Entro il mese di dicembre 2021 si possono richiedere diversi tipi di contributi a fondo perduto, e tra questi troviamo sia aiuti economici destinati alle imprese, che ai liberi professionisti e alle startup.

Gli aiuti che si possono ancora richiedere entro la fine di dicembre si dividono infatti in quattro grandi gruppi:

  • contributi a fondo perduto per le attività chiuse
  • contributi a fondo perduto per le startup
  • contributi a fondo perduto per gli attori economici con ricavi compresi tra 10 e 15 milioni di euro
  • fondi perequativi per i lavoratori con partita Iva.

Contributi a fondo perduto per le attività chiuse

In questo primo gruppo, che è quello delle attività commerciali cui è stato imposto di restare chiuse per un certo periodo di tempo, rientrano ad esempio le attività che operano nella ristorazione ma anche discoteche, sale da ballo e simili.

Parliamo quindi di aiuti economici destinati a quei soggetti titolari di partita Iva che esercitano in modo prevalente attività per le quali sono state disposte chiusure nel dichiarato intento di contenere la diffusione del contagio da Sars-Cov2.

In particolare la chiusura per queste attività deve essere stata disposta per un periodo complessivo di almeno 100 giorni tra il 1° gennaio e il 25 luglio 2021. Possono fare richiesta per questi contributi a fondo perduto solo coloro che hanno aperto la partita Iva prima del 26 maggio 2021.

La domanda per accedere ai contributi a fondo perduto destinati alle attività che rientrano in questo gruppo deve essere presentata attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate nel periodo compreso tra il 2 e il 21 dicembre 2021.

Dall’Agenzia delle Entrate fanno sapere inoltre che il “contributo attività chiuse” e il “contributo maggiorazione discoteche” non sono alternativi, e possono essere richiesti anche con la stessa domanda. Quanto ai requisiti per potervi accedere nel caso delle discoteche la partita Iva deve essere stata attivata prima del 23 luglio 2021.

Come si calcolano gli importi per le attività costrette a chiudere

L’importo che spetta ai beneficiari di questi contributi a fondo perduto viene stabilito sulla base della ripartizione dei fondi stanziati. Nel caso del “contributo maggiorazione discoteche” è previsto che le risorse vengano ripartite tra i soggetti in possesso dei requisiti che hanno presentato regolare domanda, ai quali potrà essere erogato un aiuto fino a 25 mila euro per singolo beneficiario.

Invece nel caso del “contributo attività chiuse” le risorse stanziate sono ripartite come segue:

  • 3.000 euro ai soggetti con ricavi o compensi fino a 400 mila euro conseguiti nel periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2019. Sono inclusi in questo caso anche i soggetti che avendo aperto la partita Iva dopo quella data non hanno dichiarato ricavi o compensi nel periodo d’imposta di riferimento
  • 7.500 euro ai soggetti con ricavi o compensi da 400 mila a 1 milione di euro conseguiti nel periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2019
  • 12.000 euro ai soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro conseguiti nel periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2019.

Coma fare per presentare domanda per i contributi a fondo perduto

Per richiedere i contributi a fondo perduto, come accennato, è necessario presentare domanda a partire dal 2 fino al 21 dicembre attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

La domanda deve contenere le seguenti informazioni:

  • il codice fiscale del richiedente
  • i dati relativi alla sussistenza dei requisiti per accedere al beneficio
  • le sezioni dedicate alle alle dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà relative al possesso dei requisiti e al non superamento dei limiti massimi di aiuti di Stato previsti dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020
  • il codice IBAN del richiedente
  • data e firma del richiedente che sottoscrive l’istanza

Bonus startup: a chi spetta e quali sono gli importi

Per il bonus startup i termini sono già decaduti il 9 dicembre scorso, e coloro che hanno presentato domanda potranno ricevere fino a 1.000 euro di bonus. L’importo dipenderà dal rapporto tra il limite complessivo di spesa stabilito, che si aggira intorno ai 20 milioni di euro, e il numero complessivo di istanze accolte.

Potranno ricevere il bonus startup tutte quelle imprese la cui partita Iva è stata aperta nel 2018, con attività avviata nel 2019. Gli importi riconosciuti nell’ambito di questa agevolazione possono essere erogati attraverso accredito su conto corrente, oppure sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione nel modello F24.

Contributi a fondo perduto per chi fattura tra 10 e 15 milioni

Per quanto riguarda il terzo bonus che deve essere richiesto necessariamente entro il mese di dicembre 2021, parliamo dei contributi a fondo perduto destinati a chi esercita attività di impresa, arte o professione, e a chi produce reddito agrario.

Questi contributi sono specificamente destinati però a quei soggetti appartenenti ai gruppi sopra brevemente descritti che abbiano però conseguito ricavi o compensi tra 10 e 15 milioni di euro nel 2019.

In questo caso stiamo parlando di un contributo extra rispetto a quello ordinario che spetta anche a chi ha un fatturato fino a 10 milioni di euro. Le domanda per questi contributi extra si potevano presentare attraverso canali telematici fino al 13 dicembre 2021, e in ogni caso l’importo del bonus raggiunge i 150 mila euro massimo.

Come viene fatto il calcolo degli importi

Per quel che riguarda gli importi dei contributi a fondo perduto spettanti a questo terzo gruppo di beneficiari, dall’Ipsoa spiegano che il calcolo è piuttosto complesso, e dipende dalla situazione specifica nonché dal fatto di ricevere o meno gli altri contributi. Si prospettano quindi almeno tre scenari, e sono i seguenti:

  • se viene richiesto solo il contributo Sostegni, l’importo viene stabilito applicando la percentuale del 20% alla differenza tra l’importo medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2020 con quello del 2019. In tal caso spetta anche il contributo del decreto Sostegni bis automatico
  • se viene richiesto solo il contributo Sostegni bis alternativo la percentuale che si applica è quella del 30% della differenza tra l’importo medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo che va dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021, e lo stesso periodo dell’anno precedente
  • quando vengono richiesti entrambi, allora per il contributo Sostegni bis alternativa si applica la percentuale del 20% alla differenza tra l’importo medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo che va dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 e quello dello stesso periodo dell’anno precedente.

Fondo perduto perequativo per le partite Iva: si può richiedere fino al 28 dicembre

Infine nel mese di dicembre si può fare domanda per un’altra tipologia di aiuto economico: il fondo perequativo destinato alle partite Iva. Inoltre per richiedere il contributo a fondo perduto cosiddetto “perequativo” previsto dal decreto Sostegni c’è ancora tempo fino al 28 dicembre 2021.

Quanto agli importi previsti in questo caso, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che viene applicata una percentuale variabile alla differenza tra il risultato economico del 2019 e quello conseguito al 31 dicembre 2020, con una riduzione determinata dagi eventuali contributi a fondo perduto già riconosciuti dall’Agenzia delle Entrate.

Ma vediamo come si fa il calcolo degli importi. Prima di tutto è necessario chiarire che le percentuali applicabili sono determinate dai ricavi come stabilito con apposito decreto del ministero del Tesoro del 12 novembre 2021.

Si applicano quindi le seguenti percentuali:

  • 30% in caso di ricavi e compensi per il 2019 fino a 100 mila euro
  • 20% in caso di ricavi e compensi per il 2019 compresi tra 100 e 400 mila euro
  • 15% in caso di ricavi e compensi per il 2019 compresi tra 400 mila e 1 milione di euro
  • 10% in caso di ricavi e compensi per il 2019 compresi tra 1 e 5 milioni di euro
  • 5% in caso di ricavi e compensi per il 2019 compresi tra 5 e 10 milioni di euro.

Non verrà assegnato il contributo a quei soggetti che hanno ricevuto dall’Agenzia delle Entrate un ammontare complessivo di contributi a fondo perduto pari o superiore alla differenza tra i risultato economico d’esercizio del 2019 e quello del 2020. In ogni caso l’importo massimo che può essere erogato è di 150 mila euro.

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