Con l’arrivo dell’anno nuovo arrivano anche nuovi aiuti destinati alle imprese maggiormente danneggiate dalla politica di lockdown e chiusure con cui è stata affrontata la fase più acuta dell’emergenza Coronavirus.

In particolare quindi gli aiuti sono destinati a quelle imprese e a quelle partite Iva che operano nel settore della ristorazione collettiva. Parliamo in questo caso di contributi a fondo perduto per i quali il ministero dello Sviluppo Economico ha recentemente firmato il decreto attuativo mettendo sul tavolo 100 milioni di euro.

Ma a chi spettano questi ulteriori aiuti per le partite Iva? L’intento sembra essere ancora una volta quello di fornire un qualche sostegno economico alle categorie che sono state più penalizzate da lockdown e chiusure imposte nel dichiarato intento di contenere la diffusione del Sars-CoV2. Si tratta quindi in tal caso specifico di imprese dei servizi di ristorazione collettiva, mense e catering.

Vediamo quindi quali sono i requisiti che è necessario soddisfare per avere accesso a questi aiuti, e come si fa per presentare domanda.

Nuovi contributi a fondo perduto per partite Iva, a chi sono destinati

Possono accedere ai nuovi contributi a fondo perduto per il 2022 le imprese che lavorano nei seguenti ambiti:

  • servizi di ristorazione collettiva
  • mense
  • servizi di catering

Premesso questo, vediamo quali sono i requisiti di cui bisogna essere in possesso per accedere ai nuovi aiuti, che sono sostanzialmente i seguenti: 

  • aver registrato una riduzione del fatturato del 2020 di almeno il 15% rispetto al fatturato registrato nel 2019
  • svolgere servizi di ristorazione definiti da un contratto con un committente, che sia pubblico o privato, per la ristorazione non occasionale di una comunità delimitata e definita. A titolo esemplificativo possiamo citare: scuole, uffici, università, caserme, strutture sanitarie, strutture assistenziali o strutture detentive.

Nuovi contributi a fondo perduto per partite Iva: gli importi

Abbiamo anticipato che il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione 100 milioni di euro per finanziare gli aiuti destinati alle partite Iva del settore della ristorazione collettiva, ma quanto spetta a imprese e lavoratori?

Le risorse messe in campo, che sono state stanziate in prima battuta con il decreto Sostegni bis, saranno ripartite in egual misura tra tutte le imprese che presentano istanza e che risultano in possesso dei requisiti previsti dalla normativa per un importo massimo di 10 mila euro.

Il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha spiegato a tal proposito che “è importante sostenere il settore della ristorazione collettiva perché svolte, con la sua attività quotidiana di mensa nei luoghi di lavoro e nelle strutture scolastiche e ospedaliere, una funzione anche sociale”.

“Per favorire la ripresa economica del nostro Paese è quindi necessario aiutare con contributi a fondo perduto anche queste realtà imprenditoriali” ha aggiunto poi il ministro.

Per fare domanda per i contributi a fondo perduto però sarà necessario attendere che l’Agenzia delle Entrate emani il relativo provvedimento con cui si definiscono modalità per l’erogazione degli importi previsto e il calendario delle scadenze.

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