonus auto e con esso anche l’ecotassa.

La Legge di Bilancio 2022 non prevede infatti lo stanziamento di ulteriori risorse per finanziare la proroga degli incentivi destinati all’acquisto di auto con motori meno inquinanti come auto elettriche e ibride.

Allo stesso tempo decade l’ecotassa, cioè quell’imposta che era stata introdotta con la manovra economica del 2019 e che aveva lo scopo di disincentivare l’acquisto di veicoli inquinanti.

Un addio ad Ecobonus auto ed ecotassa che potrebbe però non essere definitivo. Stando a quanto trapelato nei giorni scorsi infatti il governo starebbe valutando la possibilità di reintrodurre l’ecotassa nei prossimi mesi, e con le risorse così ottenute finanziare un nuovo ecobonus auto.

Quale futuro per l’ecotassa? Ecco come funzionava l’imposta sui veicoli inquinanti

Per conoscere il destino dell’ecobonus auto e dell’ecotassa si dovranno attendere i futuri provvedimenti legislativi. Non si può escludere infatti che entrambe le misure tornino in vigore nel corso del 2022, anche perché nel corso del dibattito sulla manovra economica la Camera dei deputati ha approvato un Ordine del Giorno che propone proprio la reintroduzione dell’ecotassa con lo scopo di rimettere in campo l’ecobonus auto.

Partiamo però dall’unico dato certo, che è la mancata proroga dell’ecobonus con la Legge di Bilancio 2022 e dell’ecotassa. A partire dal 1° gennaio infatti non sarà più in vigore l’imposta che è stata applicata negli ultimi 3 anni per l’acquisto di veicoli con emissioni di CO2 comprese tra i 191 e i 290 grammi per chilometro percorso.

Quando parliamo di ecotassa parliamo di un’imposta che era stata introdotta con la Legge di Bilancio 2019 e che era stata successivamente modificata a partire dal 1° gennaio 2021. Per questa imposta la scadenza era stata fissata dall’articolo 1, comma 1042 della legge n. 145/2018 al 31 dicembre 2021, con importi che variavano in base alle emissioni inquinanti del veicolo acquistato.

L’ecotassa prevedeva quindi un’imposta i cui importi variavano come segue:

  • 1.100 euro per veicoli con emissioni inquinanti comprese tra 191 e 210 g/km
  • 1.600 euro per veicoli con emissioni inquinanti comprese tra 211 e 240 g/km
  • 2.000 euro per veicoli con emissioni inquinanti comprese tra 241 e 290 g/km
  • 2.500 euro per veicoli con emissioni inquinanti che superano il tetto dei 291 g/km.

Con la mancata proroga nella Legge di Bilancio 2022 l’imposta cessa di essere applicata a tutti gli acquisti effettuati a partire dal 1° gennaio 2022.

Scade l’ecobonus auto, nessuna proroga in Legge di Bilancio

A partire dal 1° gennaio 2022 però non viene meno solo l’ecotassa, ma con essa decade anche l’Ecobonus auto, anch’esso non prorogato con la Legge di Bilancio. Non sono state stanziate infatti ulteriori risorse per tenere in vita le agevolazioni per l’acquisto di automobili meno inquinanti.

Non dimentichiamo però che con l’articolo 7 del decreto Fiscale n. 146/2021 vengono incrementate le risorse del fondo istituito dalla Legge di Bilancio 2019 con uno stanziamento iniziale di 100 milioni di euro.

L’utilizzo delle risorse aggiuntive destinate all’Ecobonus auto comunque era previsto per il 2021, e i fondi erano stati così ripartiti:

  • 65 milioni di euro per l’acquisto di veicoli con emissioni inquinanti comprese tra 0 e 60 grammi di CO2 per chilometro percorso
  • 20 milioni di euro per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 o autoveicoli di categoria M1 entrambi nuovi di fabbrica, 15 milioni dei quali erano riservati ai soli veicoli elettrici
  • 10 milioni di euro per l’acquisto di autoveicoli con emissioni inquinanti tra i 61 e i 135 grammi di CO2 per chilometro percorso
  • 5 milioni di euro per l’acquisto di veicoli usati e di prima immatricolazione in Italia a patto che fossero di classe inferiore ad Euro 6 e con un prezzo fino ad un tetto di 25.000 euro.

Le risorse aggiuntive stanziate con il decreto fiscale servivano quindi a coprire il buco creato dalle richieste di ecobonus già presentate nel corso del 2021, che non potevano essere soddisfatte in quanto le risorse stanziate inizialmente erano già terminate.

La proposta del nuovo ecobonus auto per il 2022

Non è da escludere che l’ecotassa venga reintrodotta nel corso del 2022, e con le risorse eventualmente raccolta potrebbe essere successivamente reintrodotto anche l’ecobonus auto.

A tal proposito bisogna rammentare che alla Camera dei deputati era stato presentato un ordine del giorno firmato dei parlamentari del M5s Sut e Chiazzese col quale si chiedeva di intervenire su entrambe le misure.

Si chiedeva infatti di rifinanziare l’ecobonus auto per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti, con degli incentivi destinati però solo alla fascia di emissioni di CO2 più bassa, quella tra i 0 e 20 grammi per chilometro percorso, cioè solo per l’acquisto di auto elettriche e ibride. 

Al tempo stesso si andava a proporre di reintrodurre l’ecotassa per chi acquista veicoli con emissioni inquinanti più elevate. In questo caso si proponeva di inserire anche la fascia di emissioni comprese tra 161 e 190 g/kw tra quelle per le quali sarebbe prevista l’applicazione dell’imposta.

Sarebbe poi proprio grazie a queste entrate che sarebbe possibile introdurre il nuovo ecobonus auto 2022 che si applicherebbe solo nel caso di acquisto di auto elettriche o ibride.

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