I sindacati hanno già confermato la notizia che il governo Draghi introdurrà un nuovo bonus in busta paga e sarà destinato ad alcune specifiche categorie di lavoratori. Il bonus da 95 euro porterà ad un incremento degli importi erogati in busta paga per circa 50 mila lavoratori dipendenti e si colloca nell’ambito dell’accordo sul rinnovo del contratto nazionale.

In questo caso si tratta, ad essere precisi, di un aumento complessivo che a regime si attesterà sui 95 euro per 13 mensilità. Ma a chi spetta esattamente questo ulteriore bonus in busta paga e quali sono i dettagli del rinnovo contrattuale?

A quali categorie di lavoratori spetta il bonus da 95 euro in busta paga

Il rinnovo del contratto nazionale interesserà una platea di circa 50 mila lavoratori dipendenti da enti e autorità ecclesiastiche aderenti all’Associazione Gestori Istituti Dipendenti dall’Autorità Ecclesiastica (Agidae) che sono impegnati come operatori socio sanitari, nei servizi socio assistenziali educativi e nell’area dell’accoglienza e dei servizi nelle attività turistiche, culturali e sportive. 

La conferma dell’aumento per un importo che complessivamente raggiunge i 95 euro erogato in busta paga per 50 mila lavoratori è arrivata proprio in questi giorni attraverso un comunicato congiunto di Cgil, Cisl e Uil.

Soddisfazione per la firma dell’ipotesi di accordo per il nuovo contratto nazionale è stata espressa anche dalle sigle di categoria Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs ed Agidiae. Ora i termini dell’accordo dovranno essere sottoposti alla consultazione di lavoratori e lavoratrici.

Cosa prevede il nuovo accordo per il rinnovo contrattuale Agidiae

Prima di vedere quali sono i termini dell’accordo raggiunto, cerchiamo di capire cos’è esattamente l’Agidiae e di che cosa si occupa. L’acronimo sta per Associazione Gestori Istituti Dipendenti dall’Autorità Ecclesiastica la cui fondazione risale al 1960.

Si tratta di un’associazione di istituti che svolgono attività apostoliche legate anche all’ordinamento dello Stato, come scuole, studentati, case di riposo e di assistenza, case per ferie, case per esercizi spirituali, diocesi, parrocchie e seminari, i quali per il loro funzionamento si avvalgono della collaborazione di personale dipendente.

Veniamo quindi al rinnovo contrattuale, e in particolare ai termini dell’ipotesi di accordo che avrà valore triennale con riferimento al periodo 2020/2022.

L’aumento previsto che complessivamente ammonta a 95 euro su livello medio C2 per 13 mensilità deriverebbe dall’applicazione della clausola dell’ultravigenza. Gli importi verranno poi ricalibrati per tutte le altre categorie e posizioni economiche.

Il bonus da 95 euro verrà erogato in due tranche, rispettivamente da 50 euro nella busta paga di dicembre 2021, e da 45 euro nella busta paga di dicembre 2022. Su Money.it viene spiegato a tal proposito che “l’aumento salariale, con un monte salariale di 1.235 euro per il livello medio, corrisponde ad un incremento del 5,9 per cento sul tabellone attualmente applicato al personale”.

I punti salienti dell’ipotesi di accordo

Le parti hanno proceduto ad aggiornare diverse parti dell’accordo, ed in particolare si è deciso di rivedere:

  • Il capitolo del mercato del lavoro. Le parti hanno deciso di introdurre la clausola di stabilizzazione di almeno il 25 per cento del personale a tempo determinato nel caso in cui il datore di lavoro deroghi ai 24 mesi previsti dal decreto dignità.
    È stato inoltre inserito un nuovo articolo 21 bis – Percentuali di ammissibilità per mezzo del quale si giunge a pattuire la percentuale dei rapporti di lavoro a tempo determinato e in somministrazione che non potrà in ogni caso eccedere la soglia del 30 per cento
  • Il sistema di classificazione del personale. È stata creata la nuova categoria “D2” all’interno della quale verranno inseriti psicologi, assistenti sociali e pedagogisti, che fino ad oggi venivano inseriti nella categoria “D1”, e questo dovrebbe permettere di dare delle risposte più adeguate alle nuove esigenze del mondo del lavoro. Inoltre è stata inserita la dicitura “ad esaurimenti” nell’indicare i profili dell’educatore non professionale e dell’infermiere generico
  • Tutele e diritti. Per quanto riguarda questo aspetto troviamo per la prima volta in un contratto del terzo settore l’integrazione del 90 per cento della maternità obbligatoria. Con questa ipotesi di accordo vengono introdotti tre giorni di permessi retribuiti per la malattia dei figli di età inferiore ai tre anni, oltre alle ferie solidali. È stata inoltre aggiornata la normativa sul congedo parentale sulla base delle ultime novità legislative
  • Assistenza sanitaria integrativa. Con questa ipotesi di accordo è stato confermato il contributo di 5 euro per assistenza sanitaria integrativa a carico delle strutture. Viene inoltre introdotto il contributo da 2 euro a regime a carico del lavoratore nella prospettiva dell’erogazione di prestazioni di Long Term Care.

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