A partire dal 1° gennaio 2022 sarà possibile presentare domanda per l’Assegno Unico Universale, e per farlo sarà sufficiente seguire la procedura online sul portale dell’Inps.
Questo sussidio spetta a tutte le famiglie con figli di età inferiore ai 18 anni a carico che risultano al contempo in possesso dei requisiti previsti dalla normativa. L’assegno può essere riconosciuto anche fino al compimento dei 21 anni se si presentano determinate condizioni.
L’assegno unico viene inoltre riconosciuto per ogni figlio a carico con disabilità ed in tal caso non sono stati fissati dei limiti di età.
Quando parliamo di assegno universale unico parliamo comunque di una misura che di fatto ingloba e sostituisce diversi provvedimenti a sostegno della famiglia e per la genitorialità. In sostanza si tratta di un’agevolazione pensata per tutte le famiglie con figli a carico che sono residenti e domiciliate in Italia.
Chi può richiedere l’assegno universale unico
Per richiedere l’assegno unico universale bisogna essere in possesso di alcuni requisiti, oltre alla presenza nel nucleo familiare di figli a carico che è la prima condizione necessaria.
In particolare quindi possiamo dire che per accedere all’assegno unico devono sussistere le seguenti condizioni:
- presenza di uno o più figli a carico: l’assegno universale spetta per i nuovi nati a partire già dal settimo mese di gravidanza
- presenza di un figlio a carico fino a 21 anni di età: a patto che lo stesso risulti regolarmente iscritto ad un corso di formazione scolastica o professionale o a un corso di laurea, svolta un tirocinio o un’attività lavorativa con un reddito complessivo che non supera la soglia degli 8 mila euro annui, oppure stia svolgendo il servizio civile universale
- presenza di un figlio con disabilità: in questo caso non sono previsti limiti di età.
Come fare per fare domanda per l’assegno universale unico
Prima di tutto è bene sottolineare che l’importo dell’assegno universale unico chiaramente non è uguale per tutti, dipende invece prima di tutto dal valore dell’ISEE. Questo implica che per fare domanda per il sussidio è generalmente consigliato come prima cosa presentare la propria certificazione Isee, cosa che, tuttavia, non è obbligatoria.
I nuclei familiari che allegano il proprio Isee alla domanda per l’assegno universale unico hanno la possibilità di vedersi riconoscere un importo maggiorato che viene calcolato proprio sulla corrispondente fascia di Isee.
Maggiorazioni analoghe sono riconosciute anche in maniera retroattiva con tanto di arretrati anche a coloro che al momento in cui presentano istanza non sono in possesso della certificazione Isee, ma provvedono a presentarla entro il 30 giugno 2022.
Facciamo quindi un passo indietro, e cerchiamo di vedere rapidamente come si fa ad ottenere l’Isee. Ci si può rivolgere direttamente al CAF (Centro di Assistenza Fiscale) dove andremo a presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU).
Qui sono infatti riportate tutte le informazioni anagrafiche del nucleo familiare, ma anche quelle reddituali e patrimoniali che servono descrivere la situazione economica complessiva della famiglia.
Sarà lo stesso CAF, eventualmente, a fornirci la DSU, o in alternativa si può anche fare via internet attraverso il sito web dell’INPS. In questo caso sarà necessario accedere alla propria area personale servendosi di SPID, Carta d’Identità Elettronica oppure Carta Nazionale dei Servizi, selezionando l’Isee in modalità ordinaria e precompilata. Così facendo sarà possibile avere l’Isee nel giro di una manciata di ore dalla richiesta.
Quali sono gli importi e come si determinano
Abbiamo detto che per quel che riguarda gli importi riconosciuti con l’Assegno universale unico questi dipendono dall’Isee. Naturalmente ad incidere è anche la composizione del nucleo familiare nonché l’età dei figli a carico a cui si aggiungono poi ulteriori elementi.
L’assegno universale unico si compone infatti come segue:
- quota variabile modulata in modo progressivo: si va da un minimo di 175 euro per ciascun figlio minore in caso di Isee fino a 15 mila euro, ma l’assegno scende a 50 euro per ciascun figlio minore se non si presenta l’Isee contestualmente alla domanda per il sussidio oppure l’Isee supera la soglia dei 40 mila euro. Sono previste poi delle maggiorazioni degli importi riconosciuti nel caso di nuclei familiari con due o più figli, di madri di età inferiore a 21 anni, nuclei familiari con 4 o più figli, figli affetti da disabilità
- quota a titolo di maggiorazioni: queste maggiorazioni hanno lo scopo di compensare l’eventuale perdita economica subita dal nucleo familiare laddove l’importo dell’assegno unico dovesse risultare inferiore rispetto a quello che sarebbe stato percepito sulla base della somma dei valori teorici dell’assegno al nucleo familiare e delle detrazioni fiscali medie che sarebbero state percepite con il precedente regime.
In ogni caso coloro che potrebbero aver diritto all’Assegno Universale Unico e vorrebbero sapere quali importi spetterebbero loro con questa misura, possono andare direttamente sul sito web dell’Inps dove è presente il simulatore che permette di calcolare l’importo mensile sulla base delle informazioni relative alla situazione economica del nucleo familiare. Si può utilizzare il servizio in maniera del tutto gratuita e senza inserire le credenziali di accesso seguendo questo link.
L’assegno universale unico sostituisce diversi bonus, quali sono?
Con l’introduzione dell’assegno unico universale vengono meno altri bonus e detrazioni a sostegno delle famiglie con figli. Le agevolazioni precedenti cessano di esistere però in quanto inglobale nella nuova misura. In ogni caso a partire dal mese di marzo 2022 non ci saranno più i seguenti bonus:
- bonus Mamma domani
- assegno ai nuclei familiari con 3 o più figli minori
- assegno familiare a nuclei con figli e orfani
- bonus Bebè (questo spetterà comunque fino alla scadenza della prestazione nel 2022 a chi matura il diritto entro il 31 gennaio prossimo)
- detrazioni fiscali per figli con meno di 21 anni: nelle buste paga e nei cedolini della pensione non saranno più presenti le detrazioni e gli assegni familiari a partire dal mese di marzo.
Resta in piedi invece il bonus Asilo nido, che è specificamente destinato a quelle famiglie con figli fino a 3 anni di età, e che ha la funzione di fornire un aiuto concreto per le spese sostenute per l’iscrizione a centri per la prima infanzia e asili nido.
Con quali misure è compatibile l’assegno universale unico
Abbiamo visto che per fare domanda per l’assegno universale unico è possibile presentarsi direttamente al CAF a partire dal 1° gennaio e fino al 30 giugno 2022. Per chi presenta domanda dopo il mese di marzo esiste comunque la possibilità di ricevere in seguito anche tutti gli arretrati spettanti nei mesi precedenti.
In ogni caso la domanda può essere presentata indistintamente da uno dei due genitori che esercitano la responsabilità genitoriale, anche effettuando l’accesso al portale web dell’Inps ed entrando nell’area personale con SPID, CIE o CNS.
Non dimentichiamo che l’assegno universale unico può essere richiesto anche da chi percepisce altre forme di sussidio e percepisce somme di denaro a favore dei figli a carico che vengono erogate dalla Regione o dalla provincia autonoma nel caso del Trentino e dell’Alto Adige, o ancora dagli enti locali.
Inoltre possono percepire l’assegno universale anche i beneficiari del Reddito di Cittadinanza, nei termini e secondo i vincoli indicati. In questo caso comunque l’assegno verrà erogato direttamente dall’Inps senza bisogno che venga presentata domanda, in quanto l’importo verrà accreditato sulla carta del RdC.
Per coloro che invece percepivano l’assegno temporaneo e che quindi hanno diritto all’assegno universale unico, sarà necessario presentare una nuova domanda.
Come verrà erogato l’assegno universale
Infine, per quel che riguarda le modalità e le tempistiche con cui l’assegno universale unico verrà erogato, ricordiamo che i pagamenti per le domande presentate nei mesi di gennaio e febbraio saranno effettuati tra il 15 e il 21 marzo 2022.
Per le domande presentate successivamente è previsto che il pagamento avvenga entro la fine del mese successivo a quello in cui è stata presentata l’istanza.
I contribuenti che presentano domanda entro giugno 2022 avranno diritto anche al pagamento degli arretrati a partire dal mese di marzo. Per tutti i nuovi nati l’assegno unico viene riconosciuto a partire dal settimo mese di gravidanza.
Quanto alle modalità di pagamento, avverrà con accredito diretto sul conto corrente del beneficiario sulla base dell’IBAN comunicato in fase di presentazione della domanda, o in alternativa attraverso bonifico domiciliato.
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