Si va verso una riduzione dei prezzi di alcuni prodotti quali assorbenti, mascherine sanitarie e biciclette in seguito all’approvazione da parte dell’Ecofin della nuova direttiva sull’aliquota IVA.
Con la decisione dell’Ecofin infatti si va verso prezzi più bassi per queste tipologie di prodotti per via dell’applicazione dell’Iva al 5%. L’Ecofin quindi aggiorna la lista dei beni e dei servizi sui quali gli Stati membri dell’Unione Europea possono applicare l’Iva ridotta.
I beni sui quali i consumatori potranno beneficiare di prezzi ridotti per via dell’abbassamento dell’Iva al 5% sono quelli legati alla salute pubblica, all’ambiente ma anche la digitale, che sono appunto pilastri del Next Generation Eu.
Tampon Tax dal 22 al 10%
L’Ue aveva previsto anche la possibilità di ridurre la cosiddetta Tampon Tax, ma in Italia il taglio era già stato operato con la Legge di Bilancio. Questo porterà quindi l’aliquota dall’attuale 22% ad un ben più ragionevole 10% nel momento in cui entreranno in vigore le misure contenute nella nuova manovra economica.
Per gli assorbenti Iva al 5%
Un ulteriore abbassamento del prezzo dovrebbe interessare anche prodotti di tipo sanitario come gli assorbenti, per i quali l’Iva potrebbe passare al 5%.
Tuttavia il fatto che l’Ecofin abbia dato il via libera approvando la riduzione dell’aliquota per alcuni prodotti tra cui appunto gli assorbenti non vuol dire di per sé che in Italia si procederà effettivamente in questa direzione.
Iva al 5% per mascherine protettive
L’approvazione della riduzione delle aliquote per articoli di tipo sanitario da parte dell’Ecofin può determinare un abbassamento dei prezzi anche per altri prodotti, sempre di tipo sanitario, come ad esempio le mascherine protettive.
Si tratta di un prodotto che con l’inizio dell’emergenza Covid-19 ha subito un’impennata verticale dei consumi, e che con ogni probabilità resterà di utilizzo oltremodo esteso quanto meno nei Paesi in cui autorità e media continuano a spingere su un certo tipo di narrazione.
Quali prodotti e servizi beneficeranno del taglio dell’Iva
Oltre ai prodotti di tipo sanitario saranno interessati dal taglio dell’Iva approvato dall’Ecofin anche quelli legati alla transizione green e alla transizione digitale.
Potrà essere ridotta al 5% l’Iva sulle biciclette infatti, un mercato all’interno del quale è stato già introdotto nei mesi scorsi qualche incentivo come ad esempio il bonus biciclette.
Inoltre il taglio dell’Iva interessa anche servizi come quelli di ristrutturazione di abitazioni, e di installazione di pannelli solari, o ancora per lavori di efficientamento energetico.
Nell’elenco dei beni e dei servizi inseriti nell’allegato troviamo anche interventi per fornire accesso a internet, prodotti farmaceutici usati a fini medici e veterinari, beni essenziali per compensare la disabilità, servizi per il trasporto di passeggeri.
Infine la riduzione dell’Iva al 5% potrà riguardare anche libri, giornali e periodici ma non solo, si potrà applicare la riduzione anche all’accesso a spettacoli teatrali, fiere, parchi tematici e di divertimento, cinema, musei e concerti.
Cosa stabilisce la nuova direttiva Ue sul taglio dell’IVA
Il testo di legge contenente le nuove regole che potranno portare ad una riduzione dell’Iva su diversi prodotti nei Paesi dell’Ue è stato sostenuto da tutti i ministri del Tesoro dei rispettivi Paesi.
L’accordo è giunto al termine di un dialogo tra le parti con il quale è stato definito l’aggiornamento dell’elenco dei beni e servizi su cui i vari Paesi membri potranno applicare l’aliquota Iva al 5%.
Il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha tenuto ad evidenziare che la decisione è stata unanime sull’aggiornamento delle regole per le aliquote Iva. Una buona notizia che dimostrerebbe “che se c’è volontà c’è anche un percorso europeo su cui andare avanti”.
Ora sarà il Parlamento Ue ad esprimersi sulle nuove misure, approvandole eventualmente entro la fine di marzo 2022. La direttiva dovrà quindi essere recepita dai vari Paesi membri Ue entro la fine del 2024, e le nuove aliquote non entreranno in vigore prima del 2025.
La nuova direttiva prevede inoltre che a partire dal 2030 non sarà più consentito concedere aliquote ridotte per beni e servizi laddove ciò comporti attività potenzialmente dannose per l’ambiente e controproducenti per gli obiettivi che l’Ue si prefigge di raggiungere nell’ambito del contrasto ai cambiamenti climatici.
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