La proroga di alcuni bonus per la casa alla fine è saltata, ma buona parte delle agevolazioni sono state invece confermate dal testo definitivo della Legge di Bilancio 2022, come ad esempio il bonus Mobili ed Elettrodomestici.
La nuova manovra economica messa a punto dal governo guidato da Mario Draghi mette sul tavolo qualcosa come 32 miliardi di euro di interventi, e tra le varie novità che introduce troviamo anche diverse modifiche apportate ai vari bonus come appunto il bonus Mobili che, almeno fino alla fine del 2024 resterà accessibile a tutti coloro che soddisferanno i requisiti per accedervi.
La modifica più importante che il bonus Mobili subisce con la proroga fino al 2024 riguarda il tetto di spesa che per l’intera durata del 2022 sarà fissato a 10.000 euro, per scendere poi a 5.000 euro per gli anni seguenti fino alla scadenza dell’agevolazione.
La Legge di Bilancio 2022 cambia il tetto di spesa del bonus Mobili
Il bonus Mobili ed Elettrodomestici, come successo anche ad altri bonus per la casa, non sarà più lo stesso dopo la proroga contenuta nella Legge di Bilancio 2022. Il cambiamento riguarda anzitutto il tetto di spesa che viene fissato a 10.000 euro per l’intera durata dell’anno in corso.
Inizialmente il bonus Mobili ed Elettrodomestici prevedeva un limite di spesa che era proprio di 10.000 euro, ma con la Legge di Bilancio dell’anno scorso il tetto era stato alzato fino a 16.000 euro.
Nella manovra economica del governo Draghi si era invece pensato inizialmente ad un abbassamento decisamente più consistente, facendo scendere il tetto di spesa a 5.000 euro soltanto, ma alla fine si è raggiunto l’accordo sui 10.000 euro almeno per il 2022. Poi a partire dal 2023 e fino alla fine del 2024 quando il bonus giungerà a scadenza, il tetto sarà comunque di 5.000 euro.
Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2022: le novità nella manovra economica
Il bonus Mobili ed Elettrodomestici è stato prorogato fino al 2024 con un tetto di spesa che scende inizialmente a 10.000 euro per poi passare per gli ultimi due anni a 5.000 euro soltanto, ma per il resto non sono state apportate grosse modifiche a questa agevolazione.
Il bonus Mobili si presenta quindi come una detrazione del 50% della spesa sostenuta (fino a un tetto di 10.000 euro) per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici come:
- forni di classe non inferiore alla A
- lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie di classe non inferiore alla E
- frigoriferi, congelatori e altre apparecchiature dotate di etichetta energetica di classe non inferiore alla F.
Non vi sono modifiche neppure per quel che riguarda le modalità di fruizione del bonus, che viene erogato sotto forma di detrazione in dieci quote annuali di pari importo in dichiarazione dei redditi.
Non dimentichiamo che per accedere al bonus Mobili è necessario che siano in corso interventi per la ristrutturazione dell’immobile per il quale i mobili (e/o gli elettrodomestici) vengono acquistati. Un’agevolazione che si colloca quindi nel contesto della fruizione del bonus Ristrutturazione che copre parte delle spese sostenute per lavori per il recupero del patrimonio edilizio.
Il bonus Mobili, in linea generale, si applica sulle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici nel periodo che va dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2024 (per via della proroga contenuta nell’ultima finanziaria).
Per quanto riguarda il bonus Mobili bisogna ricordare che il meccanismo su cui si basa è legato alle date di inizio lavori secondo quanto segue:
- se gli interventi sono stati avviati nel 2020 gli acquisti su cui si applica la detrazione prevista dal bonus sono quelli effettuati fino alla fine del 2019
- se gli interventi sono stati avviati nel 2019, gli acquisti su cui si applica la detrazione prevista dal bonus sono quelli effettuati fino alla fine del 2020
- se i lavori sono iniziati nel 2018, il bonus sarà valido per gli acquisti fatti fino alla fine del 2019.
In altre parole quei soggetti che hanno avviato un intervento edilizio entro il 31 dicembre 2020 non possono più utilizzare il bonus mobili per i vecchi interventi, ma potranno sfruttare l’agevolazione per interventi nuovi avviati a partire dal 1° gennaio 2022.
L’ultimo tassello fondamentale da inserire nel quadro del bonus Mobili ed Elettrodomestici riguarda le tempistiche da rispettare nel sostenere le spese per le quali si intende applicare la detrazione prevista dall’agevolazione.
Infatti il bonus Mobili o bonus Arredi si può usare solo per gli acquisti che vengono effettuati dopo l’inizio dei lavori di ristrutturazione dell’immobile.
A chi spetta il bonus Arredi 2022
Il bonus Mobili, cui a volte ci si riferisce come bonus Arredi, può essere riconosciuto solo nell’ambito di interventi di ristrutturazione che sono stati avviati prima di sostenere le spese su cui si andrà ad applicare la detrazione prevista dall’agevolazione.
A chiarire questo passaggio è la stessa Agenzia delle Entrate, che sottolinea che la detrazione spetta solo al contribuente che “usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio”.
In altre parole se un coniuge sostiene delle spese per la ristrutturazione di un immobile, mentre le spese per l’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici sono sostenute dall’altro, il bonus Arredi non spetterà né al primo né al secondo soggetto.
Non pregiudica l’accesso al bonus Mobili ed Elettrodomestici il fatto che i beni acquistati servano ad arredare ambienti diversi dello stesso immobile sul quale si stanno effettuando i lavori di ristrutturazione.
In ogni caso per poter accedere al bonus Arredi e beneficiare quindi della detrazione al 50% sulle spese sostenute è necessario riportare gli importi nel modello 730 oppure nel modello Redditi Persone Fisiche.
Possono accedere al bonus Mobili anche quei soggetti che hanno acquistato mobili ed elettrodomestici destinati ad un immobile i cui lavori di ristrutturazione sono stati realizzati solo su una pertinenza dello stesso immobile, anche nel caso in cui questa risulti accatastata autonomamente.
Per quali acquisti si può usare il bonus Mobili ed Elettrodomestici
Una volta chiarito quali sono importi del bonus e percentuale della detrazione vediamo quali sono le spese ammesse. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito a tal proposito che si può usare il bonus Mobili ed Elettrodomestici per ottenere uno ‘sconto’ sull’acquisto di diversi beni che comprendono appunto sia elementi d’arredo che grandi elettrodomestici.
Si può beneficiare della detrazione del 50% prevista dall’agevolazione sugli acquisti, effettuati fino ad un tetto di spesa di 10.000 euro (2022) e di 5.000 euro (2023 – 2024), dei seguenti beni:
- Mobili: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione
- Elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento, forni.
Vanno fatte però alcune precisazioni: la prima è che la suddetta lista di beni per i quali si può usare il bonus Mobili ed Elettrodomestici è quella del 2021, e che eventuali variazioni saranno rese note solo dopo la pubblicazione della nuova lista valida a partire da gennaio 2022.
Va precisato inoltre, come chiarito dalla stessa Agenzia delle Entrate, che gli elettrodomestici acquistabili con il bonus devono essere di classe energetica non inferiore alla A+ (A nel caso dei forni), e che comunque si agevola solo l’acquisto degli elettrodomestici privi di etichetta a patto che per essi non sia stato ancora previsto l’obbligo.
Infine, per quel che riguarda l’acquisto di mobili, viene precisato che sono esclusi dall’agevolazione porte, pavimentazioni, tende e tendaggi e altri complementi d’arredo.
Adempimenti da rispettare con il bonus Mobili
Il beneficiario del bonus Mobili ed Elettrodomestici deve rispettare alcuni adempimenti previsti dalla norma che introduce l’agevolazione. In particolare è tenuto ad effettuare la comunicazione ENEA.
Il bonus Mobili ed Elettrodomestici infatti rientra tra gli interventi soggetti all’obbligo di trasmissione dei dati all’ENEA che è stato introdotto con la Legge di Bilancio 2018 e che resta valido anche per gli anni a seguire.
Cosa deve fare quindi il contribuente che accede all’agevolazione? L’ENEA ha appositamente pubblicato una guida rapida per l’utente sul sito web ufficiale nella quale in sostanza si chiarisce che è obbligatorio comunicare, entro 90 giorni dalla data di collaudo, i dati relativi alle spese sostenute per acquistare forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga e lavatrici.
Quali documenti bisogna conservare quando si utilizza il bonus Mobili
Per poter portare in detrazione al 50% le spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici come previsto dall’agevolazione è necessario produrre l’opportuna documentazione che attesti l’avvenuto acquisto.
Il beneficiario del bonus dovrà quindi presentare all’Agenzia delle Entrate i seguenti documenti da conservare con cura:
- ricevuta del bonifico
- ricevuta di avvenuta transazione (per pagamenti con carta di credito o carta di debito)
- ricevuta di addebito su conto corrente bancario o postale
- fatture relative all’acquisto dei beni nelle quali viene indicata la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquistati.
Fondamentale, al fine di accedere al bonus Mobili ed Elettrodomestici, dimostrare che gli interventi di ristrutturazione edilizia che interessano l’immobile al quale sono destinati i beni acquistati siano già iniziati.
Per dimostrare la data di avvio dei lavori si possono esibire ad esempio eventuali abilitazioni amministrative, oppure la comunicazione preventiva all’ASL laddove risulti obbligatoria. Nei casi in cui invece non sono necessarie comunicazioni o titoli abilitativi basta presentare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Quali metodi di pagamento si possono usare per beneficiare del bonus Mobili
È fondamentale, per avere accesso all’agevolazione, effettuare tutti i pagamenti relativi agli acquisti di mobili ed elettrodomestici sui quali si andrà ad applicare la detrazione del 50% prevista con metodi tracciabili.
Per accedere al bonus Mobili ed Elettrodomestici si deve infatti effettuare pagamenti con bonifico, con carte di credito o carte di debito. Inoltre non solo non vanno bene i contanti, ma nemmeno gli assegni bancari.
Nel caso di pagamento effettuato tramite bonifico non è necessario usare quello appositamente predisposto da banche e Poste Spa.
Inoltre è bene ricordare che si può accedere all’agevolazione anche nel caso di beni acquistati con finanziamento a rate, a patto che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo utilizzando le stesse modalità indicate poc’anzi, e che il beneficiario abbia una copia della ricevuta del pagamento da presentare poi all’Agenzia delle Entrate.
In questo caso avremo che l’anno in cui è stata sostenuta la spesa coincide con l’anno in cui è stato effettuato il pagamento da parte della finanziaria.
Infine dall’Agenzia delle Entrate ricordano che nel caso di pagamenti con carte di credito o carte di debito la data del pagamento sarò quella individuata nel giorno in cui la carta è stata utilizzata da parte del titolare e non quella del giorno dell’effettivo addebito sul relativo conto corrente.
Per il bonus Mobili niente sconto in fattura e cessione del credito
Così come per il 2021, anche per il 2022 e per gli anni seguenti in cui il bonus Mobili resta attivo, non è previsto che i beneficiari accedono all’agevolazione attraverso il meccanismo della cessione del credito o con lo sconto in fattura.
Con l’emendamento alla Legge di Bilancio 2022 con cui si va a modificare il tetto di spesa del bonus Mobili che passa da 16.000 a 10.000 euro, non si modifica però la norma che prevede come unico sistema per beneficiare dell’agevolazione quello della detrazione in dichiarazione dei redditi.
Insieme al bonus Mobili, o bonus Arredi, ricordiamo che anche nel caso del bonus Giardini è prevista come unica modalità per beneficiare dell’agevolazione la detrazione nella dichiarazione dei redditi.
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